Come noterete dal mio avatar e dal nome, sono un grandissimo fan di Bubble Bobble.
Sfido a trovare qualcuno che non si diverta giocando a Bubble Bobble.
Malgrado sia un gioco di quasi trent’anni fa, le meccaniche di gioco risultano sempre coinvolgenti ed universali, così che qualunque tipo di gamer si possa sentire a proprio agio ed intrattenersi.
Per non parlare del multiplayer: in 2 il divertimento raddoppia, quasi sempre perché si riesce a collaborare ed andare molto avanti, anche se arrivare solo al livello 100 è una grandissima impresa.
Per godersi appieno questo gioco consiglio vivamente la versione originale, può essere un alternativa la conversione Playstation che gode anche dell’inserimento di Rainbow Islands – altro gran titolo.
Oltre ad essere uno dei videogiochi più famosi della storia, incarna l’esempio del retrogaming arcade dove, con un plot semplicissimo, ci si poteva divertire ininterrottamente per ore.
Il gioco, marchiato Taito, gode oggi di numerosissime conversioni su console ed home computer, alcune contornate da “collezioni” – includenti eventuali sequel o spin-off, come Rainbow Islands, ed è divenuto talmente famoso da “vantare” anche di cloni non autorizzati (esempio più lampante e tranello nel quale possono cadere i meno astuti è Bobble Bobble).
Una delle cose sorprendenti è lo sviluppo del gioco, curato quasi interamente da quattro sole persone, che si sono poi premurati di giocarci ed inserire il loro high score nei record di gioco: Fukio Mitsuji (MTJ) è la mente ideatrice del titolo, Ichiro Fujisue (ICH) ed Ichiro Nishiyori (NSO) hanno curato la programmazione e Tadashi Kimijima (KIM) ha composto il comparto sonoro; sfortunatamente, dal 1996 in poi, la Taito ha dichiarato di aver perduto i codici sorgente del gioco originale – risalente a 10 anni prima, rendendo più difficoltose ed inevitabilmente differente le future versioni.
Come accennato ad inizio articolo, Bubble Bobble è una pietra miliare nella storia dei videogames, tanto che gode di numerosi remake e spin-off, oltre che vantare il primato fra i giochi convertiti su più piattaforme in assoluto: arrivato inizialmente nel 1986 come arcade, solamente un anno dopo la sua pubblicazione godeva già di porting sugli home computers più celebri dell’epoca – Commodore 64, Amiga, Amstrad CPC, MSX ed Atari ST, fino ad espandersi negli anni direttamente successivi anche su ZX Spectrum, Sharp X68000 ed il Pc [MS-DOS]; con l’avvento degli anni ’90 l’estensione continuò su console attraverso il NES, il SEGA Master System, il Game Boy (uno dei porting più fedeli al gioco originale), Game Gear, Saturn e Playstation. Dopo un stop di qualche anno, causato dalla perdita dei codici sorgente da parte di Taito, ha ripreso a diffondersi nel 2003 approdando prima su Game Boy Advance, poi su Playstation 2, negli ultimi anni sono anche arrivate le versioni per Nintendo DS e Wii; è doveroso precisare che tutte queste ultime sono state pesantemente riviste rispetto alle precedenti ed offrono un’esperienza diversa dai vecchi classici.
Da Bubble Bobble si sono inoltre diramati due spin-off, oltre che alcuni sequel: quello di sicuramente maggior fama è Puzzle Bobble, evolutosi poi nel corso degli anni in Bust-A-Move, che vanta ad oggi 10 titoli ed il primato fra i puzzle games più famosi; Rainbow Islands, invece, nacque inizialmente come sequel diretto di Bubble Bobble ma non entusiasmò particolarmente e rimane tutt’oggi semisconosciuto.
Dopo aver scritto tutto questa roba (spero non vi annoi e serva a coloro che ancora non conosco il gioco... ), volevo discutere un pò con voi e vedere se c'era qualche spavaldo giocatore di suddetto titolo e condividere commenti ed esperienze di gioco.