#1
Inviato 01 September 2014 - 10:36 AM
Si riparte!
Oggi è il primo settembre, sono appena tornato da un paio di settimane di relax quasi integrale, e davanti a me si apre la nuova stagione di Everyeye.it. Non solo: anche la nuova stagione dell'industria videoludica. Da qui al prossimo E3, il mercato dei videogame avrà tanto da dimostrare, e dovrà faticare per colmare le profonde spaccature create in questo primo anno di Next-Gen. L'invasione delle riedizioni, la persistenza dei titoli cross-gen, l'assenza di esclusive di peso, hanno fiaccato la convinzione e la fiducia di troppi giocatori. Sarà stato pure un “periodo di transizione”, ma in questi ultimi mesi le soddisfazioni videoludiche sono state solo modeste, e ci siamo trovati di fronte ad un mercato regolare, con pochi scossoni, arrivati quasi esclusivamente dal panorama PC, dove il ritorno a forme di produzione più sostenibili e genuine ha dato buoni frutti. Sarà un anno difficile, per tutti: i grandi publisher sembrano aver perso la fiducia di tanti utenti, che non sono più disposti a chiudere un occhio sulla qualità di fronte ai nomi altisonanti dei brand multimilionari. Ed ecco che le date d'uscita di molti prodotti schizzano in avanti, per dare un po' più tempo a quei team che fino ad oggi dovevano seguire tabelle di marcia rigidissime.Capire in quale direzione stiamo andando non è facile, mentre Nintendo continua a scommettere sul mercato portatile che per molti “non esiste più” e Activision considera l'acquisizione di Take-Two.Non voglio lanciarmi in previsioni su quelle che saranno le prospettive future, ma per iniziare questa stagione 2014-2015, vi lascio con un lungo discorso che Greg Costikyan ha tenuto alla GDC di quest'anno. Per chi non lo conoscesse, Greg Kostikyan è un game designer brillante, autore di alcuni fra i saggi più illuminanti sulla teoria del gioco, ed una figura che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell'industria. Qualche anno fa, ricevendo il Maverick Award all'Independent Game Festival, fece un discorso che trovai illuminante: resta uno dei momenti che più mi ha definito come giocatore e come critico.Lo “speech” di quest'anno, diversamente da quello del 2008, è molto più amaro e preoccupato. I toni sono forse un po' intensi, ed il panorama a cui Greg si riferisce è solo in minima parte quello che usualmente frequento (io come i giocatori più appassionati). Eppure, penso che il discorso metta in luce problemi tangibili, attuali, legati al monopolio dei canali di distribuzione ed allo strapotere del marketing, unitamente ad una condivisibile preoccupazione per le insidie che deve affrontare chi decide di puntare sulla creatività.Ho pensato che questo discorso fosse opportuno per ricominciare. E non perché non abbia fiducia della possibilità che esista un mercato più sano, sostenibile e vibrante. Anche quando mi allenavo, a settembre ripartiva la nuova stagione, ed il primo giorno era durissimo: un'enormità di flessioni, esercizi da spezzare il fiato, dolori muscolari a non finire. Non era un sistema per fiaccare la nostra convinzione, ma un monito per ricordarci di quanto duro fosse il lavoro che ci aspettava.
Leggi l'articolo completo: Nuova Stagione - SPECIALE (Multi)
#7
Inviato 01 September 2014 - 11:02 AM
#8
Inviato 01 September 2014 - 11:06 AM
Questo tipo di articoli...
A dire il vero il discorso del pezzo (e di Greg) era un altro, completamente diverso da quello a cui lo vuoi ricondurre tu, e legato a delle forme di controllo del mercato e di "imbavagliamento" della creatività (che non credo Everyeye abbia mai perpetrato).
Però ok, prendo atto della non-critica
#9
Inviato 01 September 2014 - 11:11 AM
Paradox, Dennaton, inXile i primi che mi vengono in mente.
E ovviamente Valve, che deve rivvoluzionare il suo market ed è l'unica che forse potrebbe farlo per filosofia aziendale, rifacendo la mainpage e dando unc riterio di pubblicazione meritocratico.
#12
Inviato 01 September 2014 - 11:35 AM
Ben ritrovati
ben tornato
"I mercati vidoludici sono uccisi dall'ossessione per il profitto e dalla mancanza di gusto. Il mercato dei giochi casual dovrebbe essere un avvertimento per tutti. Dieci anni fa, era l'unico segnale di speranza: un canale alternativo dove gli sviluppatori avrebbero potuto innovare e fare strada. Ma i canali di distribuzione hanno preteso una sempre maggiore fetta degli introiti, hanno abbassato i prezzi in una competizione al ribasso, e hanno trasformato un mercato vibrante in una cloaca in cui solo un Croato con uno stipendio da fame potrebbe sperare di prosperare. La loro miopia e la loro avarizia hanno ucciso l'oca che covava l'uovo d'oro.
La stessa cosa può succedere, e succederà, se i canali di distribuzione non capiranno che un ecosistema profittevole può sostenersi sul lungo periodo solo se tutte le aziende che ne fanno parte riescono a prosperare. Ad Apple non importano i giochi. A Google non importano i giochi. A Facebook non importano i giochi. A Valve potrebbero importare - ma sono pronto a scommettere che gli importino di più i soldi. "
direi che qua c'è sintetizzato tutto,ed è la più grande paura che ho per il mercato indie,la sostenibilità è la base e la direzione che sta prendendo in generale il mercato è tutto fuorchè votata al lungo periodo,ne usciremo come sempre e come per tutto,ma bisogna vedere nel processo come,cosa e chi si perderà per strada,e spesso le perdite sono molto dolorose,anyway greg sempre un passo avanti a tutti,ha una visione del momentum così chiara e lucida da far venire i brividi
il panorama kickstarter indie deve dimostrare, con le prossime grosse release, di avere la volontà e le risorse per evitare la chiusura degli stessi sui market nline dei due colossi MS e Sony.
Paradox, Dennaton, inXile i primi che mi vengono in mente.
E ovviamente Valve, che deve rivvoluzionare il suo market ed è l'unica che forse potrebbe farlo per filosofia aziendale, rifacendo la mainpage e dando unc riterio di pubblicazione meritocratico.
quoto tutto e spero che tutto vada per il meglio
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