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Inviato 08 October 2009 - 12:27 PM
Per essere famoso non basta il talento, bisogna lottare.Negli anni '80 New York era il palcoscenico sul quale ragazzi, dalle diverse estrazioni sociali, si riunivano per affermare i propi diritti e i propri talenti. La musica, il ballo, la recitazione, la composizione erano materie dalle quali non riuscivano a prescindere tanto era forte il desiderio di diventare qualcuno e raggiungere l'ambita Fama. Saranno Famosi (1980) di Alan Parker ha insegnato agli spettatori che non esistono strade facili se ci si muove nell'ambito dello spettacolo; bisogna fare i conti con l'arte intellettuale, del corpo, dello spirito e soprattutto col feedback del pubblico. Non sono ammessi cedimenti all'interno della scuola perché bisogna accettare, e non rifiutare, i conflitti interni, le paure. Quell'eccezionale varietà di ragazzi, dai cui temi quali omosessualità, omofobia, comicità, amicizia, tolleranza, passione si veniva presto a confronto, nel revival del 2009 non se ne vede traccia. Al contrario, persistono legami superficiali, drammi costruiti appositamente per incentivare commozione e rabbiosi atti di violenza verbale, talmente falsi da essere immediatamente smascherati. Poi, basta ascoltare il remix della celebre canzone di Richael Gore per rendersi conto di quanto, l'era moderna, abbia davvero poco a che fare con l'indistruttibile filosofia degli anni '80.
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