VR: quale futuro?

Anni fa vidi un film con Bruce Willis, "il mondo dei replicanti". Era ambientato in un futuro dove le persone non uscivano più di casa.. utilizzavano un visore per controllare del robot che andavano in giro per loro..stavano 24h al giorno sdraiati con il visore in testa..

Ovviamente è una forzatura, come lo sono tutte le tematiche dei film di fantascienza.. togliamo per un attimo il discorso robot e limitiamoci ai visori. Quanto si gioca in media al giorno, un paio d'ore? i più appassionati anche 5-6 ore..non solo, questi visori li useremo anche per guardare i film in modalità cinema, sicuramente anche la tv e le partite di calcio, e molto probabilmente anche per navigare sul web, partendo da facebook fino alla ordinaria navigazione se i siti verranno ottimizzati..

andrà a finire che staremo giornate intere con un visore come oggi lo facciamo di fronte a un monitor e a una tv? c'è il discorso  della nausea che sicuramente frenerà molto, ma se la tecnologia maturerà a tal punto da eliminare questi fastidi, io vedo un futuro un pò deprimente all'orizzonte.. fatta eccezione per il porno, quello si che ne varrebbe la pena.. ma dura poco per ovvie ragioni.

questo è il trailer del film, se non l'avete visto guardatevelo.. è terribilmente profetico:

bisognerò vedere intanto cosa diranno i medici sull'uso di questi dispositivi a lungo termine. 

secondo me come già detto da qualcuno la VR si affiancherà ai monitor, TV, alla radio e al cinema senza sostituirli. sarà semplicemente un qualcosa in più senza togliere nulla al resto.

parlando di videogiochi credo si darà finalmente più importanza ad altri aspetti oltre al solito sparare con le armi da fuoco e lanciare bombe. 

per quanto riguarda le persone sfruttate dalle lobby e dai media, incollate già ora alla tv, che si informano tramite un'unica fonte che propina loro la pappa pronta, e non hanno quindi sviluppato ancora uno spirito critico.

beh che sia la VR o uno schermo in bianco e nero a tubo catodico c'è poca differenza secondo me. lì sta anche a noi svegliarsi.

Modificata da Fox Hound, 17 March 2016 - 03:39 PM.

boh, io vedo un futuro molto solitario

con i visori non si fanno più le serate fra amici a giocare a mario kart, a guardare la partita, i tornei nei localini nerd o nelle fiere e così via

io non spero che floppino, ma nemmeno che soppiantino la cara vecchia tv...

io la vedo come una esperienza da affiancare alla tv. poi basta che uno sappia moderarsi. non è necessario essere schiavi della tv tantomeno del VR. che comunque mi attizza parecchio

tanto alcune cose non moriranno mai indipendentemente dalla tecnologia che avanza... ci sarà l'effetto novità ma poi tutto tornerà a normalizzarsi

basta vedere il boom degli e-book all'inizio , poi a poco a poco è ritornato il cartaceo

o nel settore home video, adesso ci sarà il boom grazie al chromecast, netflix e compagnia dicendo. eppure già negli usa il mercato del supporto fisico (blu-ray) è in ripresa , di fatto non morirà mai.

oppure penso anche al tanto chiacchierare intorno ai google glass

Modificata da Robyvale, 18 March 2016 - 11:33 AM.

Per me le tv o i monitor non saranno mai completamente sostituite dalla VR anche perché sé acquisterò il visore lo userò soltanto per giocare, per navigare userò sempre il monitor normale. Io non gioco nemmeno molte ore di fila quindi il problema dal punto di vista medico per me non esiste proprio anche se devo ancora provarlo.

boh, io vedo un futuro molto solitario

con i visori non si fanno più le serate fra amici a giocare a mario kart

Purtroppo queste magnifiche esperienze sono già state soppiantate da tempo dal gaming online, laddove ormai si considera "giocare insieme ad un amico" il fatto di stare davanti ad una TV rintanati dentro cuffie e microfono.

io vedo una cazzata alla kinect e move 

mah, sinceramente siete un po drastici

anche oggi con il divertimento tecnologico a nostra disposizione c'è chi le serate tra amici potrebbe benissimo non farle (internet e gaming online)...sta a te decidere se passare TUTTE le serate della tua vita in questo modo o alternare il tipo di divertimento uscendo e/o giocando in locale con altre persone fisiche

io non mi preoccupo minimamente di tutto questo, anzi non vedo l'ora che la VR diventi una tecnologia standard con conseguente abbattimento dei costi

almeno citiamo  film + pertinenti

boh, io vedo un futuro molto solitario

con i visori non si fanno più le serate fra amici a giocare a mario kart, a guardare la partita, i tornei nei localini nerd o nelle fiere e così via

io non spero che floppino, ma nemmeno che soppiantino la cara vecchia tv...

anche se fosse le serate si faranno facendo altro e non giocando ai vg.

cambia poco.

se poi ci son persone che hanno una vita sociale unicamente in funzione del multiplayer locale ritengo che il problema non sia nel gaming in sè, pertanto non sarebbe comunque un futuro solitario. Il multiplayer locale sparirebbe quasi del tutto (al 90% è già successo) ma la gente si vedrebbe comunque per altri motivi

io vedo una cazzata alla kinect e move 

concordo anche se non avrei usato gli stessi termini.

imho come il kinect il VR è un prodotto che darà il suo meglio soprattutto in ambiti esterni al gaming. Dubito fortemente riuscirà a sfondare nel breve-medio periodo e non son convintissimo che sfonderà in generale in ambito gaming.

Bisogna vedere la raezione media a questo VR, nausee, mal di testa, motion sickness ecc.

Sinceramente spero che la VR prenda piede perchè credo si sia arrivati ad un punto morto in ambito VG.
Ormai è sempre la stessa roba che viene riciclata con grafica migliore e Textures più risolute.
Il mio è un discorso molto personale e soggettivo quindi prendetelo come tale e porto l'esempio di Quantum Break
Molto bello graficamente ma per il resto è un collage di roba già vista e già giocata.
Parliamo del solito TPS (dall'ottima trama, per carità) con il protagonista "over powered" che, da solo, spazza via eserciti interi.
Personalmente, alla soglia dei 30, spero che la VR sia quella scossa che possa portare a qualcosa di nuovo non dal punto di vista puramente tecnico ma dal punto di vista emozionale.