#1
Inviato 13 January 2013 - 04:46 PM
Sfogliando vecchi giornali si trovano le pubblicità creative di un tempo che fu
Da quanto tempo non c'è una pubblicità che ci «acchiappa»? Uno slogan che ci viene voglia di «citare». Non ci sono più gli uomini che non devono chiedere mai, né liscia gassata o, è tutto un fiorire di personaggi già noti che imitano se stessi, di tecnologie, di musiche già sentite. Così scriveva qualche giorno fa Flavio Necchi su Repubblica, “imbeccato” da una di quelle pubblicità che più idiota non si può: studi dentistici che promettono prezzi moderati, ed un risparmio che aiuti a sopportare il peso dell'ultima patrimoniale. A guardar bene, insomma, questa crisi della creatività che tanto fa lamentare anche noi giocatori potrebbe essere più estesa di quello che si pensi. Potrebbe essere che il “deficit culturale”, e la perdita di fiducia nella sagacia dell'utente, spinga tutti -sviluppatori, editori, e persino i copywriter- ad inseguire le banalità quotidiane, un indistinto “livello medio”, esplicitando a forza messaggi e metodologie di fruizione trite e scontate?Nei ricordi di videogiocatori “antichi”, oltre ad un mercato molto più sensibile alle forme di sperimentazione, c'è anche in effetti una discreta quantità di pubblicità divertenti, accattivanti e intelligenti. Quasi tutte legate al boom delle riviste cartacee, quasi tutte vicine ad una filosofica comunicativa molto particolare, abbracciata soprattutto da Sony: la stessa che ci ha portato l'indimenticabile Double Life, Welcome to the Third Place e persino l'incompresa Golfers Vs. Pornstars.Perdere tutta questa ricchezza comunicativa sarebbe veramente un peccato. Per questo motivo, in un ozioso pomeriggio di inizio 2013, siamo andati a cercare fra le vecchie riviste alcuni dei paginoni pubblicitari più brillanti dei tempi che furono.
Leggi l'articolo completo: Marketing d'altri tempi - SPECIALE (Multi)
#15
Inviato 14 January 2013 - 10:25 AM
La seconda riguardava la prima xbox, mostrando un nascituro che veniva letteralmente sparato nell'istante del parto e che durante il volo cresceva ed invecchiava rapidissimamente fino ad atterare direttamente, ormai decrepito, in una bara. Chiosava con: "la vita è troppo breve per non giocare".
Scusate il fuori tema, ma credo che meritassero una menzione.
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