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Baciami ancora (2010) [rece: 6]di Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini
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Cinematografo
, 28 January 2010 01:16 PM
#1
Inviato 28 January 2010 - 01:16 PM
La storia di tutte le storie d'amore secondo Gabriele Muccino.Sono passati dieci anni da quando un giovane regista romano si è conquistato il proprio posto tra gli emergenti protagonisti del futuro cinematografico italiano con L'ultimo bacio. E da qui inizia per Gabriele Muccino un percorso apparentemente senza ostacoli che lo porta sempre più in alto fino alle porte di Hollywood. Scelto personalmente dall'attore Will Smith come regista dei suoi lavori, negli ultimi anni lo troviamo dietro la macchina da presa de La ricerca della felicità e Sette Anime, due film commoventi sul viaggio che un uomo deve intraprendere per rimediare ai propri errori. Ma quando una storia ti appassiona non la si riesce mai ad abbandonate veramente ed eccolo quindi tornare a posare il proprio sguardo su quei personaggi che tanto lo hanno reso celebre nel 2001 ora un po' più grandi in questo Baciami ancora.
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#2
Inviato 28 January 2010 - 02:48 PM
Questa recensione, davvero molto esaustiva (complimenti!) non fa che confermare la mia perplessità nei confronti di una pellicola fin troppo chacchierata e pubblicizzata. Solitamete diffido dei sequel, specie sequel di pellicole come L'ultimo bacio, film transitorio sulla foga di vita di una generazione (di trentenni) che, a distanza di dieci anni, non può che aver perso un po' di quel tormento ma anche un po' di smalto e l'ardore primigenio che è stato alla base del successo del primo capitolo. Ne segue per forza di cosa un film con un minor potere attrattivo. Detto questo mi riprometto di andarlo a vedere, pur conscia di dover tenere bassa la soglia delle aspettative.
#3
Inviato 28 January 2010 - 05:14 PM
Se a livello oggettivo gli ho dato una sufficenza, a livello personale forse avrei tenuto il voto un po' più basso. Mi è sembrato di essere davanti ad una sceneggiatura del tutto inconcludente, che non approfondisce quasi nulla, dai personaggi alle vicende. Nemmeno la rabbia e le urla sembrano più le stesse di un tempo...
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