[Tetro]
dopo una serie di filmetti fatti su commissione per ripagare debiti pregressi, il Maestro è tornato agli antichi splendori con un film da lui scritto, prodotto e diretto ....... storia di Beenie, ragazzino che arriva a Buenos Aires alla ricerca di suo fratello maggiore Tetro (Vincent Gallo) che non vede da anni ..... il film è ambientato a Buenos Aires e i protagonisti sono (nello script) figli di immigrati italiani
la fotografia è splendida ....... e pare che una delle sequenze più belle di tutto il film sia quella dell'incidente automobilistico (che si intravede nel trailer)
http://www.youtube.com/watch?v=KeYSx4tizHo
out qua da noi tra 2 giorni (20 novembre)
PS:il titolo italiano è di una banalità totale ...
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Segreti di Famiglia (Tetro) (2009) [rece: 8]di Francis Ford Coppola con Vincent Gallo
Started By
- Luke -
, 18 November 2009 07:50 PM
#6
Inviato 21 November 2009 - 12:46 PM
Segreti di Famiglia - RECENSIONE (Cinema)
La recensione del nuovo film di Francis Ford Coppola70 anni ed averne ancora voglia. Così Francis Ford Coppola, uno dei produttori di immagini cinematografiche più noto e bravo dei nostri tempi, ci presenta, prima a Cannes, poi Torino ed ora nelle sale, il suo ultimo lavoro. Un lavoro giovanissimo, eseguito però con la perizia di un maestro. Un film che ci riporta al Coppola di qualche decennio fa, quello più indagatore dell'emotività familiare, quello del dramma.
ll film si svolge a Buenos Aires, quando Bernie (Alden Ehrenreich) decide che è giunto il tempo di ritrovare suo fratello, fuggiasco dal padre e dalla sua famiglia newyorkese. Il fratello fuggito è cresciuto, ora si fa chiamare Tetro (Vincent Gallo), ed è diventato uno scrittore carico di disillusione e malinconia.
In questo one man show dove Coppola dirige, scrive, inscena, produce e negli Us addirittura distribuisce, il regista ha l'entusiasmo del debuttante, in un film formalmente molto interessante. Aboliti i colori, si ragiona solo in bianco e nero, ma è un bianco e nero saturo perfettamente adattato alla tecnologia filmica così da risultare come qualcosa archeo-futurista. L'evoluzione del linguaggio cinematografico prevede la scomparsa della pellicola per il digitale, tutto a trionfo della fotografia che in Coppola è sempre stata un punto di forza. Si sente finalmente come il regista abbia beneficiato della liberazione dagli opprimenti ragionamenti delle case di produzione hollywoodiane, potendo così far sfrecciare la sua creatività, sperimentando e raccontando un dramma familiare, del tutto autobiografico, impregnato di grande passione.
Leggi l'articolo completo
La recensione del nuovo film di Francis Ford Coppola70 anni ed averne ancora voglia. Così Francis Ford Coppola, uno dei produttori di immagini cinematografiche più noto e bravo dei nostri tempi, ci presenta, prima a Cannes, poi Torino ed ora nelle sale, il suo ultimo lavoro. Un lavoro giovanissimo, eseguito però con la perizia di un maestro. Un film che ci riporta al Coppola di qualche decennio fa, quello più indagatore dell'emotività familiare, quello del dramma.
ll film si svolge a Buenos Aires, quando Bernie (Alden Ehrenreich) decide che è giunto il tempo di ritrovare suo fratello, fuggiasco dal padre e dalla sua famiglia newyorkese. Il fratello fuggito è cresciuto, ora si fa chiamare Tetro (Vincent Gallo), ed è diventato uno scrittore carico di disillusione e malinconia.
In questo one man show dove Coppola dirige, scrive, inscena, produce e negli Us addirittura distribuisce, il regista ha l'entusiasmo del debuttante, in un film formalmente molto interessante. Aboliti i colori, si ragiona solo in bianco e nero, ma è un bianco e nero saturo perfettamente adattato alla tecnologia filmica così da risultare come qualcosa archeo-futurista. L'evoluzione del linguaggio cinematografico prevede la scomparsa della pellicola per il digitale, tutto a trionfo della fotografia che in Coppola è sempre stata un punto di forza. Si sente finalmente come il regista abbia beneficiato della liberazione dagli opprimenti ragionamenti delle case di produzione hollywoodiane, potendo così far sfrecciare la sua creatività, sperimentando e raccontando un dramma familiare, del tutto autobiografico, impregnato di grande passione.
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