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The Hurt Locker (2008) [rece 7,5]di Kathryn Bigelow con Anthony Mackie, Brian Geraghty
Started By Cinematografo, 03 February 2010 08:24 AM
#1
Inviato 03 February 2010 - 08:24 AM
L'ossessione della guerra filmata dalla Bigelow.E' un film sulla guerra. Ma non è un film che critica la guerra. L'ultimo progetto di Kathryn Bigelow non parla di retorica né si racconta in modo retorico. Essenzialmente sviluppa un concetto davvero inquietante e, rispetto all'opinione pubblica, davvero agli antipodi: “la guerra è una droga” (Chris Hedges). Oggi i soldati USA sono prevalentemente volontari, che sfidano la morte guardandola dritta negli occhi, senza mai arretrare. Più combattono e più la loro psiche viene forgiata a seconda degli eventi, la quale scava sempre più a fondo fino a presentare buchi oscuri, dove si perde quel solido legame con la vita. Dalla sceneggiatura dell'amico giornalista, premio Pulitzer, Mark Boal – il quale è stato tra il 2003 e il 2004 reporter “embedded” dell'esercito USA a Bagdad – la Bigelow confeziona un film crudo e soffocante, che disorienta e ammutolisce. D'altra parte Boal aveva già esplicato lo scorso anno parte delle conseguenze emotive causate dalla guerra irachena a un gruppo di giovani militanti, nel film diretto (e sceneggiato) da Paul Haggis, Nella valle di Elah. Tuttavia in The Hurt Locker il messaggio viene calcato a tal punto che si prendono gradualmente le distanze da quel mondo incomprensibile e moralmente inafferrabile dove le vittime si trasformano in trofei, l'adrenalina in carburante.
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#2
Inviato 03 February 2010 - 08:24 AM
Il film è stato distribuito in un ristretto numero di sale, ma è stato anche pubblicizzato abbastanza da non passare del tutto inosservato da chi si ritiene appassionato di film bellici e/o estimatore della Bigelow. Avendo entrambi i requisiti non sottovalutai "The Hurt Locker" e infatti mi precipitai in sala a vederlo (conscio anche del fatto che non lo avrebbero tenuto molto).
#7
Inviato 04 February 2010 - 02:03 PM
bello...l'ho visto su sky. La cosa che colpisce è che non c'è nessun cambio di ritmo tra la fine di uno scontro a fuoco e il successivo momento di "relativa pace" e di perlustrazione, mantenendo sempre la tensione alta, proprio come succede realmente...ti fa capire la pericolosità della guerriglia urbana...
#12
Inviato 09 February 2010 - 07:37 PM
il solito film di propaganda americano , saranno a corto di genieri
hai toppato clamorosmente la chiave di lettura che sta tutta nella citazione da un articolo del NY Times che apre il film: WAR IS A DRUG
solo un pazzo potrebbe mollare figlio e una moglie bòna come Evangeline Lilly e ributtarsi a disinnescare bombe in Iraq ... non lo vedo per niente un messaggio di propaganda militarista, quanto piuttosto un atto di accusa contro la distruzione della psiche umana causata dalla guerra
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