Io sto leggendo Leviathan: il risveglio, incuriosito dai commenti trovati qua e là per il forum. Non sono un lettore accanito, e la fantascienza la sto scoprendo da poco (ho una lista lunghissima di libri da leggermi in merito, ma ho iniziato con la STUPENDA trilogia della fondazione di Asimov: peccato che nel trasloco io abbia perso il volume proprio mentre stavo iniziando il secondo...).
Insomma, un po' il prezzo ridicolo sul Kindle, un po' la curiosità, un po' il fatto che volevo portarmi qualcosa da leggere in trasferta che fosse interessante ma non eccessivamente tecnico, ho optato per questo libro, che mi è parso di capire essere piuttosto scorrevole, senza cadere in eccessive banalità.
Sono a poco più di metà, e per ora mi sta piacendo molto. Non tanto per i fatti narrati, che comunque son ben studiati e hanno molti spunti interessanti, quanto per la cura delle ambientazioni e delle situazioni e soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi, che mi sta sembrando piacevolmente profonda e sfaccettata. Miller è un personaggio davvero interessante, ma non solo lui. La "mitologica" Julie, lo stesso Holden, un po' meno Alex ed Amos per ora.
Proprio ieri sera mi ha costretto a far le due di notte per finir di leggere della
da Eros. Momento davvero alto, viene fuori tutta la natura dei due personaggi e mi ha lasciato col fiato sospeso fino alla fine, rafforzando ancora di più il legame con essi.
Mi sta piacendo tantissimo anche la narrazione alternata dei punti di vista dei due protagonisti, che di fatto alterna atmosfere Noir di Miller (che adoro) a quelle più specificamente fantascientifiche/avventurose di Holden.
Insomma, per ora per me è una gran bella lettura. Non è eccessivamente tecnico, ma rimane abbastanza curato da farti imparare (o ripassare) qualcosa di basilare sullo spazio e sulla fisica, e da farti pensare quanto questo genere di scrittori debba essere preparato per buttare giù storie di questo stampo. Mette in scena personaggi convincenti che, seppur di ispirazione comunque abbastanza "mainstream", si rivelano molto più profondi e caratterialmente/psicologicamente sfaccettati di quanto non mi aspettassi all'inizio. Mi sembra essere ottimamente scritto, ho sempre l'impressione di poter mettere in immagine ciò che sto leggendo e i momenti più profondi non sono mai tediosi o noiosi, anzi, il libro finora è sempre stato scorrevole e avvincente. Probabilmente al contrario di questo commento che sta diventando eterno.
Dovessi descriverlo in una frase, per ora, direi che il suo più grande pregio, a mio avviso, è quello di essere scorrevole e interessante allo stesso tempo. Capita di leggere libri da spiaggia che divori in 2 giorni e se ne vanno senza lasciare traccia, o mattoni da mesi di sofferenza su cui rifletti per anni. Questo ho l'impressione che possa lasciare qualcosa senza appesantire, e per i miei canoni non è cosa da poco.
Non vedo l'ora di continuarlo e, appena possibile, dare uno sguardo alla serie su Netflix.
Modificata da Masca, 28 April 2017 - 08:30 PM.