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Secondo Miyamoto l'industria videoludica e' immatura.

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Questa discussione ha avuto 90 risposte

#1
TangorFopper

TangorFopper
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http://www.neogaf.co...ad.php?t=848696

http://www.nintendo....27qa/index.html

 

Interessante dichiarazione di Miyamoto nel corso del meeting con gli azionisti.

 

To survive in the entertainment industry, it is often the case that everyone tries to follow suit with the strong one. My comment may be at risk of being misinterpreted, but in the digital content field, I think that our creativity is still immature. In the world of comic books and movies, there are people who are challenging themselves to be even more creative than before in creating their content. I believe that we (those who are creating digital content called video games) are still in a transitional period and will eventually step up into the phases where we expand and enrich the substance of our creativity.

 

Notare che lo stesso Miyamoto mette le mani avanti e dice che il suo commento potrebbe essere male interpretato.



#2
orlando9164

orlando9164
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Non tutta  l'industria a mio avviso.

 

Inoltre molti dei cosiddetti AAA hanno idee veramente interessanti, è tutto il contorno a rendere tutto quanto più freddo di quanto certe intuizioni meriterebbero



#3
Watanabe

Watanabe
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C'è indubbiamente sempre spazio per migliorare ed essere più creativi. E sicuramente molto può essere fatto per far maturare il medium ludico.

Mi trovo però in completo disaccordo con quanto dice in merito al mondo del cinema e dei fumetti, che in questi anni stanno ristagnando in un brodo riscaldato di una pochezza a tratti disarmante  :will2:



#4
Genocide

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Affermazione poco sensata imho.

 

La maturità di una qualsiasi cosa la si giudica alla fine del suo percorso.

 

La maturità artistica di un pittore la si può riconoscere e giudicare alla fine della sua carriera, non mentre è ancora in corso. Mentre Leonardo era in vita nessuno ha osato dire che la sua maturità come artista l'aveva raggiunta con L'ultima cena (anche perchè poi anni dopo si è dimostrato non vero visto che è stata anche sperimentale come tecnica pittorica).

Allo stesso modo è impossibile distinguere la maturità di un qualcosa di teoricamente eterno e generico come un medium.

 

Si può riconoscere la maturità della letteratura?! direi proprio di no. Si può riconoscere al limite la maturità della specifica letteratura gotica (anche perchè conclusa).

 

In ambito vg bisgnerebbe trovare un genere ormai assolutamente defunto e mettersi lì a capire quando ha raggiunto la sua maturità.



E anche la seconda parte della sua affermazione, in cui dice che negli altri media si sperimenta mentre in ambito videoludico no, non la ritengo corretta. Sia a livello concettuale perchè il periodo della "maturità" non corrisponde affatto con quello della sperimentazione, anzi è il contrario, sia perchè non è vero :D

Soprattutto in questi ultimi anni c'è tantissima sperimentazione con la nascita di vg molto particolari



#5
Guest_lux83eYe

Guest_lux83eYe
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In parte ha ragione, cercare di scimmiottare il cinema facendo diventare i giochi film interattivi non è indici di maturità, direi che dimostra tutto il contrario.



#6
Genocide

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In parte ha ragione, cercare di scimmiottare il cinema facendo diventare i giochi film interattivi non è indici di maturità, direi che dimostra tutto il contrario.

 

non mi sembra che l'evoluzione e la sperimentazione videoludica vadano solo in quella direzione, inoltre anche se fosse la commistione tra media è sempre molto interessante.

 

I libri game hanno unito la letteratura con il gioco ad esempio

 

poi ripeto, non è che quando si è maturi si sperimenta. Si sperimenta per raggiungere la maturità e una propria identità, una volta raggiunta si resta stabili (ed è così che si formano i generi e quant'altro).

Anche in ambito sessuale è la stessa cosa. Si sperimenta da giovani per poi raggiungere una maturità sessuale ed un'identità sessuale ben definita.

 

Miyamoto in questo ha fatto una confusione incredibile (o l'ha fatta chi ha tradotto...toccherebbe vedere)



#7
Guest_lux83eYe

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Infatti ho detto in parte, secondo me il media è poco maturo proprio perché ancora non ha una sua identità completamente definita e alcuni la cercano copiando altre forme di intrattenimento.

In generale vedo anche più sperimentazione, forse proprio per il fatto che ancora è un media con ampi margini di miglioramento.



#8
Genocide

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Infatti ho detto in parte, secondo me il media è poco maturo proprio perché ancora non ha una sua identità completamente definita e alcuni la cercano copiando altre forme di intrattenimento.

In generale vedo anche più sperimentazione, forse proprio per il fatto che ancora è un media con ampi margini di miglioramento.

 

ma una medium intero non può avere una sua identità definita :D  un genere specifico di un medium può averla.

 

Se un medium intero ha un'identità specifica significa che non ha generi.

 

E non sarà mai maturo nella sua interezza visto che sarà sempre in continua evoluzione.

 

L'errore di fondo sta nel cercare maturità in un medium nella sua interezza. E' impossibile. Non esistono medium maturi. La letteratura nella sua interezza non è matura (spuntano sempre nuovi generi di scritti, nuove tipologie di romanzi e quant'altro), il cinema nella sua interezza non è maturo ecc...ecc...

 

Ci sono sottogeneri di entrambe però che sono maturi, altri ancora no e continuano ad evolversi (basti pensare all'horror)



#9
vval

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Secondo me state

 

My comment may be at risk of being misinterpreted



#10
Genocide

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Secondo me state

 

My comment may be at risk of being misinterpreted

 

non vedo come potrebbe.

 

certo son bravi tutti a dire quella frase magica per non venir smentiti o per non esser colti in fallo, ci si aggrappa a quella e via.

 

se lo scopre Pachter è la fine XD

 

 

Mi pare sinceramente lineare quel che ha detto miyamoto e molto chiaro

 

 

 

I think that our creativity is still immature

 

Una creatività immatura è una creatività in continua evoluzione che cerca ancora la sua maturità. Una persona immatura è infatti una persona che deve ancora crescere.

 

 

 

In the world of comic books and movies, there are people who are challenging themselves to be even more creative than before in creating their content

 

Qua dice che in quei media ci son persone che si sfidano in continuazione per essere ancora più creativi. E lo dice come se questo li rendesse maturi a differenza del digital ancora immaturo.

E questa è la prima parte in cui ha sbagliato in modo madornale. Sia perchè in quei media lì c'è lo stesso livello di evoluzione di quello videoludico, sia perchè non ha senso parlare di immaturità/maturità.

 

Lui ritiene che la creatività di chi fa vg è ancora immatura e che quindi c'è meno creatività rispetto a quella degli altri media. Falso per i motivi che ho già scritto.

 

A casa di miyamoto la gente matura sperimenta mentre gli immaturi non lo fanno. Ma nel resto del mondo è l'esatto opposto XD

 

 

 subito dopo

 

I believe that we (those who are creating digital content called video games) are still in a transitional period and will eventually step up into the phases where we expand and enrich the substance of our creativity.

 

 

qua dice che secondo lui  loro sono in una fase di transizione e che in futuro si passerà ad una fase in cui ci sarà essenzialmente un'evoluzione più marcata (come quella nei comic books and movies).

Questa fase c'è anche adesso in quella vg. E' pieno di vg sperimentali e particolari che tentano nuove strade.

 

Probabilmente miyamoto dovrebbe guadare al di fuori del giappone dove c'è un'immobilità quasi totale sotto quell'aspetto e notare che nel resto del mondo la situazione è ben diversa :D

 

 

 

 

 

 

Più che mal interpretato, direi che miyamoto ha proprio sbagliato nell'utilizzo dei termini (ripeto, prendendo per buona la traduzione).

 

Lui intendeva dire che SECONDO LUI c'è più immobilismo nel mercato vg rispetto ad altri media dove c'è più sperimentazione ed innovazione.

 

A parer mio affermazione a dir poco sbagliata



#11
vval

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Più che mal interpretato, direi che miyamoto ha proprio sbagliato nell'utilizzo dei termini (ripeto, prendendo per buona la traduzione).

 

Lui intendeva dire che SECONDO LUI c'è più immobilismo nel mercato vg rispetto ad altri media dove c'è più sperimentazione ed innovazione.

 

A parer mio affermazione a dir poco sbagliata

 

Per me intendeva dire semplicemente che stanno più indietro.

Quello del vg è un media molto più recente rispetto a quello dei libri e fumetti e cinema, quindi a mio parere non è per immobilismo ma perchè nato dopo.

O ancora più semplicemente, c'è ancora tanto da esplorare.


Modificata da vval, 04 July 2014 - 12:16 PM.


#12
Sekara

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@genocide

 

Non vedo dove Miyamoto abbia sbagliato, e non lo dico in quanto appassionato Nintendaro, ma in qualità di designer.

 

Se guardiamo la produzione attuale di vg ormai il mercato è saturato come tempi di rilascio, in cui decine di ip vengono rilasciate ogni mese per ogni console, e con minima varietà di generi e di storylines, si varia da openworld a sandbox, da action rpg ad adventure, da fps a tps, da alieni a zombie, da russi a talebani, ma la zuppa mi sembra la solita credo che il caso più eclatante in tal senso sia la riskinnatura di AC, con il nome di WD, dopo 7 anni cambiare skin ai personaggi e agli ambienti e inserire delle dinamiche leggermente diverse non credo sia molto difficile.

 

Credo che il discorso del Miya fosse proprio questo: gli anni passano e con loro la voglia di innovare. Ora è la decade dei film interattivi e tutto deve essere conforme a questa descrizione per essere designato come AAA, se ampliamo il discorso a tutta l'industria videoludica gli unici che innovano sono gli indie non perchè hanno il CORAGGIO di farlo ma perchè ne hanno la NECESSITA non potendo puntare su altri fattori da nerd (grafica e 1080p e 60fps), in definitiva credo anch'io che questa industria non sia abbastanza istruita da rispondere in maniera corretta a vari stimoli, ma solo agli stimoli piu forti e semplici da comprendere, es. Okami o metroid li conoscono il 10% dei videogiocatori totali, mentre fifa e cod li conoscono tutti i videogiocatori (e anche chi non videogioca) non sta a me giudicare la levatura di un gioco ma credo (per quanto siano generi diversi) che l'asticella della qualita propenda piu verso okami e metroid.

 

In conclusione il discorso del Miya è: "È inutile tentare di innovare, se poi la tua idea, per quanto innovativa e geniale, non viene compresa e  snobbata in favore di qualcosa di piu facile assimilazione"



#13
Genocide

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@genocide

 

Non vedo dove Miyamoto abbia sbagliato, e non lo dico in quanto appassionato Nintendaro, ma in qualità di designer.

 

Se guardiamo la produzione attuale di vg ormai il mercato è saturato come tempi di rilascio, in cui decine di ip vengono rilasciate ogni mese per ogni console, e con minima varietà di generi e di storylines, si varia da openworld a sandbox, da action rpg ad adventure, da fps a tps, da alieni a zombie, da russi a talebani, ma la zuppa mi sembra la solita credo che il caso più eclatante in tal senso sia la riskinnatura di AC, con il nome di WD, dopo 7 anni cambiare skin ai personaggi e agli ambienti e inserire delle dinamiche leggermente diverse non credo sia molto difficile.

 

non vedi dove ha sbagliato miyamoto perchè non vedi bene quello che hai attorno come non lo vede lui.

 

Stai lì che ti fai abbacinare dall'ac ripetuto ogni anno (ritenere le dinamiche di AC "leggermente" diverse dall'uno all'altro significa non conoscere l'evoluzione che ha avuto quel gioco, ha le stesse variazioni, se non più profonde, che passano da un super mario all'altro, non tra tutti i titoli però) e non vedi tutto il resto che c'è attorno.

 

Per ogni AC  esce anche un the walking dead (giocato?). Per ogni call of duty esce anche un the last of us (giocato?). Per ogni fifa esce un don't starve (giocato?).

Solo in questo ultimo periodo sono usciti Valiant Hearts e Child of light che son due piccole perle molto particolari.

 

Su ps4 arriverà no man's sky, un gioco di esplorazione con un universo infinito generato in modo procedurale, con possibilità di esplorare pianeti interi, poi uscire dall'atmosfera, girare per il cosmo e scoprire nuovi pianeti. Il tutto lasciando un marchio indelebile nel gioco quando si scopre qualcosa di nuovo, visto che tutti i giocatori che arriveranno a vedere quella cosa dopo di te vedranno il tuo nome scritto sotto come prima scopritore.

Io personalmente non ho mai visto niente di simile e videogioco dall'amiga/pc 466 /sega mega drive.

 

E' un continuo uscire di titoli e giochi diversi dal solito, che sperimentano e tentano nuove strade.



#14
Guest_pippoundergroundeYe

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Mah, considerando il contesto in cui ha esposto la sua opinione, mi sembra che cercasse semplicemente di tirare acqua al mulino di N.
 
Penso che il concetto di immaturità creativa sia molto relativo in campo videoludico.
Imho è immaturità creativa anche puntare ad oltranza su ip trentennali e/o cercare di intercettare esclusivamente il pubblico familiare, evitando di affrontare determinate tematiche.
 
Nel confronto col cinema e con altri medium tirati in ballo da Miyamoto, a mio avviso il vg non esce tanto male se confrontato col cinema mainstream, contemporaneo che vanta parecchi blockbusters pg 13 veramente infantili e privi di creatività, sostituita spesso da tonnellate di effetti speciali.
Gente osannata come J.J. Abrams e Christopher Nolan 40 anni fa avrebbe ricevuto delle gran pernacchie dai cineasti dell'epoca.
 
In linea generale devo dire che non mi piacciono gli assolutismi.
Imho spesso sbaglia Miyamoto a voler collocare il vg nell'unica dimensione del giocattolo (dove il maestro è a suo agio) come sbaglia David Cage a collocarlo unicamente in quella della narrazione senza compromessi.
Il vg nel corso degli anni ha dimostrato di essere un medium versatile con una doppia natura, ludica e mediale, di conseguenza trovo che sia un po' difficile oggi per un game designer fedelissimo all'una o all'altra scuola, definire cosa è creativo, maturo, innovativo ecc ecc.
Inoltre basarsi solo sull'E3 per farsi un'idea del mercato, trovo sia un errore; il mercato attualmente è molto più vasto e vario di quello mostrato nella vetrina dell'E3 dove non tutte le realtà sono presenti, ma solo quelle più appariscenti. 

Modificata da pippounderground, 04 July 2014 - 11:29 PM.


#15
banjo75

banjo75
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Riuscire a polemizzare sempre e cmq è veramente un arte




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