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Cinema Onirico, che ne pensate?


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Questa discussione ha avuto 9 risposte

#1
-Krell

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Qualche giorno fa mi è capitato di parlare con un amico del mio non-amore verso Lynch, e del fatto che avesse un cinema criptico. Parte di questa cripticità(né positiva né negativa, prendiamola come tale) per quanto ho potuto vedere (ho visto solo Mullholland Drive) è data in buona parte non tanto da un intreccio confusionario, per cui basta un po' di attenzione od al massimo qualche visione in più, ma dalle parte onirica del film. E alla fine ho pensato, tra me e me, che fosse proprio questo il punto che forse non mi fa apprezzare il suo cinema (a breve in rivalutazione, comunque). 

Tornando un attimo più IT, che ne pensate del cinema onirico voi? Come vi ponete quando c'è una sequenza del genere in un film? Estasiati e pronti a cercare di capire che vuole intendere il regista o annoiati e pronti a bollarlo come "cavolata pretenziosa"?

Vorrei un po' capire che ne pensano altre persone e magari guardare più film "di genere", perché alla fine, di altri film rientranti in questo "genere" credo di aver visto solamente Inception (forse un po' borderline?) e Vanilla Sky(idem come l'altro).



#2
Blindevil

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Inception e Vanilla Sky, non me ne vogliano i nolaniani e le fan di Tom Cruise, nonostante le molteplici letture sono film molto più immediati rispetto che so, a un Lynch o a un Jodorowsky, per citare i primi due grandi maestri che del cripticismo non fine a sé stesso sono indissilobili detentori. Il Cinema di Lynch è, per stessa ammissione del regista, volutamente indecifrabile, in modo tale che ognuno possa dare la sua personale interpretazione nella storia cercando anche nel confronto con altri spettatori possibili punti in comune e una per quanto non certa, possibile verità. Lo stesso regista ha inserito nell'edizione dvd americana del film un libretto con dieci indizi per cercare di comprendere al meglio quello che lui ha voluto trasmettere con la forza e la potenza delle immagini. Per quanto mi riguarda, senza voler far torti a nessuno, sono il primo a ricercare queste prelibatezze, poiché raramente mi accontento di esser spettatore passivo (come nella maggior parte dei blockbuster a stelle e strisce) ma cerco sempre opere che mi diano modo di pensare e far ingranare il cervello, pur correndo il rischio talvolta di incappare in pellicole d'autore fine a loro stesse.

 

Ma Lynch, visto che l'hai citato lo uso come ariete di sfondamento per questo intervento, non è volutamente solo narrazione, le sue opere più personali (togliendo quindi Elephant man e Una storia vera, che rimangono comunque grandissimi titoli) giocano sull'atmosfera, sull'immagine, sul confine tra realtà e allucinazione (o sogno che si voglia dire) con una narrazione che non si adagia sugli allori ma si autoplasma in continuazione regalando la gioia, visiva e sensoriale, della metamoforfosi, in una totale libertà espressiva che proviene anche dal suo amore per la pittura. Non mi dilungo ora che ci sarebbe troppo da dire e al momento non ne ho il tempo utile, ma concludo coni succitati i 10 indizi di Mulholland Drive

 

Fate attenzione alle apparizioni della lampada rossa.

Riuscite a sentire il titolo del film per cui Adam Kesher sta cercando l'attrice principale? È menzionato di nuovo?

Un incidente è un avvenimento terribile... notate il luogo dell'incidente.

Chi dà una chiave? E perché?

Notate il vestito, il posacenere e la tazza.

Cosa si sente e accade al club Silencio?

Solo il talento ha aiutato Camilla?

Notate le circostanze in cui si vede l'uomo dietro il Winkies.

Dov'è la zia Ruth?



#3
Cobra Caos

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La domanda è: come fai a dire di non amare Lynch avendo visto solo Mulholland drive?



#4
Genocide

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inception non lo ritengo affatto onirico, altrimenti mi avrebbe disturbato e non mi sarebbe piaciuto



#5
-Krell

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La domanda è: come fai a dire di non amare Lynch avendo visto solo Mulholland drive?

Ma infatti ho scritto "a breve in rivalutazione", lasciand intendere che sono in procinto di cambiare la mia idee (o mantenerla) guardando altri suoi film....

 

Inception e Vanilla Sky, non me ne vogliano i nolaniani e le fan di Tom Cruise, nonostante le molteplici letture sono film molto più immediati rispetto che so, a un Lynch o a un Jodorowsky, per citare i primi due grandi maestri che del cripticismo non fine a sé stesso sono indissilobili detentori. Il Cinema di Lynch è, per stessa ammissione del regista, volutamente indecifrabile, in modo tale che ognuno possa dare la sua personale interpretazione nella storia cercando anche nel confronto con altri spettatori possibili punti in comune e una per quanto non certa, possibile verità. Lo stesso regista ha inserito nell'edizione dvd americana del film un libretto con dieci indizi per cercare di comprendere al meglio quello che lui ha voluto trasmettere con la forza e la potenza delle immagini. Per quanto mi riguarda, senza voler far torti a nessuno, sono il primo a ricercare queste prelibatezze, poiché raramente mi accontento di esser spettatore passivo (come nella maggior parte dei blockbuster a stelle e strisce) ma cerco sempre opere che mi diano modo di pensare e far ingranare il cervello, pur correndo il rischio talvolta di incappare in pellicole d'autore fine a loro stesse.

 

Ma Lynch, visto che l'hai citato lo uso come ariete di sfondamento per questo intervento, non è volutamente solo narrazione, le sue opere più personali (togliendo quindi Elephant man e Una storia vera, che rimangono comunque grandissimi titoli) giocano sull'atmosfera, sull'immagine, sul confine tra realtà e allucinazione (o sogno che si voglia dire) con una narrazione che non si adagia sugli allori ma si autoplasma in continuazione regalando la gioia, visiva e sensoriale, della metamoforfosi, in una totale libertà espressiva che proviene anche dal suo amore per la pittura. Non mi dilungo ora che ci sarebbe troppo da dire e al momento non ne ho il tempo utile, ma concludo coni succitati i 10 indizi di Mulholland Drive

 

Fate attenzione alle apparizioni della lampada rossa.

Riuscite a sentire il titolo del film per cui Adam Kesher sta cercando l'attrice principale? È menzionato di nuovo?

Un incidente è un avvenimento terribile... notate il luogo dell'incidente.

Chi dà una chiave? E perché?

Notate il vestito, il posacenere e la tazza.

Cosa si sente e accade al club Silencio?

Solo il talento ha aiutato Camilla?

Notate le circostanze in cui si vede l'uomo dietro il Winkies.

Dov'è la zia Ruth?

 

Finalmente posti un po' Blind :sisi: (:asd:)

Dalle tue parole colgo subito un dettaglio: citi due autori e dici che non fanno del "crpticismo fine a se stesso". QUindi in parte è come se dicessi che certi registi usano espedienti come il sogno o l'allucxinazione solo per confondere - inutilmente- lo spettatore. Sbaglio e sono super fuoristrada? Perché ad un primo approccio porebbe sembrare così, quasi un modo per farsi apprezzare da un certo tipo di pubblico... non so se captie che voglio dire.

Per il resto, credo sia proprio giunto il momento di riguardare Mullholland Drive e cercare di comprenderne meglio le dinamiche... Perché se molti ne tessono le lodi un motivo ci sarà, probabilmente :D 

inception non lo ritengo affatto onirico, altrimenti mi avrebbe disturbato e non mi sarebbe piaciuto

Ma neanche secondo me lo è, o meglio, da un certo punto di vista pure sì, ma non lo è. E' solo che mentre mi stavo informandomi per fare esempi di altri film oltre Mull.D. ho visto più siti parlarne, e allora ho deciso di metterlo a esempio. A te quindi non piacciono film "onirici"?



#6
Genocide

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per niente :sisi:

 

essenzialmente oltre ad annoiarmi da morire li trovo spesso anche incredibilmente pretestuosi



#7
Blindevil

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Finalmente posti un po' Blind :sisi: ( :asd:)

Dalle tue parole colgo subito un dettaglio: citi due autori e dici che non fanno del "crpticismo fine a se stesso". QUindi in parte è come se dicessi che certi registi usano espedienti come il sogno o l'allucxinazione solo per confondere - inutilmente- lo spettatore. Sbaglio e sono super fuoristrada? Perché ad un primo approccio porebbe sembrare così, quasi un modo per farsi apprezzare da un certo tipo di pubblico... non so se captie che voglio dire.

Per il resto, credo sia proprio giunto il momento di riguardare Mullholland Drive e cercare di comprenderne meglio le dinamiche... Perché se molti ne tessono le lodi un motivo ci sarà, probabilmente :D

 

 

Non è questione di farse apprezzare o meno, è solo una loro un'emersione della loro personalità che non ha paura di risultare incomprensibile alla maggior parte del pubblico e quindi non si cura di incanalare ciò che viene raccontato su binari classici, chiari e comprensibili anche a più ampie platee. Vedasi per esempio proprio Lynch, che ha diretto anche due film più normali come i due che ti ho citato nel post precedente, e che quindi questo non risiede nella volontà dell'autore ma nella sua idea di espressione artistica non vincolata a canoni di genere. Un esempio di Cinema simile, per quanto distante nelle tematiche e nelle atmosfere, potrebbe essere quello del Godard più impegnato, ricco di citazioni, riferimenti e metafore politiche e sociali che, chi poco avvezzo alle tematiche, potrebbe non comprendere nella sua complessità.



#8
Quilty

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Non sono sicuro di sapere cosa sia davvero un "film onirico", tuttavia quella del sogno é l'esperienza intima e personale per eccellenza, quindi il fatto che un regista riesca in qualche modo a riprodurne l'inafferabile essenza é giá un risultato non da poco.
Forse per "film onirici" si intendono quelle pellicole che non hanno una struttura narrativa tradizionale e il cui intreccio si snoda su diversi piani di realtá. Non vorrei che l'insofferenza verso tali film fosse solo manifestazione della cronica pigrizia dello spettatore che vuole sempre la pappa pronta, pre-cotta e pre-digerita e ama "staccare il cervello" (espressione molto usata e che trovo detestabile).
Caro Royksopp, prima di dichiarare il tuo "non amore" per Lynch abbi almeno la pazienza di vederne non dico tutta la filmografia, ma almeno una fetta significativa, magari dando la precedenza ai due titoli citati da Blindevil piuttosto che a Strade Perdute o INLAND EMPIRE. Per la cronaca, comunque, di Mulholland Drive ho sentito numerose interpretazioni, comprese alcune, del tutto affascinanti e puntuali, che non facevano riferimento a nulla di "onirico".

#9
-Krell

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Non sono sicuro di sapere cosa sia davvero un "film onirico", tuttavia quella del sogno é l'esperienza intima e personale per eccellenza, quindi il fatto che un regista riesca in qualche modo a riprodurne l'inafferabile essenza é giá un risultato non da poco.
Forse per "film onirici" si intendono quelle pellicole che non hanno una struttura narrativa tradizionale e il cui intreccio si snoda su diversi piani di realtá. Non vorrei che l'insofferenza verso tali film fosse solo manifestazione della cronica pigrizia dello spettatore che vuole sempre la pappa pronta, pre-cotta e pre-digerita e ama "staccare il cervello" (espressione molto usata e che trovo detestabile).
Caro Royksopp, prima di dichiarare il tuo "non amore" per Lynch abbi almeno la pazienza di vederne non dico tutta la filmografia, ma almeno una fetta significativa, magari dando la precedenza ai due titoli citati da Blindevil piuttosto che a Strade Perdute o INLAND EMPIRE. Per la cronaca, comunque, di Mulholland Drive ho sentito numerose interpretazioni, comprese alcune, del tutto affascinanti e puntuali, che non facevano riferimento a nulla di "onirico".

Prima di tutto, ho detto che è in corso di rivalutazione (lo dvorò sottolineare e mettere in evidenza a questo punto, se due utenti su quattro me l'hanno fatto notare). Come seconda cosa, non mi riferisco a film complessi, per dire, Memento o Le Iene (che non ho visto ma cito comunque, anche se non ne sono sicuro) hanno un montaggio non lineare che ti obbliga ad usare il cervello. Ma non è questo a cui mi riferisco. E' piuttosto l'uso dell'espediente del sogno/allucinazione per mandare messaggi, anche se parte di quello che si vede a schermo non ha esattamente un senso logico



#10
Quilty

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Allora, se un film ha intenzione di mandare messaggi, qualunque espediente utilizzi, é meglio lasciarlo perdere. Quella é roba per fiction televisive, qui stiamo parlando di uno dei massimi cineasti viventi. Oltre a ció, non é affatto detto che un sogno non abbia una sua logica, é solo che non é la stessa della vita cosciente. 119 anni di psicoanalisi ce lo insegnano, non a caso si parla di "linguaggio onirico", ed un linguaggio deve per forza avere una logica.




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