Edit : è Arma 3
"Avevo prenotato per provare il sequel di un noto sparatutto militare. Quando è arrivato il mio turno mi sono seduta...sullo schermo c'era una scena così dettagliata che volevo assorbirla tutta. Dopo pochi minuti un PR si avvicina e avendo scambiato la mia meraviglia per incomprensionemi ha chiesto, aggrottando le sopracciglia, se fossi in grado di giocare a giochi per PC. Alla mia risposta, ovviamente, affermativa ho percepito in lui una certa incredulità tanto che, dopo un silenzio imbarazzante, volta la tastira verso di lui asserendo di poter fare sicuramente meglio di me."
"Incredula e sbigottita ero li con le mani sulle ginocchia, mi guardavo intorno e vedevo che tutti stavano provando il gioco da soli tranne me. Lui era li che giocava al mio posto spiegandomi delle meccaniche di gioco semplicissime, alla base di ogni sparatutto che si rispetti. Tentata di evitare scene troppo cruente e spostava l'attenzione sugli animali e sul paesaggio di gioco come se avesse avuto a che fare con un bambino. Ho lasciato la cabina di gioco prima che potevo, senza avere appreso nulla del gioco. Mi sentivo ridicola e fortemente in imabarazzo. Questa è stata la situazione più imbarazzante ma devo dire che non è stata l'unica, tutti cercavano di spostare la mia attenzione sui giochi banali o addirittura titoli per Facebook solo perchè ho i capelli lunghi, il mascara!"
Questo il racconto di Katie Williams, giornalista videoludica, inviata per una nota testata giornalistica all'E3 2012. Una grande appassionata di videogiochi che ama definirsi in questo modo: "WASD Queste quattro lettere sulla mia tastiera mi definiscono: Io sono un giocatore. Questo è quello che faccio, quello che so e quello che amo." A quanto pare però tutto questo non va troppo d'accordo con l'essere donna, troppe volte ancora capita che il pregiudizion vinca sull'oggettività delle cose.
Essere donna non vuol dire per forza non essere in grado di poter apprezzare o riconoscere la differenza tra un FPS un TPS o tra un RPG e un MMORPG e sopratutto non vuol dire non poter essere appassionate di videogiochi diversi dalla Wii Fit o dai Sims. Essere donna non vuol dire non poter passare intere nottate online davanti a PES o a Fifa ed essere donna appassionata di videogames non vuol dire non poter fare della propria passione il proprio lavoro!
fonte :
http://www.dsogaming...katie-williams/
http://www.kotaku.co...2012/06/513794/
Modificata da darkwyzard, 19 June 2012 - 08:19 PM.