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Re-Animator - Alien: Isolation e Dragon Age: Inquisition - SPECIALE

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Questa discussione ha avuto 20 risposte

#1
The Newser

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Re-Animator - Alien: Isolation e Dragon Age: Inquisition - SPECIALE
Come Alien: Isolation e Dragon Age: Inquisition hanno cancellato l'onta del passato
Quando muori che fai? Premi Start e ricarichi dall'ultimo salvataggio. Peccato che il fantastico mondo dei videogiochi non funzioni tutto allo stesso modo. Nessun problema se a sbagliare/scivolare/esplodere è il giocatore, non va altrettanto bene se il fallimento è di uno sviluppatore. Al giorno d'oggi non è facile rialzarsi dalla polvere dopo un passo falso, un po' perché fare un gioco Tripla A costa un occhio dalla testa, e un po' perché Internet non perdona nulla e un gioco sbagliato troppo spesso equivale a un marchio a vita. Tra ottobre e novembre però abbiamo avuto la fortuna di assistere a ben due prodigiosi ritorni a sorpresa, giochi che in termini di vendite hanno pagato a caro prezzo gli errori dei loro predecessori, ma che allo stesso tempo sono riusciti nel difficilissimo compito di riaccendere la miccia della passione nei giocatori che ne hanno provato le indubbie e a volte rivoluzionarie qualità. I due giochi in questione sono Alien: Isolation (Creative Assembly/Sega) e Dragon Age: Inquisition (Bioware/Electronic Arts). Il primo è arrivato nei negozi col difficilissimo compito di farci dimenticare, oltretutto a stretto giro, la debacle di Alien Colonial Marines; il secondo è chiamato non solo a risollevare il nome di un'intera serie, ma anche a cancellare ogni traccia di mediocrità che negli ultimi anni si era depositata sul logo Bioware. Compiti (o quest, nel caso di Dragon Age) ripidi come l'Everest, che entrambi hanno affrontato con la grinta e il coraggio di un leone. La risposta infatti è stata radicale, scioccante come solo così doveva essere, una risposta che meriterebbe però molta più attenzione di quanto Inquisition e Isolation (c'è addirittura questa particolare assonanza del titolo...) siano mai riusciti a catturare. Il danno fatto dai prequel è tutto lì, visibile addirittura ad occhio nudo: tra le Top10 di ieri, dove Dragon Age è sempre stato presente e ben oltre i giorni di lancio, e quelle di oggi, dove Dragon Age: Inquisition non si è fatto quasi mai vedere. Lo stesso o quasi è accaduto ad Alien: Isolation. il gioco Creative Assembly si è dovuto accontentare di fugaci apparizioni in bassa classifica, mentre Colonial Marines debuttò in alcuni paesi addirittura al primo posto e nonostante le pessime recensioni. Ingiustizie che noi oggi abbiamo deciso di vendicare, tornando a parlare e a sparlare dei due giochi più sorprendenti del 2014, i due coraggiosi che in un sol colpo ci hanno fatto dimenticare tutti i peccati commessi in passato.
Leggi l'articolo completo: Re-Animator - Alien: Isolation e Dragon Age: Inquisition - SPECIALE (Multi)



#2
Daddo_94

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A mio parere Inquisition è una bella delusione. Avrà aiutato l'apprezzamento del titolo il fatto cheil 2 sia un totale fallimento, ma sinceramente credo che dentro la Bioware sia morto qualche sceneggiatore o che non abbiano soldi per assumerne di nuovi. Storia al limite del Trash Action Movie americano, cattivone tremendo, al limite del ridicolo per come riesce a farsi inchiappettare con tanto di frasi ad effetto ogni volta che incontra il nostro Alter Ego, quest secondarie che se non c'era Infamous Second Son si aggiudicavano il primato delle più riempitive e noiose del 2014. Questline principale cortissima. Parliamo di missioni davvero orchestrate bene che saranno, boh, 5/6? Il resto? Quest di riciclo con aberranti quantità di recupero materiali e cose ridondanti che ricapitano ad ogni mappa, cosa che più che farti venire voglia di scoprire nuove ti fa sperare che l'ultima visitata fosse davvero l'ultima. La cosa che si salva sono i dialoghi di approfondimento dei personaggi, l'utilizzo di quel poco di Lore che si è capito (seppur in modo tremendo secondo me), grafica e comparto artistico sicuramente di altissimo livello (seppur il sanguinoso Origins secondo me ha vette ben più alte come stile, idem per i combattimenti, che nel primo erano realistici, sangue ovunque, pochi coloretti alla Warcraft, e non c'era tutto il party a prendere a mazzate per 6 ore orsi in un "coinvolgentissimo" combattem... Origins secondo me inarrivabile, il 2 ovviamente è sotterrato, ma c'era davvero qualcuno che pensava che Bioware potesse fare peggio del 2? Il mio voto sinceramente è 8.3, con plauso alle magnifiche ambientazioni ma a mio parere piene di vuoto e nulla, sfruttate quanto GTA 5 ha sfruttato la sua enorme mappa per la storia, cioè 0. Poi son 10 anni che fanno la storia di un tipo più figo degli altri che per sconfiggere il cattivone malvagio ciama una per una la solita pletora di fazioni per raggiungere il telefonato finale con bel combattimento con le fazioni che hai radunato e happy ending. Cioè ma CHE PALLE.


Modificata da Daddo_94, 01 February 2015 - 12:54 PM.


#3
mrTODD777

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#freeSerino

#4
Stein

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quoto ogni singola parola su Alien Isolation (la disamina dell'errore dei primi capitoli del gioco è da manuale). Su DAI invece sarei stato un po' più cauto. Il gioco è qualcosa di veramente massiccio e c'è dietro una quantità di contenuti veramente impressionante, ma a tali alti corrispondono dei bassi non indifferenti. Primo tra tutti un bilanciamento ridicolo per cui paradossalmente il gioco è più difficile nelle prime ore che in quelle finali dove lo scontro col boss finale diventa un'autentica barzelletta. Bilanciare main-quest e le troppe sub-quest (molte delle quali decisamente poco ispirate) è qualcosa che, continuo a pensare, gli occidentali dovrebbero imparare dalla scuola nipponica. Se aggiungiamo anche l'assenza dei cosidetti "gambit" presenti nei primi due episodi ecco che si vede come il BS di DAI è davvero molto meno ricco di affascinanti tatticismi rispetto perfino al tanto odiato secondo episodio, e in tutto ciò la camera tattica, vera delusione di questo capitolo, ci mette anche il suo. Resta comunque uno dei migliori lati esplorativi che si siano mai visti (le mappe sono a dir poco superbe) a far ricordare un gioco che, come dicevo prima, si presenta un po' come una sorta di montagne russe del divertimento, dove a grandiosi alti si alternano desolanti bassi.



#5
Emiliano Montanari

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Davvero Creative non avrà una seconda possibilita?

#6
Stein

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detto tra noi per quanto mi riguarda Alien Isolation è un gioco unico. Un seguito sarebbe veramente di troppo. I giochi che puntano così fortemente sull'atmosfera generata da una idea così unica e forte sono generalmente poco serializzabili. Il secondo rischierebbe solo di sapere di già visto :sisi:



#7
Sun895

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Sto giocando a DAI in questo periodo e, onestamente, per me è stata una mezza delusione. Ricordo Origins come uno dei migliori gdr che avessi giocato e mi aspettavo almeno di trovare in questo terzo episodio alcuni dei suoi aspetti. Il combattimento non da nessuna soddisfazione anche in modalità difficile, non ho mai vinto combattimenti per tattiche studiate, ma solo ordinando al tank di provocare e poi correndo in circolo. Non capisco poi perchè abbiano tolto ai componenti del gruppo la possibilità di dare la propria opinione durante gli intermezzi, vedere solo "approva" o "disapprova" spesso non fa capire la personalità del pg e lo rende vuoto (Persino Varric che era più carismatico del protagonista di da2). Le missioni secondarie sono quasi tutte riassumibili in: fai il fattorino/uccidi qualcuno/va in cerca delle mutande scomparse di un contadino.
Di bello resta il mondo di gioco da esplorare, degli effetti visivi in combattimento e con gli squarci molto belli e i vari approfondimenti psicologici dei compagni che puoi fare a skyhold (anche se inferiori a quelli di DaO e mass effect, qui basta quasi sempre selezionare il dialogo col cuore).

#8
Emiliano Montanari

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detto tra noi per quanto mi riguarda Alien Isolation è un gioco unico. Un seguito sarebbe veramente di troppo. I giochi che puntano così fortemente sull'atmosfera generata da una idea così unica e forte sono generalmente poco serializzabili. Il secondo rischierebbe solo di sapere di già visto :sisi:


Astrattamente d'accordissismo

ma AI è la traspisizione interattiva di un capolavoro del cinema, il quale ha un seguito diverso ma altrettanto smisurato....
.... il guanto sarebbe comunque stato lì a terra. Impossibile non raccoglierlo.

#9
centurio85

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Be su Alien,come molti,concordo su tutto....un 2 mi spaventa nel senso che,dopo i dati di completamento,il gioco potrebbe diventare piu permissivo e commerciale e snaturare quell'atmosfera e l'ansia costante...e poi la fine di Amanda Ripley viene comunque già spiegata in aliens...per me diciamo che va già bene cosi....di dai be io mi trovo a difenderlo sempre perche diciamo che osa,osa nel dare on mano al giocatore le redini di una fazione molto potente,e lo fa meglio di un Fable 3 che già ci aveva provato ma con un esito imbarazzante,perche é un mondo dove l 'inquisitore ha anche compiti,a volte ripetitivi lo ammetto anch'io,totalmente staccati dalla main quest....prova a creare un mondo dove incontri svariati personaggi e svariate situazioni,pero ammetto che a tutti non può fare lo stesso effetto...é un parere oggettivo che fatico anche a spiegare

#10
Francesco Serino

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Sinceramente, sono uno di quelli che pensa che un prodotto possa essere oggettivamente bello. I gusti personali contano fino a un certo punto, ed è per questo che a volte bisogna mollare la presa e chiuderla con un " a me non piace, ma ammetto che sia un ottimo gioco". A me è successo con i primi due Diablo, oh, ero completamente immune alla loro grandiosità, ma non potevo certo chiudere gli occhi davanti a quello che il gioco Blizzard offriva. Nel nostro caso, penso che Alien sia proprio uno di quei giochi: quelli belli a prescindere da tutto. Per questo rimango atterrito quando sento dei professionisti parlarne male. Sono però molto più flessibile per quel che riguarda Inquisition.

Secondo me, però, è quasi sempre un problema di approccio. A me non me ne viene nulla, sia chiaro, ma sono uno di quelli che gioca di ruolo su computer dai tempi di The Curse of Azure Bonds. :monogres: Questo per chiarire subito che con la vecchia scuola ci sono cresciuto, seguendo da molto vicino e con una curiosità anche professionale gli alti e bassi del genere negli ultimi 20 anni. Ho accolto Mass Effect come una divinità in terra, ma il secondo e il terzo episodio hanno subito una semplificazione eccessiva che non ne hanno intaccato la spettacolarità, ma distrutto il gameplay. Si è parlato tanto del finale della trilogia, quando in realtà c'era ben altro da criticare. Inquisition, sperimentato sulla mia pelle, mi ha dato i stessi brividi del primo Mass Effect. Devo ammettere che io Inquisition non l'ho ancora finito, ma solo perché ho 130 ore di gioco alle spalle e un quarto di storia ancora da dipanare. Ora, da qui in poi magari si scopre che è tutta opera di Renato Zero , e che i nemici altro non sono che pinguini mascherati da demoni, ma lo escludo. Ciò non toglie che quel che ho giocato ha lasciato un segno davvero profondo.

A livello di difficoltà difficile ho avuto i miei problemi, e forse perché sono una grandissima pippa, ma il primo drago che sono riuscito a tirare giù è stato al quindicesimo livello, e dopo un'attenta costruzione di armi e armature migliori. In quel caso sono stato costretto a una preparazione come non si vedeva da tempo, e per la miseria se mi sono divertito (nonostante i menù fatti probabilmente da un team di sordociechi). E' stato come... impegnativo, ecco come! Ma è come la sto vivendo che mi sta stuzzicando da morire. A Inquisition ci posso giocare un'ora come sei. Ho poco tempo? Acchitto tre missioni sul tavolo da guerra e scelgo una mappa in cui ho qualcosa da fare. E penso sia anche molto realistico il crescendo del conflitto quanto la sua preparazione. L'inquisizione ha bisogno di questo e di quello, e il suo gruppo migliore è lì in prima fila, a liberare gallerie per tenere al sicuro le vie di commercio, a ripulire una zona dagli squarci o più semplicemente ad esplorare l'ambiente circostante.

E non sono affatto d'accordo sulle missioni secondarie. Secondo me si cade nella tranello delle cut-scene: se non ci sono fa tutto schifo. In Inqusition le quest non sono tutte uguali: ci sono le quest che molti odiano, ci sono quelle più semplici, e poi ci sono quest eccezionali, dove magari non c'è il dialogo lungo ore, ma lo sviluppo rimane da Serie A. Attenti che mi permetto qualche spoiler: la liberazione degli ostaggi nel castello circondato di zombie, la messa in secca del bacino artificiale. Pochi fiocchi e fiocchetti, questo è vero, ma rimane roba epica e decisamente poco comune nel panorama dei giochi di ruolo più moderni. E comunque, in ogni caso, tra libri, monumenti e chissà che altro, c'è sempre un quintale di lore da approfondire. Insomma, a me piace davvero molto che ci sia questa trasversalità, e mi piace da impazzire sentirmi a capo dell'Inquisizione, per la sensazione è sempre ben presente.

Nobel06man, anche a me è venuto in mente Fable. Tra l'altro, tutta la scena che ci porta a Skyhold è di un epico come non si è mai visto in un gioco di ruolo, soprattutto occidentale. E la stessa Skyhold, la lenta restaurazione che scandisce i tempi del gameplay, l'affresco nella camera di Solas, la gente che arriva da ogni parte del Ferelden per vedere l'Inquisitore... io tutta questa roba non l'avevo mai vista, ditemi dove l'avete vista voi.

Poi oh, verissimo anche che il nemico è abbastanza scontato, e che l'idea del protagonista prescelto ha rotto un po' i [Censura] (più o meno degli zombie?), come anche la visuale tattica castrata per ovvie ragioni di bilanciamento (anche se in un paio di occasioni mi ha salvato il deretanus). E infatti non mi sono mai permesso di dire che è perfetto.

Chi è poi che parlava del lore? Qui, devo dire mi trovate d'accordo, ma trovo che tutta l'ambientazione di Dragon Age sia noiosissima, quindi è un problema che si porta dietro dal primo episodio. Però non so bene perché, ma in Inquisition l'ho trovata molto più digeribile.

Scusate eventuali errori ma la fretta è bastarda, la fame anche... ma avevo troppa voglia di rispondere, e alimentare un discorso che sì, mi interessa come non mai.

:merlik:

#11
Francesco Serino

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AH! Su un possibile Alien 2 ce ne sarebbero di cose da fare... anche pure inserire più azione, perché no. Lo Scontro Finale di Scott infatti è proprio questo: una rivisitazione molto più action. Si potrebbe abbandonare lo spazio per qualche colonia mineraria di terra, ci si potrebbero mettere mezzi e pure un po' di gestionale: pensate per esempio a uno State of Decay (CAPOLAVORO!), dove trovare sopravvissuti con varie abilità. Ma vabbè, io creerei una versione di State of Decay per ogni situazione di crisi... è una malattia. ;)

#12
SGT Fenix

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Mi sono avvicinato ad Alien Isolation con un pò di scetticismo, l'ho preso per scommessa a 30 euro e me ne sono letteralmente innamorato.

Giocato con un amico e terminato in 10 serate da un paio d'ore l'una, siamo stati letteralmente rapiti da questo

 

C A P O L A V O R O

 

E' un gioco che solo un vero giocatore secondo me può apprezzare, un gioco che le new gen abituate ai giochi guidati o cmq semplici non possono capire appieno.

La suspance ti attanaglia per quelle circa 18/20 ore perennemente tranne i primissimi livelli, tra mani sudate, risate isteriche e lo star chiusi nell'armadietto per minuti perchè l'alieno ti annusa e continua a girare nella stanza, poi uscire con timore perchè salito su nei condotti....

E' stato il gioco più bello degli ultimi anni, e sono davvero felicissimo di averlo giocato e finito.

 

Mi spiace che non abbia avuto il successo che meriterebbe, d'altronde questa è la generazione dei Call of Duty ogni anno tutti uguali, gente che compra a prescindere, che ama la routine e non una VERA SFIDA.


Modificata da SGT Fenix, 01 February 2015 - 09:57 PM.


#13
Iama

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Sinceramente, sono uno di quelli che pensa che un prodotto possa essere oggettivamente bello. I gusti personali contano fino a un certo punto, ed è per questo che a volte bisogna mollare la presa e chiuderla con un " a me non piace, ma ammetto che sia un ottimo gioco". A me è successo con i primi due Diablo, oh, ero completamente immune alla loro grandiosità, ma non potevo certo chiudere gli occhi davanti a quello che il gioco Blizzard offriva. Nel nostro caso, penso che Alien sia proprio uno di quei giochi: quelli belli a prescindere da tutto. Per questo rimango atterrito quando sento dei professionisti parlarne male. Sono però molto più flessibile per quel che riguarda Inquisition.

Secondo me, però, è quasi sempre un problema di approccio. A me non me ne viene nulla, sia chiaro, ma sono uno di quelli che gioca di ruolo su computer dai tempi di The Curse of Azure Bonds. :monogres: Questo per chiarire subito che con la vecchia scuola ci sono cresciuto, seguendo da molto vicino e con una curiosità anche professionale gli alti e bassi del genere negli ultimi 20 anni. Ho accolto Mass Effect come una divinità in terra, ma il secondo e il terzo episodio hanno subito una semplificazione eccessiva che non ne hanno intaccato la spettacolarità, ma distrutto il gameplay. Si è parlato tanto del finale della trilogia, quando in realtà c'era ben altro da criticare. Inquisition, sperimentato sulla mia pelle, mi ha dato i stessi brividi del primo Mass Effect. Devo ammettere che io Inquisition non l'ho ancora finito, ma solo perché ho 130 ore di gioco alle spalle e un quarto di storia ancora da dipanare. Ora, da qui in poi magari si scopre che è tutta opera di Renato Zero , e che i nemici altro non sono che pinguini mascherati da demoni, ma lo escludo. Ciò non toglie che quel che ho giocato ha lasciato un segno davvero profondo.

A livello di difficoltà difficile ho avuto i miei problemi, e forse perché sono una grandissima pippa, ma il primo drago che sono riuscito a tirare giù è stato al quindicesimo livello, e dopo un'attenta costruzione di armi e armature migliori. In quel caso sono stato costretto a una preparazione come non si vedeva da tempo, e per la miseria se mi sono divertito (nonostante i menù fatti probabilmente da un team di sordociechi). E' stato come... impegnativo, ecco come! Ma è come la sto vivendo che mi sta stuzzicando da morire. A Inquisition ci posso giocare un'ora come sei. Ho poco tempo? Acchitto tre missioni sul tavolo da guerra e scelgo una mappa in cui ho qualcosa da fare. E penso sia anche molto realistico il crescendo del conflitto quanto la sua preparazione. L'inquisizione ha bisogno di questo e di quello, e il suo gruppo migliore è lì in prima fila, a liberare gallerie per tenere al sicuro le vie di commercio, a ripulire una zona dagli squarci o più semplicemente ad esplorare l'ambiente circostante.

E non sono affatto d'accordo sulle missioni secondarie. Secondo me si cade nella tranello delle cut-scene: se non ci sono fa tutto schifo. In Inqusition le quest non sono tutte uguali: ci sono le quest che molti odiano, ci sono quelle più semplici, e poi ci sono quest eccezionali, dove magari non c'è il dialogo lungo ore, ma lo sviluppo rimane da Serie A. Attenti che mi permetto qualche spoiler: la liberazione degli ostaggi nel castello circondato di zombie, la messa in secca del bacino artificiale. Pochi fiocchi e fiocchetti, questo è vero, ma rimane roba epica e decisamente poco comune nel panorama dei giochi di ruolo più moderni. E comunque, in ogni caso, tra libri, monumenti e chissà che altro, c'è sempre un quintale di lore da approfondire. Insomma, a me piace davvero molto che ci sia questa trasversalità, e mi piace da impazzire sentirmi a capo dell'Inquisizione, per la sensazione è sempre ben presente.

Nobel06man, anche a me è venuto in mente Fable. Tra l'altro, tutta la scena che ci porta a Skyhold è di un epico come non si è mai visto in un gioco di ruolo, soprattutto occidentale. E la stessa Skyhold, la lenta restaurazione che scandisce i tempi del gameplay, l'affresco nella camera di Solas, la gente che arriva da ogni parte del Ferelden per vedere l'Inquisitore... io tutta questa roba non l'avevo mai vista, ditemi dove l'avete vista voi.

Poi oh, verissimo anche che il nemico è abbastanza scontato, e che l'idea del protagonista prescelto ha rotto un po' i [Censura] (più o meno degli zombie?), come anche la visuale tattica castrata per ovvie ragioni di bilanciamento (anche se in un paio di occasioni mi ha salvato il deretanus). E infatti non mi sono mai permesso di dire che è perfetto.

Chi è poi che parlava del lore? Qui, devo dire mi trovate d'accordo, ma trovo che tutta l'ambientazione di Dragon Age sia noiosissima, quindi è un problema che si porta dietro dal primo episodio. Però non so bene perché, ma in Inquisition l'ho trovata molto più digeribile.

Scusate eventuali errori ma la fretta è bastarda, la fame anche... ma avevo troppa voglia di rispondere, e alimentare un discorso che sì, mi interessa come non mai.

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Quoto.

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Per Alien però tocca un destino diverso, di successo minore ahimè. Farà parte di quei giochi amatissimi ma dalle vendite scarse. Del resto il suo gameplay così diverso dalla deriva action, gli porta davvero uno scarso mercato.

Fortunatamente per DAI, a parte i pareri dei pochi che lo disprezzano, almeno c'è anche un po di gloria della vendita

#14
Francesco Serino

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Sega ha festeggiato un milione di cope vendute, Ea ha esultato perché Inquisition ha fatto il miglior debutto di sempre per un gioco Bioware.

In realtà ancora galleggiano entrambi nell'indifferenza.

#15
TheDave

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Bella disanima su due giochi pessimi. Entrambi grosse delusioni.
Su DAI è già stato ampiamente detto nei precedenti commenti e quindi non reitero.
Su Alien Isolation invece non riesco proprio a capire tutto questo entusiasmo. È un gioco mediocre in tutto: storia, gameplay, ottimizzazione ing. Un gioco in cui per aumentarne la"longevità" viene introdotto un sistema di salvataggio al giorno d'oggi assolutamente inaccettabile. Ripetere anche lunghe sezioni di gameplay NON aumenta la longevità di un titolo e la tensione. Anzi il contrario: alla terza/quarta/etc volta che ripeto una sezione ormai so quando e dove succede qualcosa. Immersione, tensione, divertimento pari a 0. Eh si proprio un bel gioco.
Poi la critica alla prima parte mal ata, ma anche le sezioni con l'alien sono ate e pure male in alcuni momenti pur essendo l'alien presente si può tranquillamente correre perché non è previsto di poter essere scoperti e in altre in cui non si può fare praticamente nulla perché siamo in una fase in cui lo prevede alto rischio di essere beccati.





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