Una vita al servizio dell'orrore: viaggio nella mente di Stephen King
#1
Inviato 21 October 2017 - 10:10 AM
In 40 anni di carriera, l'amato autore si è imposto come uno dei più grandi novelist della storia, tra horror, thriller e racconti di vario genere.
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#3
Inviato 21 October 2017 - 10:31 AM
Da citare anche il cast: James Woods e Drew Barrymore.
Assolutamente da scoprire!
#4
Inviato 21 October 2017 - 11:12 AM
Stranamente sento poco di questa sua trasposizione, si chiama Cat's Eye del 1985 ed è stato diretto da Lewis Teague (lo stesso di Cujo)...si basa su due racconti della raccolta A volte ritornano (Quitters, Inc. e Il cornicione) e un soggetto originale scritto per il film dallo stesso King.
Da citare anche il cast: James Woods e Drew Barrymore.
Assolutamente da scoprire!
Visto molti anni fa, ricordo particolarmente l'episodio con James Woods, molto inquietante, ma anche quello con Drew Barrymore non era male
#6
Guest_Arturo BandinieYe
Inviato 22 October 2017 - 09:42 PM
Stranamente sento poco di questa sua trasposizione, si chiama Cat's Eye del 1985 ed è stato diretto da Lewis Teague (lo stesso di Cujo)...si basa su due racconti della raccolta A volte ritornano (Quitters, Inc. e Il cornicione) e un soggetto originale scritto per il film dallo stesso King.
Da citare anche il cast: James Woods e Drew Barrymore.
Assolutamente da scoprire!
Non credo di averlo mai visto.
Grazie per la segnalazione.
Esiste anche una trasposizione di Christine - La macchina infernale e mi pare fosse una trasposizione decente, anche se a dir la verità son passati così tanti anni che forse non lo ricordo bene.
Film a parte, la cosa che mi ha sempre catturato dei romanzi di King era la sua capacità di farti spaventare senza cadere nei trucchetti facili. E' l'introspezione psicologica che permea le pagine e che non è mai pacchiana o pesante, né fine a se stessa. Ovviamente è anche la sua capacità di spaventare con poco a renderlo grande. Ad esempio lo spavento più grande lo presi leggendo del funerale del bambino di Pet Cemetery, nel momento in cui si rovescia la bara (e non ricordo se la bara si apra o meno, ma non è questo il punto). Cioè, nulla di eclatante, ma la tensione era tale da farmi saltare sulla sedia.
Poi vabbè, non credo ci sia molto da dire che non sia già stato detto.
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