ESRB: le Loot Box con premi casuali non sono equiparabili al gioco d'azzardo
#1
Inviato 12 October 2017 - 07:50 AM
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#2
Inviato 12 October 2017 - 07:50 AM
Ora lancio una provocazione: se paragoniamo i lootbox alle figurine, perché non permettere lo scambio di doppie tra i giocatori?
Ah già, si vedrebbero dimezzare i guadagni..
#3
Inviato 12 October 2017 - 08:05 AM
L'avevo detto nell'altro articolo, che si sarebbe vista la questione da questo punto di vista.
Ora lancio una provocazione: se paragoniamo i lootbox alle figurine, perché non permettere lo scambio di doppie tra i giocatori?
Ah già, si vedrebbero dimezzare i guadagni..
beh, tu puoi vendere un gioco digitale usato?
'europa si è solo espressa per i programmi professionali, che pare potrebbero essere cedibili "come usato" anche sono solo in formato digitale.
#4
Inviato 12 October 2017 - 08:06 AM
forse la legge dovrebbe porre discriminante con un tetto massimo monetario in un dato intervallo termporale. perchè concettualmente differenze non sono formalmente evidenti, o forse non ce ne sono
Modificata da XX-YY-ZZ, 12 October 2017 - 08:07 AM.
#5
Inviato 12 October 2017 - 08:12 AM
#6
Inviato 12 October 2017 - 08:46 AM
Non trovo dunque sbagliato il giudizio di ESRB, visto che effettivamente hai sempre una ricompensa, anche se magari non ti serve.
#7
Inviato 12 October 2017 - 09:06 AM
Poi se diventa ludopatia, tutto è contestabile, anche i videogiochi stessi, possono essere causa di ludopatia, non legata al denaro, ma all'impiego del tempo e a livello sociale.
#8
Inviato 12 October 2017 - 09:09 AM
diciamo che possiamo paragonarle a un gratta e vinci. ora, non so che requisti di età bisgna avere.... stessa cosa per poter acquistare un biglietto della lotteria. queste son cose paragonabili.
forse la legge dovrebbe porre discriminante con un tetto massimo monetario in un dato intervallo termporale. perchè concettualmente differenze non sono formalmente evidenti, o forse non ce ne sono
la differenza è che non haiun premio sicuro in questi casi..
#9
Guest_ningeneYe
Inviato 12 October 2017 - 09:15 AM
Modificata da ningen, 12 October 2017 - 09:21 AM.
#10
Inviato 12 October 2017 - 09:15 AM
D'altra parte noi che siamo cresciuti con i videogiochi tendiamo a distanziarci notevolmente dal gioco d'azzardo in quanto tale.
Pensate ai bambini ed i loro genitori per cui è perfettamente normale fare acquisti in game sui vari Clash Royale: il meccanismo è simile a quello dell'Happy Meal per McDonalds , se vogliamo.
Non mi stupirei se ad un certo punto lo stato decidesse di tassarle , come avviene per alcol , sigarette e svapo..
#11
Guest_MIK0eYe
Inviato 12 October 2017 - 10:45 AM
Concordo, esattamente il mio pensiero.Prevedibile che nonostante tutto le cose non sarebbero cambiate, visti gli enormi interessi dei publisher dietro questo sistema. Ed era tral'altro prevedibile che l'ESRB si sarebbe pronunciata contro una possibile segnalazione della presenza di microtransazioni o loot casuale, confermando ancora una volta l'inutilità di tale sistema. Mi fa ridere che questi sono riusciti a trovare una scappatoia per una questione "linguistica" legata al termine usato, negando quindi in questo modo che il problema esista. Non lo vogliono chiamare gioco d'azzardo? Basta inventarsi altri termini per definire il fenomeno (sindrome da spacchettamento compulsivo o microtransiction addicted ad esempio), ciò non cambia il fatto che il problema esiste ne che ancora una volta l'ESRB ha fatto una figura misera.
Corretto fare distinzione: se ricordate di recente Blizzard ha dovuto comunicare le percentuali con cui questi loot vengono generati proprio per andare incontro alla legislazione cinese in materia di gioco d'azzardo. Conoscendo tali percentuali di fatto si rientra nei parametri.
Ok, appurato che c'è una differenza, mi sembra altrettanto corretto che si faccia distinzione tra un titolo che presenta la meccanica dei loot box e quello che non ce l'ha. Non sarà gioco d'azzardo, ma è pur sempre qualcosa a cui magari dare un nome ("acquisto a risultato incerto"?) e che va comunicato.
#14
Inviato 12 October 2017 - 12:18 PM
Eh va beh, ma qualsiasi cosa in determinati contesti può diventare dipendenza. Dipende tutto dall'autocontrollo del singolo individuoForse non è paragonabile al gioco d'azzardo, però rischia di creare casi inquietanti di dipendenza. E questo non può essere certo qualcosa di positivo per l'immagine dei videogiochi.
#15
Guest_Fantasy FrancyeYe
Inviato 12 October 2017 - 12:42 PM
Perché se l'ERSB ha intenzione di ignorare tale pratica, che come minimo dovrebbe essere trasparente e regolamentata già dalla confezione del prodotto stesso, allora significa che non è nel suo interesse intervenire in tal senso.
(Dimostrando come poco gli interessi di tale pratica nei videogiochi venduti in versione fisica)
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