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Alejandro González Iñárritu ancora contro cinecomic e supereroi: "Sono patetici"
Started By Cinematografo, 26 January 2023 06:53 PM
#3
Inviato 26 January 2023 - 09:42 PM
bravissimo, mi hai tolto le parole di bocca.Lungi da me voler difendere la mancanza di qualità all'interno dei cinecomics di stampo classico, ma caro Inarritu sono patetici tanto quanto lo è il tuo svolazzare da una parte all'altra della barricata (sala cinematografica/piattaforme streaming) in base a come tira il vento, ovvero in base a chi in quel momento ti sta facendo lavorare.
P.S. Comunque il titolo è Birdman o (L'IMPREVEDIBILE virtù Dell'Ignoranza)
#4
Guest_stefano baldassarreeYe
Inviato 27 January 2023 - 12:26 AM
Ma sono l'unico a guardare sia i film di scorsese, inarritu eccetera, che i cinefumetti? Io non credo.
Inarritu, sei tu ad essere una persona molto triste. Dovresti vergognarti delle stronzate che dici.
Inarritu, sei tu ad essere una persona molto triste. Dovresti vergognarti delle stronzate che dici.
Modificata da stefano baldassarre, 27 January 2023 - 12:27 AM.
#6
Inviato 27 January 2023 - 09:40 AM
Sinceramente è questa polemica con la puzza di elitarismo che si porta addosso ad essere triste ormai. È tanto difficile sopportare che al pubblico possa piacere un po' di tutto dai film (quasi sempre) molto belli di Inarritu fino ai cinecomic?
Quando entrerà po in testa che i supereroi sono solo una metafora (di molte cose diverse a seconda dell'eroe che consideriamo), esattamente come le creature fantastiche tanto care al suo grande amico Del Toro (che adoro). Non direbbe mai a Del Toro che i suoi film sono tristi solo perché esistono esempi molto più concreti vero?
E dire che i supereroi non sono neanche nati con i fumetti. Chiedete ad Alan Moore che per la sua Lega degli straordinari gentleman ne ha scovati diversi nella storia della letteratura, da l'uomo invisibile a Jekyll/Hyde, praticamente un Hulk ante litteram, ma potrei citare anche Calabrone Verde, il Ranger Solitario, Zorro, Tarzan, Robin Hood fino ad arrivare ai protagonisti di molti racconti mitologici di migliaia di anni fa.
Lo stesso concetto di supereroe è fumoso, abbraccia un sacco di cose, dai tizi in calzamaglia con superpoteri ad altri che sono normali, buoni, cattivi o a volte buoni a volte cattivi, pieni di dubbi o convintissimi. A quali si riferisce precisamente? Direbbe ad esempio ad O'Barr che il suo meraviglioso Il Corvo, racconto sì fantastico ma anche soffertamente autobiografico in cui rielabora la morte della sua compagna, è solo un fumetto triste di cose che non esistono?
Anche la sua affermazione che i supereroi sono "di destra" (letta su altri lidi)... possibile che una persona intelligente come lui non si renda conto che proprio lì sta il potenziale drammatico di alcuni supereroi? Proprio di questo parlano Watchmen o alcune delle migliori storie di Batman: cosa è giustizia e cosa giustizialismo? La vendetta è mai giustificata? E l'omicidio? Come si può mantenere un equilibrio senza scadere nell'autoritarismo? Non sono forse interrogativi profondamente e concretamente umani?
Se avessimo pensato sempre solo a ciò che vediamo nella vita di tutti i giorni quanti potentissimi simboli ci saremmo persi...
Quando entrerà po in testa che i supereroi sono solo una metafora (di molte cose diverse a seconda dell'eroe che consideriamo), esattamente come le creature fantastiche tanto care al suo grande amico Del Toro (che adoro). Non direbbe mai a Del Toro che i suoi film sono tristi solo perché esistono esempi molto più concreti vero?
E dire che i supereroi non sono neanche nati con i fumetti. Chiedete ad Alan Moore che per la sua Lega degli straordinari gentleman ne ha scovati diversi nella storia della letteratura, da l'uomo invisibile a Jekyll/Hyde, praticamente un Hulk ante litteram, ma potrei citare anche Calabrone Verde, il Ranger Solitario, Zorro, Tarzan, Robin Hood fino ad arrivare ai protagonisti di molti racconti mitologici di migliaia di anni fa.
Lo stesso concetto di supereroe è fumoso, abbraccia un sacco di cose, dai tizi in calzamaglia con superpoteri ad altri che sono normali, buoni, cattivi o a volte buoni a volte cattivi, pieni di dubbi o convintissimi. A quali si riferisce precisamente? Direbbe ad esempio ad O'Barr che il suo meraviglioso Il Corvo, racconto sì fantastico ma anche soffertamente autobiografico in cui rielabora la morte della sua compagna, è solo un fumetto triste di cose che non esistono?
Anche la sua affermazione che i supereroi sono "di destra" (letta su altri lidi)... possibile che una persona intelligente come lui non si renda conto che proprio lì sta il potenziale drammatico di alcuni supereroi? Proprio di questo parlano Watchmen o alcune delle migliori storie di Batman: cosa è giustizia e cosa giustizialismo? La vendetta è mai giustificata? E l'omicidio? Come si può mantenere un equilibrio senza scadere nell'autoritarismo? Non sono forse interrogativi profondamente e concretamente umani?
Se avessimo pensato sempre solo a ciò che vediamo nella vita di tutti i giorni quanti potentissimi simboli ci saremmo persi...
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