In certi casi quando la differenza di disponibilità economica tra utenti diventa ABISSALE, non si tratta più di un semplice discorso sul modo di intendere il collezionismo ma vuol dire fare VITE completamente diverse!Bisognerebbe considerare sempre l'ambiente dove uno é nato e cresciuto perché influenza un casino la mentalità dell'individuo così come l'esempio dei genitori in casa.
Esempio pratico:
I miei genitori sono disoccupati e guadagnano saltuariamente,conseguenza spendo poco e magari prima di comprarmi la ps3 o la 360 "mi faccio mille problemi"
I miei genitori hanno un'industria o sono nobili,viviamo in una villa con parco privato e servitù conseguenza mi compro una valanga di giochi e console al mese senza pensarci un secondo esattamente come fanno loro con le macchine sportive,quadri ecc..
1)Chi lavora ha il sacrosanto diritto di spendere i suoi soldi come vuole.Ovviamente mica tutti hanno lo stesso stipendio quindi é logico che ci siano possibilità d'acquisto differenti e il concetto stesso di "spreco di soldi" é molto relativo
2) ogni polemica è puramente sterile visto e considerato che ad oggi non esiste nessun manuale del collezionismo (in generale) e questo vale anche per i videogiochi.Ognuno é libero di viverlo come vuole,il bello é anche questo e non esistono regole stabilite che definiscano un "modus operandi"giusto o sbagliato a ciascuno il suo!
3)nessuno può sapere le reali motivazioni che spingono le persone agli acquisti (nella vita reale già tra conoscenti é difficile ma ancora di più su un forum dove siamo tutti estranei ) e aggiungo che nessuno può lontanamente permettersi di azzardare fino a che punto una persona si sia per così dire "goduto" la sua collezione.
4)Molto più facile affrontare questi discorsi sui soldi spesi e rispondere a domande personali con gli amici di tutti i giorni,almeno conoscendoti possono parlare con cognizione di causa ed esprimere pareri e giudizi pertinenti.Su internet posso capire la curiosità ma non ha senso tirare a indovinare sulla vita e sulle passioni altrui senza conoscere NIENTE. Ad esempio gli utenti di un forum mica sanno quello che un altro spende REALMENTE nella vita,se si limita ad una collezione sola oppure ne coltiva altre.Perché allora tutti questi discorsi fatti sugli acquisti cambiano e di brutto.Chiaro no ?
5) La passione non ha nulla a che vedere con il numero di oggetti posseduti ma riguarda il tempo che una persona dedica al suo hobby.
Indipendentemente dal numero di oggetti acquistati 3 o 100 al mese poco importa ,se uno la coltiva per tantissimi anni (più di 20 nel mio caso) vuol dire avere una GRANDE PASSIONE. Altrimenti avrei smesso molti anni fa,non neghiamo l'evidenza la scena dei videogiochi é un mondo piccolo ancora mal considerato dalla massa se uno volesse troverebbe diecimila hobby a cui dedicarsi
Quoto ogni parola... Non vedo perché una persona debba sentirsi in colpa nell'avere una buona disponibilità economica che gli permetta di curare una propria passione. A questo mondo si deve vivere dignitosamente ed onestamente. Non c'è motivo di vergognarsi di una condotta di vita simile (e da tutto quel che ne deriva).
Una passione non può essere giudicata ed ognuno impegna i propri soldi nell'oggettistica che ritiene più meritevole di spesa. Non vedo perché criticare una collezione di videogiochi e considerarne legittima una di francobolli, o di tazze o di qualsiasia altra cosa.
Il valore collezionistico quasi mai dipende dal valore intrinseco del bene collezionato, ma solitamente dal valore commerciale (e necessariamente quello affettivo)... Un Suikoden 2 viene venduto a 200 euro quasi perché più difficile da trovare di un Forza3...
Una collezione acquista necessariamente valore sulla base dei pezzi (in termini qualitativi più che quantitativi) ed è ovvio che una disponibilità economica maggiore garantisce acquisti maggiori (in linea di massima associabili a pezzi più prestigiosi). Sono i pezzi a dar valore alla collezione, non i pezzi in funzione della disponibilità del collezionista... Altrimenti un senza-tetto che possiede un Intellivision sarebbe il più grande collezionista del mondo.
La collezione di Ryo (per fare l'esempio) e quella di Guglielmo sono semplicemente guidate da una ricerca diversa degli elementi.
C'è anche compulsivismo dietro? Assolutamente... Quale collezionista non è compulsivo (almeno un minimo)?
Modificata da Zohar, 31 December 2011 - 12:10 PM.