Captain America Saga - SPECIALE

Captain America Saga - SPECIALE (Cinema)
In attesa dell'uscita di Captain America: The Winter Soldier, riscopriamo i precedenti exploit cinematografici del personaggio
Il nostro viaggio tra i film prodotti dai Marvel Studios continua. Inizialmente vi abbiamo proposto una vera e propria biografia dello studio e sulla sua nascita (la trovate cliccando qui) continuando poi a parlare dei singoli personaggi: Iron Man (lo trovatequi), Hulk (lo trovate cliccando qui) e Thor (lo trovate cliccando qui). Come vi abbiamo già detto, fino al 2010 lo studio aveva giocato sul sicuro proponendo Iron Man (un personaggio ormai entrato nell'immaginario collettivo) e Hulk (già popolare prima delle pellicole Marvel Studios). Ma in vista del film corale dedicato a The Avengers, la Casa delle Idee lanciò sul grande schermo altri due supereroi non facile da adattare: Thor e Captain America. Quest'ultimo, in particolare, rappresentava una vera e propria sfida per i produttori, in quanto personaggio ovviamente patriottico e dunque, potenzialmente, poco esportabile nel resto del mondo per via delle frange di spettatori anti-americane.
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Il primo film di Cap l'ho apprezzato, per ora, personalmente, è il terzo film migliore degli Studios dopo Iron Man e Hulk. Non è perfetto ma ci sono alcuni bei dialoghi, e mi piace com'è reso il personaggio di Erskine. Poi ha anche un personaggio femminile interessante. Evans come Cap mi ha sempre lasciato un po' "meh", personalmente Cap me lo immagino un po' diverso, ma è anche vero che di film in film sta migliorando.
p.s. se potete recuperate i vecchi film che fanno spisciare. Quello camp con la moto da Kamen Rider e lo scudo trasparente di plastica è lollissimo (e c'è Christopher Lee come villain) mentre quello di Pyun mi fa morire e ha alcune scene cult (Mussolini che urla "disgrazziatto!" all'indirizzo di Cap è CULT)

Nel 2011, Thor mi era piaciuto più di Cap al cinema. Dopo qualche mese, con l'hype ormai raffreddato, e rivisti in dvd, ho capito che il secondo era migliore del primo. Non è un capolavoro né memorabilissimo ma è molto meglio.