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Inkulator: ma chi controlla lo store Microsoft?


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Metallingus 91

Metallingus 91
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È stato pubblicata su WIndows Store un'app che permette di fare i calcoli semplicemente scrivendo con il pennino sullo schermo: il programma riconosce la scrittura e fa le operazioni. Un calcolatore a penna, a inchiostro si potrebbe dire, anche se si tratta di inchiostro viruale. l'idea dello sviluppatore è stata quindi quella di battezzare la nuova app con la crasi tra "ink" e "Calculator". Il risultato è un imbarazzante "Inkulator", nome che a un italiano non può che salatare all'occhio. Il pasticcio è complicato dalla presenza di bizzarre didascalie come "Inkulator in action"; o dell'età consigliata per l'app: da tre anni in su; oppure dall'unica frase in italiano nella scheda: "Quest'app è stata creata e testata per l'accessibilità, in modo da semplificarne l'uso da parte di tutti": ovviamente una formula precostituita che però non può che scatenare sarcasmo e ilarità.

Al di là delle battute (ma non c'è dubbio che si tratterà di uno degli oggetti più trattati su Twitter nelle prossime ore), la pubblicazione di questa app è la cartina al tornasole di un marketplace che evidentemente non gode di un presidio locale: qualsiasi "contollore" italiano avrebbe segnalato allo sviluppatore l'inopportunità del titolo, cosa che evidentemente non è successa. E pensare che il flusso di nuove app in ingresso nel Windows Store non viaggia certo ai rtimi di iTunes Store o Play Store: possibile che in Microsoft Italia non ci sia nessuno che debba validare l'opportunità o meno di pubblicare un'app sul mercato locale? E ancora, non è possibile semplicemente avere un titolo della app localizzato nazione per nazione? Già accade con altri marketplace in cui le app sono localizzate anche nel titolo per renderle più comunicative o adeguate alle esigenze dei diversi mercati. In questo caso, sarebbe stato opportuno farlo.

Fonte dday.it




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