Torna il tricolore sull’Aprilia con la “A”, partnership e sinergie importanti per Alitalia ed il gruppo Piaggio
Ieri Aprilia ha svelato i colori ufficiali della nuova squadra corse che nel 2010 disputerà il mondiale superbike con i piloti Max Biaggi e Leon Camier. Come previsto ed ampiamente vociferato sulle carene delle superbike di Noale svetterà un bellissimo tricolore con i colori Alitalia.
Cercando di mettere in campo alcune considerazioni interessanti sulla insolita sponsorizzazione potremmo partire ricordando alcuni aspetti emotivi e passionali tutti a favore di questo inaspettato connubio. La Aprilia a fine anni ‘80 e inizio anni ‘90 correva con i suoi primi modelli da gara nella classe 250 portando delle grandi “A” sulle fiancate dallo stile decisamente simile a quello del marchio Alitalia. In maniera del tutto profetica la “A” di Aprilia era spesso decorata con il tricolore della bandiera italiana con tanto di stringhe stilizzate in perfetto stile Alitalia.
Anche diverse moto di produzione di quegli anni (dalla prima AF1, ad numerose colorazioni replica sui modelli sportivi da 50 e 125cc recavano tale marchio sulle fiancate).L’Alitalia ha avuto un importantissimo e suggestivo passato motoristico, quando negli anni ’70 e ’80 rivestiva completamente alcune auto italiane nei rally e nelle competizioni su pista tutte poi risultate vincenti.Dalla mitica Lancia Stratos di Sandro Munari che per anni ha dettato legge nel mondiale rally, alla Lancia Beta Montecarlo versione Turbo Silhouette (turbo 1.425 da 370 - 410CV) che con Villeneuve a Allen corse nel giro d’Italia del 1979 e che poi partecipò al campionato mondiale ex Gruppo 5. Proprio nel 1979 l’auto fu anche squalificata dopo la vittoria per l’uso errato e proibito dal regolamento, di un tratto autostradale.
Per continuare con le indimenticabili Fiat Ritmo e 131 Abarth a loro volta vestite dei colori Alitalia o la prima Lancia Beta Gruppo 4 che esordì al Rally di San Remo nel 1975, fino alla Delta S4 Alitalia del mondiale Rally. Ovviamente dietro il neonato accordo ci sono motivi di sinergia più ampi della stretta necessità economica. L’Alitalia nuova gestione ha subito una forte ristrutturazione in parte ancora in atto, con l’acquisto anche di nuovi modelli di aerei e dei piani di rilancio del marchio.
Nell’ottica di rilancio del marchio quindi ben venga la visibilità tutta italiana che il progetto Superbike potrà donare alla compagnia di bandiera che verrà celebrata su tutte le piste del mondiale acquisendo senza dubbio una componente sportiva ed emotiva indiscutibilmente benefica.
Dal canto suo l’Aprilia proporrà un pacchetto di grande prestigio con un pilota italiano importante come Biaggi, partner tecnici importanti e italianissimi come Eni e Pirelli, in un campionato come quello Superbike gestito da un’azienda in gran parte italiana come la Flammini Group e ora la compagnia aerea di bandiera che fa bella mostra sulle carene. Insomma un cerchio che si chiude con buona pace di molti che vedevano in difficoltà la squadra di Noale nella ricerca del main sponsor.
Per quanto riguarda l’impegno economico di Alitalia nei confronti di Aprilia nulla di specifico è dato sapere o è trapelato dalla prima conferenza stampa. Una cosa è sicura, le due aziende sono entrambe nell’orbita IMSI (o Colaninno group per non fare nomi), quindi è facile ipotizzare una partnership profonda tra Alitalia e il gruppo Piaggio per acquisto di mezzi dell’uno e agevolazioni su movimentazione e logistica per il secondo.
Dal punto di vista economico vero probabilmente Aprilia si impegnerà ancora in prima persona, del resto lo scorso anno la moto e il team hanno vissuto tutto il campionato senza un main sposnsor ma sopperendo con le risorse aziendali alle necessità del reparto corse. Un supporto economico di Alitalia non può essere che ben gradito quindi indipendentemente dall’entità del bonus economico, un accordo facile da fare quando dai due capi del tavolo ci si ritrova tra “colleghi” o comunque tra aziende già legate tra loro. Nessuna preoccupazione infine per quanti temano incauti utilizzi di denaro pubblico, sia perché di pubblico è rimasto ben poco nella nuova Alitalia, ma soprattutto perché i budget di una squadra corse sono particolarmente miseri se confrontati con le spese o i fatturati di aziende internazionali quali l’Alitalia.
Non ci resta quindi che benedire questo interessante matrimonio tutto italiano e fare il nostro in bocca al lupo a questa “Aprilia con la A” per il mondiale 2010 che è ormai alle porte, nella speranza che il marchio Alitalia continui ad essere di buon auspicio nelle competizioni motoristiche così come già accaduto in passato nelle quattro ruote.
Modificata da naru91, 10 February 2010 - 02:16 PM.