Largo all'Avanguardia - SPECIALE

Largo all'Avanguardia - SPECIALE
E se la colpa fosse anche dei videogiocatori?
... “Tu gli dai la stessa storia tanto lui non c’ha memoria”, cantavano gli Skiantos nel brano Largo all'Avanguardia, aggiungendo due strofe più giù “Me mi piace giocare giocando coi giochi, ne ho pochi ma buoni”. Nulla di questa canzone aveva a che fare con i videogiochi, ma oggi l'urlo di Freak Antoni, la provocazione, si sposa perfettamente con il nostro hobby preferito. L'idea che gira è che forse è arrivato finalmente il momento di dire basta, all'ignoranza che dilaga, ai vostri masochistici acquisti, che spesso si traducono in lamenti di dolore da forum, e improvvisi abbandoni, che trasformano convintissimi hardcore gamer in incerti collezionisti di francobolli. Siete stati abbindolati, sì abbindolati, ingannati, traditi, fregati, e sicuramente un po' di colpa ce l'abbiamo anche noi che lavoriamo a cavallo della barricata, tra passione e professionalità: siamo stati troppo impegnati a parlare della portata principale, i giochi, e ci siamo dimenticati dell'aspetto decadente del ristorante, di quello che accadeva intorno a noi, intorno a voi, fino a quando le ragnatele non hanno iniziato a cadere nel nostro piatto, costringendoci finalmente ad alzare lo sguardo e a realizzare che...
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D'accordo praticamente in toto. Sfortunatamente mi pare una problematica quasi esclusiva delle console, soprattutto next-gen, dove effettivamente la smania di preacquistare è dovuta al fatto che ci sono pochi titoli e non si riesce ad aspettare troppo.

Su PC, oltre ad avere prezzi irrisori rispetto alle controparti consolare, l'attesa è un lusso che si può permettere praticamente chiunque data la mole immensa del suo parco giochi. Anzi, dato l'ormai abusata pratica delle patch al day-one e di quelle nei primi mesi d'assestamento, è perverso pagare di più per giocare peggio.

Va anche detto però, per bacchettare un po' anche "voi", che anche i voti che vengono assegnati (ahimé, quasi sempre l'unico parametro letto) a certi sequel di sequel (di sequel di sequel) sono eccessivamente... sequel. Capisco anche che ci sia anche una questione di fondo difficile da districare. Si dà il voto al gioco in sé o al "sequel"? FIFA 15 viene valutato in base al fatto che è "FIFA 14, ma un pochino meglio" o in maniera stand-alone?

Insomma, come dice anche l'articolo, gli aspetti sono molteplici, ma sicuramente l'utente finale è un fattore importante. Forse il più.

"Siete un pubblico di [Censura]." cit.


Complimenti, bellissimo articolo!

92 minuti di applausi.

Scritto magistrale, ironico, politico e profondo! Grande Francesco.

Stima totale per Serino. Seguo e leggo i tuoi articoli dai tempi di Game Republic e non ne sbagli mai uno

Non preordino mai...e compro i giochi dopo mesi o in offerta ma mai che costino piu di 20 euro.

grande bell'articolo soprattutto quoto di brutto la parte sull'usato.

Chapeau Jabba, chapeau.

Complimenti per l'articolo. Lucido e dettagliato. Condivido in pieno quanto affermi. E' vero che una passione in quanto tale porta chi la condivide a piccole "follie", ma il pre-ordine è davvero inspiegabile. Quando leggo "Mio al D1!" ho un un brivido lungo la schiena, mi domando se al day 2 il gioco verrà irrimediabilmente tolto dal mercato, diventerà una perla rara o una reliquia sacra. Personalmente, anche per mancanza di tempo, gioco a distanza di mesi, anche anni ai titoli che più mi interessano e senza mai spendere oltre 20€. Fatta eccezione per la Black Chest Edition di AC4...! Ahaha la mia piccola unica follia da 150€!

ottimo articolo.

io dico sempre che l'unica arma a disposizione dei videogiocatori per migliorare l'offerta ludica a nostra disposizione è non comprare. Ma sembra il videogiocatore medio sia un consumatore del tutto incapace di attuare una politica di consumo razionale. Lamentarsi poi che escono robacce tipo AC Unity, serve a poco se tutti si fiondano a comprarlo come se fosse l'ennesimo capolavoro di tecnica e ideazione.

Modificata da Stein, 17 November 2014 - 04:28 PM.

D'accordissimo su tutto, gran bell'articolo.

ottimo articolo.
io dico sempre che l'unica arma a disposizione dei videogiocatori per migliorare l'offerta ludica a nostra disposizione è non comprare. Ma sembra il videogiocatore medio sia un consumatore del tutto incapace di attuare una politica di consumo razionale. Lamentarsi poi che escono robacce tipo AC Unity, serve a poco se tutti si fiondano a comprarlo come se fosse l'ennesimo capolavoro di tecnica e ideazione.

quoto tantissimo sul brivido e aggiungo anche un po' di nervoso

Complimenti per l'articolo. Lucido e dettagliato. Condivido in pieno quanto affermi. E' vero che una passione in quanto tale porta chi la condivide a piccole "follie", ma il pre-ordine è davvero inspiegabile. Quando leggo "Mio al D1!" ho un un brivido lungo la schiena, mi domando se al day 2 il gioco verrà irrimediabilmente tolto dal mercato, diventerà una perla rara o una reliquia sacra. Personalmente, anche per mancanza di tempo, gioco a distanza di mesi, anche anni ai titoli che più mi interessano e senza mai spendere oltre 20€. Fatta eccezione per la Black Chest Edition di AC4...! Ahaha la mia piccola unica follia da 150€!

quoto tantissimo sul brivido e aggiungo anche un po' di nervoso