Videogiochi in Cina: ecco le regole per i publisher

Videogiochi in Cina: ecco le regole per i publisher
L'abolizione dell'embargo in Cina per i videogiochi e le console provenienti dall'estero apre al debutto dei sistemi targati Sony, Microsoft e Nintendo, ma i produttori dovranno tenere conto di regole piuttosto severe per la pubblicazione dei titoli sul territori.
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insomma non uscirà niente allora

di sicuro non avranno mai gta5 

Escono solo platfomr puccettosi Che censura assurda... Ma anche in tv han le stesse regole? Vedono Peppa Pig solamente quindi?

Qualsiasi cosa insulti o violi i diritti dei terzi;

 

posso mettermi a ridere dopo aver visto gli altri prerequisiti ?

Magari fa il botto il kinect

Mi date del razzista se dico che è proprio un paese di m.. ? Povera gente.

tanto prima o poi a forza di voler occidentalizzarsi vedrete che scenderanno in piazza e le cose cambieranno....

tanto prima o poi a forza di voler occidentalizzarsi vedrete che scenderanno in piazza e le cose cambieranno....

manca poco

Inutile commercializzare i videogiochi se le regole sono queste. Tra l'altro il regime cinese è praticamente l'impersonificazione del male quindi dovrebbero non pubblicare qualsdiasi gioco in cui si ammazzano "cattivi", dato che se fossi nel loro governo avrei una gran coda di paglia. Che schifo.

Mamma mia! Solo pegi 3! Non li invidio propio. E hanno il coraggio di chiamarsi "Repubblica popolare cinese"!

Invece un gioco tipo Battlefield dove la cina invade il Tibet si può fare???

Non era più facile dire "tanto pubblicate solo quello che ci pare a noi"?

In un paese dove tutta l'informazione è "controllata" dallo stato (ed intendo tutta, compresa Internet), dove non puoi fare più di un figlio (pena l'aborto coatto o il sequestro del figlio), dove i più normali diritti civili o non esistono o sono fortemente alterati non bisognerebbe stupirsi di questo atteggiamento nei confronti dei videogiochi. Nel bene e nel male loro sono un "altro mondo" (oltre che una delle superpotenze economiche esistenti), chi si vuole affacciare a quel mercato deve sottostare a queste regole. Ah e no...nessuno si lamenterà o protesterà per una presa di posizione simile, i cinesi hanno ben altri problemi a cui pensare che non ai videogiochi (ed alla loro censura).