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[ITA] Kingdom - #60[JPOP]


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Questa discussione ha avuto 263 risposte

#1
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Kingdom

Autore: Yasuhisa Hara
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Migliaia di anni sono passati dai tempi delle leggende, in cui il mondo degli uomini e quello degli dei erano così vicini da essere tutt'uno ed erano i sogni a cambiare la realtà. Erano i tempi della "Guerra dei 500 anni", il periodo degli stati combattenti. Kingdom è la storia di un ragazzo di nome Xin, che si trasformò in un grande generale, e di tutte le prove che sostenne per afferrare il suo destino. Un fantasy targato Shueisha che vi terrà col fiato sospeso.




Letti i primi 2 volumi.
Ho preso il primo numero temendo di trovarmi di fronte ad uno shonen fantasy che scimmiottasse i racconti wuxia, invece si è rivelato essere un seinen dalla componente storica discretamente marcata.
La trama, pur partendo da presupposti banalotti e stravisti (ragazzo orfano ridotto in servitù alla ricerca di vendetta, gloria e riscatto sociale), si evolve ben presto in un intreccio di giochi di potere, lotte per l'egemonia e complotti abbastanza interessante e con ottime prospettive di sviluppo.
Non sono un esperto di storia Qin ma, se non erro, il co-protagonista dovrebbe essere il futuro imperatore Qin che per primo ha unificato la Cina (e anche altri pg sono chiaramente ispirati a personaggi storici), ergo, il focus della serie dovrebbe presto spostarsi dalle storie a carattere avventuroso verso le guerre tra regni e le battaglie su vasta scala.
Poi sia ben chiaro, Kingdom non ha assolutamente i toni seriosi e introspettivi di un Vinland Saga, né tantomeno le pretese di verosimiglianza di un Cesare.
Per ora i combattimenti son tutti molto "rozzi" e fisici, senza tecniche segrete, volteggi improbabili e neppure elementi fantasy, ma non escludo totalmente che possano comparire in futuro.
Per i disegni potete valutare da soli, personalmente non li trovo malaccio e in alcune tavole raggiungono pure livelli di dettaglio decisamente apprezzabili (soprattutto quando si tratta di paesaggi ed eserciti in armatura).
Il chara invece lo trovo leggermente peggio, ma quantomeno è abbastanza sobrio e non lascia spazio a fighetti o bishonen.
In Giappone pare andare molto bene, è a quota 22 volumi, vende parecchio e ha fatto pure qualche capatina nella top ten dei manga più venduti.
L'anno scorso Konami ne ha tratto un videogioco per PSP caruccio e decisamente curato.



#2
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Letti il 3 e il 4.
Mah, in questi ultimi due volumi ha assunto una piega un po' troppo da shonen avventuroso, e non posso certo dire di esserne contento.
Spero che con il tempo maturino sia il protagonista che i toni della storia (e ci sarebbero tutti i presupposti per farlo...).
Il confronto tra Ying Zheng e gli uomini delle montagne faceva molto Hero :asd:

Yokoyama Mitsuteru ha fatto un manga su Liu Bang ed io ne sapevo nulla? :o

#3
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Son l'unico a seguirlo? :asd:
Letto 6.
Chiuso l'arco introduttivo si passa subito all'azione con la prima vera battaglia campale.
Già si tratta di roba di per sé rara da vedere su carta e in animazione, ma qui è pure sceneggiata benone.
Ovvviamente bisogna soprassedere sul fatto che il protagonista possa saltare sopra la prima linea nemica e tornarne indietro quasi indenne aprendone un varco e cose simili, ma lo spirito di una battaglia di oltre 2000 anni fa c'è tutto, si vede che l'autore si è documentato.
Massacro continuo con squartamenti, sangue e decapitazioni a ogni pagina, fanti di prima linea trattati come carne da macello, l'insignificanza del singolo soldato nelle sorti della battaglia e il suo essere in totale balia degli ordini provenienti dall'alto, la dimensione strategica della battaglia presente e curata ma non sovraelaborata e invadente...
Bello, bello.
Non sarà una lettura profonda o impegnata, ma (fortunatamente) non tenta neppure di esserlo ed evita facili e pretenziosi moralismi.
Insomma, il protagonista resta quello di "Zomg! voglio diventare il generale più forte del mondo!", ma di fronte agli orrori della guerra non batte ciglio e in battaglia si getta a testa bassa nella mischia con "colpisci, colpisci e continua a colpire" come masssima filosifia.
Maledetti quelli che lo pubblicizzavano come fantasy, quando Qiang Lei ha detto che avrebbe creato una barriera per proteggersi dalla carica dei carri da guerra mi è venuto da pensare che avrebbe tirato fuori una magia, quando in realtà si trattava di un ben più sensato mucchio di cadaveri :asd:

#4
Megane Zokusei

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Non sapevo neanche che fosse edito da noi a dimostrazione di quanto segua il mercato nazionale :sigh:

La prossima volta che passo in fumetteria lo sbircio e nel caso recupero, very thanks per la segnalazione ^_^

#5
Megane Zokusei

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Presi oggi:

- Kingdom #7
- Diamond is Unbreakable #7
- Thermae Romae #2


Già il 7? Ho trovato solo i primi due in fumetteria, davvero molto bello, scrittura sintetica ma efficace, disegno grezzo ma di forte impatto.

#6
Benimaru9999

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Già il 7? Ho trovato solo i primi due in fumetteria, davvero molto bello, scrittura sintetica ma efficace, disegno grezzo ma di forte impatto.


Veramente quella è la quarta serie, se tu hai preso proprio i primi due, ne hai ancora da leggere :asd:

Cmq non poter comprare Jojo mi sta facendo girare pesantemente le bolas :doson:

#7
Motrini

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Già il 7?


:sisi:
La pubblicazione è iniziata a giugno con cadenza mensile (e visto che in patria è già a quota 24 volumi ce la dovremmo tenere per un bel po').

Ho trovato solo i primi due in fumetteria, davvero molto bello, scrittura sintetica ma efficace, disegno grezzo ma di forte impatto.

I disegni piacciono non poco pure a me, anche se non ho sottolineato molto la cosa perché effettivamente le doti tecniche dell'autore non sono proprio elevatissime e per lo stile dipende molto dai gusti.
Comunque, dopo il 6 (finora picco qualitativo assoluto della serie), pure il 7 si conferma su buoni livelli e, anche se questa seconda metà della battaglia non ha regalato grosse sorprese come la prima, la sceneggiatura resta, non dico matura o profonda, ma quanto meno intelligente (e non è poco).
Un po' assurdo come nel terzo secolo avanti cristo tutte le decine di migliaia di fanti di Wei siano armate e corazzate a puntino (mentre quelli di Qin son, giustamente, dei contadinotti attrezzati alla bene è meglio), e a sua volta un po' assurdo come vengano facilmente sbaragliate dalla cavalleria anche se così ben organizzate, ma vabbé, una licenza estetica gliela concedo.
Piuttosto mi è sembrato un leggermente forzato modo in cui Xin è stato tirato al centro dell'azione e un po' fuori contesto il personaggio di Qiang Lei (che però si vede veramente pochissimo), ma nulla di drammatico in ogni caso.

Veramente quella è la quarta serie, se tu hai preso proprio i primi due, ne hai ancora da leggere :asd:

Cmq non poter comprare Jojo mi sta facendo girare pesantemente le bolas :doson:

Sta parlando del numero 7 di Kingdom :asd:

P.S.
Dopo sposto i post nel loro thread.

#8
Megane Zokusei

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Si, credo sia improbabile che si disponesse di mezzi tali da poter armare tanti uomini, mi sembra più verosimile che i reclutati coatti usassero come armi utensili propri, oggetti all'uopo in ferro e bronzo dovevano essere diffusi ma appannaggio dei militari di professione e anche lì credo che scendendo la scala dei gradi si fornisse giusto una spada anche usata.

#9
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Letto l'otto.
Ecco, questo mi è piaciuto decisamente meno.
Concettualmente la backstory Ying Zheng ci starebbe pure benone, ma per come è stata scritta e sceneggiata mi ha lasciato molto a desiderare; avrei preferito di gran lunga un approccio più pragmatico sulla linea dei precedenti volumi.
Per il resto si preannuncia un nuovo arco (spero molto breve) di complotti a corte, che di per sé potrebbe pure non essere male, se non fosse che è incentrato su Qiang Lei e sette di assassini dalle abilità straordinarie.
Decisamente molto più interessante la rapida promozione di Xin a capitano, peccato che per vederlo in battaglia al comando di 100 uomini bisognerà aspettare la prossima campagna militare...
C'è stato pure un breve cameo di Bai "The Human Butcher" Qi, era dal primo volume che mi stavo chiedendo quand'è che l'avrebbero mostrato :asd:
Imho l'autore se lo sta tenendo buono per un futuro flashback sull'uccellaccio :sisi:

Si, credo sia improbabile che si disponesse di mezzi tali da poter armare tanti uomini, mi sembra più verosimile che i reclutati coatti usassero come armi utensili propri, oggetti all'uopo in ferro e bronzo dovevano essere diffusi ma appannaggio dei militari di professione e anche lì credo che scendendo la scala dei gradi si fornisse giusto una spada anche usata.

Yep, su questo ho pochi dubbi pure io, più che altro volevo sottolineare come l'alto livello di organizzazione dell'esercito cozzasse con la centralità dell'azione individuale degli ufficiali con le loro unità.
Toh, ho ritrovato un vecchio articolo di Rafe de Crespigny che tratta l'argomento
http://www.anu.edu.a...morrison51.html

In civil war, as the mobilisations of the warlords brought vast numbers to the competing banners, there were neither time nor resources for proper training. Many men with experience in the old imperial army gained advancement as commanders of the new recruits, but their units were overwhelmed by the hordes of newcomers, and the traditions, skills and discipline were lost. As for equipment, uniforms, supply and general co-ordination, the texts indicate either that they were completely lacking or, when they were present, that this was considered exceptional.

In reality, these armies were simple armed mobs, with landless troops driven variously by loyalty or fear, by personal desperation, and by the hope of plunder. And they were accompanied by a mass of camp-followers _women and children, cooks and prostitutes, peddlers and gamblers, and a few who specialised in care of the sick and wounded. In the ruin of the society of the past, these masses of ragged misery joined the command of any chieftain who might gain them a measure of security.

So the structure and fighting techniques of these armies were based upon small groups of men following individual leaders. The heart of each unit was the commander himself, supported by his Companions, skilled soldiers who owed him personal allegiance and served as a body-guard, and the most important tactic was expressed in the phrase "to break the enemy line". In aggressive action, the commander and his Companions acted as spearhead for a drive at the enemy array, and if they were successful they could hope to be followed by the mass of their followers, spreading out to attack the broken enemy from the flank and the rear.

Such tactics have been used at other times and places, and the reliance upon mass, concentrated at one point, is a natural technique for an ill-disciplined force, but it is a frightening operation for the leaders of a primitive army, with no certainty of support. Such attack requires great courage from the leader and his immediate followers, and a high level of personal authority to attract his men to follow in the charge. So if we read in the stories how one man held a bridge, or another advanced alone against an army, some part of the tale may be true:


Si riferisce al periodo dei tre regni (circa mezzo millennio dopo quindi), ma immagino che nei regni combattenti le cose non fossero troppo differenti.

#10
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Letto il 9.
Altalenante...
Volume bruttino come previsto (anzi, peggio).
Le abilità sovraumane di Qiang Lei cozzano veramente tanto con il contesto (con un po' di buona volontà però si sarebbero potute pure integrare decentemente) e la storyline a lei legata, per giunta stereotipata alla grande, non è da meno.
Per fortuna nel prossimo numero arriva Lu Buwei (avrebbero potuto dirlo prima che Shi era un onorifico :P), serious business ensured.
L'assassina con la cheap revenge story annessa però tocca portarcela dietro...
Ah, il plot armor di Xin comincia a farsi sentire troppo (alla faccia delle ferite superficiali :asd:).

#11
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Ok che Araki e Inoue disegneranno al massimo una vignetta (spero bella grande), però... :o

In ogni caso sono arrivato all'undicesimo volume e la serie prosegue benone.
Messa da parte (si spera ancora a lungo) l'assassina wuxia in cerca di vendetta (ugh), sono iniziati i complotti a corte e le campagne millitari vere proprie (sceneggiate piuttosto bene peraltro) e le vicende cominciano finalmente ad assumere delle dimensioni consone alle premesse della storia.
Dal prossimo numero vedremo già anche come saranno gestite le battaglie ora che Xin è stato promosso alla guida di 100 uomini (il "training arc" purtroppo è stato saltato :asd:).
Curioso questo Kingdom; passa da toni shonen a seinen da una pagina all'altra e tenta di mischiare, non sempre nel migliore dei modi, diversi generi, però, nonostante non sia fra i titoli più maturi sul mercato e soffra di innegabili difetti, riesce comunque ad intrattenere dannatamente bene.

#12
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Letto il 12.
Bon, è ufficialmente diventato il manga che attendo di più ogni mese (ok, c'entra anche il fatto che sia l'unico mensile che seguo).
Si torna a quello che l'autore sa far meglio, volume intero di battaglia dalla prima all'ultima pagina, spargimenti di sangue a iosa, situazione disperate infilate una dietro all'altra e assolutamente zero retorica o morale facilotta.
Il nuovo ruolo di Xin non ha cambiato troppo le dinamiche dello scontro rispetto al precedente (per carità, la cosa vien pur giustificata), ma lo costringe comunque a una sorta di responsabilizzazione e all'adottare un comportamento più da leader.
Inoltre, sempre rispetto ai volumi 6-7, viene data una ben maggior profondità tattica alla battaglia.
Alcuni personaggi (protagonista compreso) restano sempre un po' troppo sgravi e plot-armored ma, visto che le loro abilità da sole non bastano mai per tirarli fuori da questa o quella situazione critica, non ne faccio un grosso problema.
Bene, ora che è iniziato il serious-business, i toni dovrebbero restare questi anche per i numeri successivi (tra l'altro la battaglia di questo volume non si è ancora conclusa).

Disegni di Oda, Kishimoto, Araki e Inoue
http://www.animenews...w-kingdom-manga
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#13
*zodiacus*

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Quanti volumi saranno in totale? :D

#14
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Quanti volumi saranno in totale? :D

Tantini.
La serie in patria è tuttora in corso e l'autore ha realizzato 26 volumi in 6 anni.

#15
*zodiacus*

*zodiacus*
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Tantini.
La serie in patria è tuttora in corso e l'autore ha realizzato 26 volumi in 6 anni.

Minchiolina :D
Da un lato mi attira, non sono convinto sulla bontà totale del prodotto e visto che sarebbe un bel costo voglio pensarci seriamente :)




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