Ogni volta che c’è stato il tanto citato cambio di generazione, si è potuto notare il level up che i videogiochi hanno fatto, offrendo davvero tante novità sotto un unica parola chiave. Ciò successe con i primi giochi in 3D, le modalità online oppure la grafica ad alta definizione. Ma quale è la parola chiave di questo cambio generazionale? Ce lo spiega Ubisoft che sostiene che l’obbiettivo di questa sia l’Open World.
“Quando si ascoltano i discorsi di Sony e Microsoft durante le varie conferenza stampa, si parla sempre di open world e altro ancora. Si potrebbe dire che questo elemento sia l’obbiettivo attuale della maggior parte delle compagnie, e sostanzialmente è quello che cercano ora i consumatori. I giocatori vogliono la libertà di esplorare e creare delle vere e proprie avventure. Tutto il panorama videoludico ci sta lavorando da almeno quattro anni.”
Questa erano le parole di Nicholas Rioux, amministratore delegato di Ubisoft che poi ha voluto spiegare che i vari franchise di The Crew, Watch Dogs, Assassin’s Creed 4:Black Flag e The Division sono stati tutti orientati verso delle ambientazioni socialmente aperte.
“È una sfida enorme per i nostri designer, dobbiamo pensare a quei giochi come sistemi, con un sacco di possibilità e modi per coinvolgere.”
A fine intervista l’amministratore delegato si lascia scappare che Rioux’s Studio, che ha contribuito nella realizzazione del DLC di Assassin’s Creed 3 e di Might & Magic: Duels of Champion, sta attualmente lavorando ad un progetto del quale non si potrebbe neanche parlare