#1
Inviato 18 December 2014 - 12:18 PM
https://cinema.every...usters-3_212795
https://cinema.every...ernative_213018
https://cinema.every...-la-sony_212942
https://cinema.every...o-studio_212848
https://cinema.every...nchained_212716
La Sony Pictures è realmente nei guai.
Continuano ad uscire notizie riservare sui film in uscita e mail riservate della produzione contenenti lamentele sulle superstar sotto contratto.
Nei giorni scorsi sono finiti sui torrent ben cinque film targati Sony Pictures di recente uscita, alcuni ancora inediti nel mercato home video.
Addirittura, notizia di oggi, la cancellazione dell'uscita di The Interview con James Franco e Seth Rogen per evitare attentati "stile 11 Settembre".
Maggiori info sul Sony Hack qui:
http://www.vox.com/2...-hack-explained
#5
Inviato 19 December 2014 - 12:22 PM
https://cinema.every...terview-_213079
e cancellata pure la re-release di Team America:
https://cinema.every...ncellato_213167
#7
Inviato 24 December 2014 - 03:45 PM
Esperti informatici sostengono che attacco di hacker di cui è stata incolpata la Corea del Nord avrebbe potuto essere fatto solamente da qualcuno all’interno del quartier generale della Sony USA. Come un esperto l’ha messa, “La violazione di Sony è stato un lavoro interno. 100 terabyte sono troppi per essere trasmessi su Internet. Alla velocità della migliore banda larga ci vorrebbero 661 giorni alla massima velocità degli Stati Uniti, e 2315 giorni di trasmissione dalla massima velocità della Corea del Sud (Asia e Generale Pac Rim).
#8
Inviato 25 December 2014 - 11:54 AM
Esperti informatici sostengono che attacco di hacker di cui è stata incolpata la Corea del Nord avrebbe potuto essere fatto solamente da qualcuno all’interno del quartier generale della Sony USA. Come un esperto l’ha messa, “La violazione di Sony è stato un lavoro interno. 100 terabyte sono troppi per essere trasmessi su Internet. Alla velocità della migliore banda larga ci vorrebbero 661 giorni alla massima velocità degli Stati Uniti, e 2315 giorni di trasmissione dalla massima velocità della Corea del Sud (Asia e Generale Pac Rim).
E ci mancava il complottismo... è stata proprio la Corea del Nord, anche perché gli USA hanno già risposto... In corea del Nord da alcuni giorni hanno gravi problemi in internet
Non sopravvalutiamo gli USA, basta andare oltre queste teorie simil 11 settembre per vedere che si tratta di un Paese con molti limiti soprattutto di intelligence
#11
Inviato 29 December 2014 - 11:44 AM
Che sia impossibile scongiurare del tutto un serio attacco hacker è vero, ma è risaputo che la Sony abbia una sicurezza ancorata agli inizi del nuovo millennio.
Comunque il danno all'immagine non è poi così grosso: certo, non c'hanno fatto una bella figura, ma hanno saputo giocare la carta del vittimismo in maniera esemplare. Cavolo, sono arrivati a parlare di uno scenario cyber-terroristico... ma quando mai? Come avrebbe potuto un gruppo di hacker attuare attentati "in stile 11 settembre per ogni cinema che avesse proiettato il film" (affermazione reale)? Bisogna distinguere tra le minacce di un manipolo di spostati e le capacità reali di attentare violentemente in decine di migliaia di luoghi diversi. Non penso che qualcuno abbia davvero pensato che avessero le capacità di farlo... Quanti sono i cinema che avrebbero proiettato The Interview negli USA? Se non sbaglio sarebbero dovuti essere qualcosa come 18.000, un po' più un po' meno siamo lì.
Vi ricordo che The Dark Knight Rises è stato lasciato nelle sale nonostante ci fosse una minaccia seria, ovvero il rischio che si potesse ripetere quanto accaduto alla prima di Denver, in cui sono morte 12 persone e una settantina sono rimaste ferite. Un episodio del genere è molto più grave di una minaccia virtuale, pensateci bene, è chiaro che sia stato attuato un po' di vittimismo ed allarmismo ad hoc.
La verità è che sia gli hacker, sia la Sony, hanno perfettamente capito come funziona la psiche occidentale. Basta un episodio del genere, ovvero un normale attacco hacker come se ne sono visti e se ne vedono ormai ogni settimana, unito ad un po' di sana retorica, per scatenare il panico. Gli hacker sono riusciti a mettere i bastoni tra le ruote alla Sony Pictures e a far sudare un bel po' di americani, la Sony è riuscita ad attutire il danno provocato dall'attacco informatico parlando di cyber-terrorismo.
Premettendo che a me non sta per nulla simpatica la Corea del Nord, vorrei ricordarvi che in tutta questa baraonda non è mai stata data la prova che dietro gli attacchi ci sia il governo coreano e, nel caso in cui fosse tutto ad opera dei coreani, nessuno potrebbe fare nulla. Non siamo entrati in guerra contro la Corea del Nord dopo minacce ben più serie, quindi che importanza ha la nazionalità degli hacker? Spero per la Sony, che invece mi sta molto cara come azienda, che i singoli responsabili paghino com'è giusto che sia.
Moltissima pubblicità in più per The Interview comunque.
Modificata da TallG95, 29 December 2014 - 12:00 PM.
Leggono questa discussione 0 utenti
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi