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Needy Streamer Overload Recensione: si ispira a Doki Doki, ma non convince

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Questa discussione ha avuto 18 risposte

#1
The Newser

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Needy Streamer Overload Recensione: si ispira a Doki Doki, ma non convince
Un dating simulator atipico che fallisce nel suo intento parodistico e si trasforma in un videogioco molto problematico dal punto di vista morale.
..
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#2
Guest_Rei978eYe

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L'ho visto giocato qualche giorno fa e in effetti la chiave per il successo sembra essere solo quella di drogare la ragazza come un cavallo e farle fare visite psichiatriche in ospedale quasi ogni giorno, sembra proprio non esistere un modo "pulito" per arrivare al successo.
Č la parodia di un certo modo di fare streaming basato su scandali pilotati e relativi shitposting da parte dell'utenza, vorrebbe forse far pensare ma alla fine non ci riesce e risulta essere una graphic novel appena discreta che non ha moltissimo da dire.

Sarebbe interessante invece recensire Sucker for Love che è molto più divertente e originale.

Modificata da Rei978, 31 January 2022 - 01:14 PM.


#3
Guest_malkav02eYe

Guest_malkav02eYe
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su su vale ameno 10 e lode questo gioco cerchiamo di avere una mente aperta nelle recensioni :)

#4
the_game_over_show

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Una domanda: titoli come questi non vengono censurati? O sono solo i contenuti "discorsivi" ad essere estremi ma a livello di immagini si vede ben poco?

#5
Andrea Sorichetti

Andrea Sorichetti
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Una domanda: titoli come questi non vengono censurati? O sono solo i contenuti "discorsivi" ad essere estremi ma a livello di immagini si vede ben poco?

In Needy Streamer c'è solamente un po' di sangue, il resto è tutto molto leggero e non ci sono rappresentazioni particolarmente esplicite, quindi Steam non interviene attivamente sulla "censura" del gioco (cosa che successe in passato con The Song of Saya, da cui vennero rimosse solamente le immagini pornografiche più esplicite, senza che però i testi venissero in alcun modo toccati).

Il problema è più a livello contenutistico che altro, ma dal momento in cui Steam di da il lasciapassare per la pubblicazione sei a posto. Al netto di tutto va comunque benissimo che esistano giochi del genere, l'importante è parlarne con cognizione di causa.

#6
dende

dende
  • Fatevi un esame della bilirubina.

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Forse sbagliata ma l'idea che mi sono fatto leggendo è: questo è un tamagotchi per chi si vuole spingere oltre alla semplice e sola sopravvivenza del proprio cucciolo virtuale. Non nego infatti che le prime volte mi sono ritrovato a lasciar morire di fame la mia creaturina per vedere se sarebbe davvero morto e dopo quanto tempo, si tratta di sperimentare su "esseri viventi" senza fare davvero del male, ma comunque agendo nel male. Quindi dietro le possibili scelte ci saranno anche motivazioni sbagliate o deviate, ciò nonostante non lo rende meno interessante e da provare.

#7
Bahamut Zero

Bahamut Zero
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Il punto dell'articolo è espresso benissimo, complimenti.
Proprio perche lo é, non sono interamente sicuro che il luogo adatto ad esprimerlo in questi termini fosse una recensione, quanto piuttosto un articolo o un approfondimento a parte.

#8
Kiavik

Kiavik
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Spero di non essere attaccato per ciò che sto per dire, ma ritengo che questa recensione travisi completamente il significato del gioco e ciò che il suo autore voleva trasmettere. E con questo non voglio colpevolizzare il recensore, poiché è abbastanza evidente leggendo che si sia approcciato al gioco in maniera genuina. È semmai un problema di prospettiva, perché agli occhi di un italiano le situazioni rappresentate nel gioco possono sembrare semplici parodie e cattiverie estremizzate, ma nella realtà non è affatto così, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta il gioco ci va molto leggero nella maggior parte delle occasioni, per evitare di rendere la narrazione troppo pesante.

Ciò che intendo con "problema di prospettiva" è che, se per noi italiani la rete è ancora tutto sommato solo uno strumento, in paesi molto "connessi" come Corea, Cina e Giappone è diventata sostanzialmente un mondo a parte nel quale moltissima gente vive quasi esclusivamente, con tutti i problemi che questo comporta. Lo scopo ultimo e dichiarato dell'autore del gioco è voler mettere in guardia il giocatore dagli effetti che la dipendenza da internet e le cosiddette interazioni parasociali possono causare nella mente delle persone e nelle dinamiche con cui ci relazioniamo. Non a caso è piuttosto noto in patria per aver scritto diversi saggi sulla dipendenza da internet analizzando le esperienze di molte persone reali non troppo dissimili da Ame.

Certo, nel gioco c'è un certo cinismo di fondo, ma scaturisce semplicemente dalla schiettezza senza troppi giri di parole con il quale l'autore vuole comunicare questi messaggi. D'altronde come altro si potrebbe parlare di un ambiente del genere senza mostrarne gli aspetti tossici? Voglio dire, basta farsi un giretto su 4chan per capire che quello che si vede nel gioco è anche troppo "castigato". Un altro obiettivo dichiarato è di voler umanizzare la figura dello streamer, o dell'entertainer in generale, che nei paesi asiatici è fin troppo mitizzata: basti pensare alle idol e, più di recente, alle virtual youtuber, personaggi ai quali è severamente vietato mostrare qualunque contatto con il mondo reale, pena la perdita del lavoro e l'odio di migliaia di "fan" imbufaliti. Alla fine sono solo persone normali che cercano di dare un senso alle proprie vite, proprio come Ame, una povera anima disperatamente bisognosa di attenzioni (bellissimo personaggio btw). Non c'è proprio nessun attacco dietro ciò che viene rappresentato nel gioco, semmai molta commiserazione.

A parte tutto questo, davvero non riesco a capire il punto sul giocatore che viene spinto a commettere azioni negative... semplicemente non sussiste. Solo perché una cosa si può fare non vuol dire che la si debba fare. Il gioco peraltro punisce qualunque comportamento autodistruttivo conducendo il giocatore a dei finali negativi, mentre invece premia una condotta più retta. Addirittura una volta raggiunto l'obiettivo del milione di iscritti 

Spoiler

Per pura curiosità ho visionato il playthrough di vari streamer e solo un 5% scarso si è messo a fare quelle cose che secondo il recensore il gioco ti spinge a fare... un motivo ci sarà. Non so, onestamente mi è sembrata una critica da sprovveduti, non dissimile da chi si lamenta perché in un GTA si possono far soldi uccidendo la gente, o da un Panorama a caso che dichiara che per vincere in Rule of Rose bisogna seppellire una bambina.

Dispiace davvero vedere un gioco così piacevole e che presenta un messaggio così forte e attuale (cosa rarissima nel medium) incompreso e svilito a questo modo, paragonato a un mero esercizio di stile senza alcuno spessore come Doki Doki o ad un becero simulatore di appuntamenti. Forse è un po' troppo avanti per l'Italia?


Modificata da Kiavik, 02 February 2022 - 04:40 PM.


#9
King Spicy

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Spero di non essere attaccato per ciò che sto per dire, ma ritengo che questa recensione travisi completamente il significato del gioco e ciò che il suo autore voleva trasmettere. E con questo non voglio colpevolizzare il recensore, poiché è abbastanza evidente leggendo che si sia approcciato al gioco in maniera genuina. Č semmai un problema di prospettiva, perché agli occhi di un italiano le situazioni rappresentate nel gioco possono sembrare semplici parodie e cattiverie estremizzate, ma nella realtà non è affatto così, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta il gioco ci va molto leggero nella maggior parte delle occasioni, per evitare di rendere la narrazione troppo pesante.
Ciò che intendo con "problema di prospettiva" è che, se per noi italiani la rete è ancora tutto sommato solo uno strumento, in paesi molto "connessi" come Corea, Cina e Giappone è diventata sostanzialmente un mondo a parte nel quale moltissima gente vive quasi esclusivamente, con tutti i problemi che questo comporta. Lo scopo ultimo e dichiarato dell'autore del gioco è voler mettere in guardia il giocatore dagli effetti che la dipendenza da internet e le cosiddette interazioni parasociali possono causare nella mente delle persone e nelle dinamiche con cui ci relazioniamo. Non a caso è piuttosto noto in patria per aver scritto diversi saggi sulla dipendenza da internet analizzando le esperienze di molte persone reali non troppo dissimili da Ame.
Certo, nel gioco c'è un certo cinismo di fondo, ma scaturisce semplicemente dalla schiettezza senza troppi giri di parole con il quale l'autore vuole comunicare questi messaggi. D'altronde come altro si potrebbe parlare di un ambiente del genere senza mostrarne gli aspetti tossici? Voglio dire, basta farsi un giretto su 4chan per capire che quello che si vede nel gioco è anche troppo "castigato". Un altro obiettivo dichiarato è di voler umanizzare la figura dello streamer, o dell'entertainer in generale, che nei paesi asiatici è fin troppo mitizzata: basti pensare alle idol e, più di recente, alle virtual youtuber, personaggi ai quali è severamente vietato mostrare qualunque contatto con il mondo reale, pena la perdita del lavoro e l'odio di migliaia di "fan" imbufaliti. Alla fine sono solo persone normali che cercano di dare un senso alle proprie vite, proprio come Ame, una povera anima disperatamente bisognosa di attenzioni (bellissimo personaggio btw). Non c'è proprio nessun attacco dietro ciò che viene rappresentato nel gioco, semmai molta commiserazione.
A parte tutto questo, davvero non riesco a capire il punto sul giocatore che viene spinto a commettere azioni negative... semplicemente non sussiste. Solo perché una cosa si può fare non vuol dire che la si debba fare. Il gioco peraltro punisce qualunque comportamento autodistruttivo conducendo il giocatore a dei finali negativi, mentre invece premia una condotta più retta. Addirittura una volta raggiunto l'obiettivo del milione di iscritti

Spoiler

Per pura curiosità ho visionato il playthrough di vari streamer e solo un 5% scarso si è messo a fare quelle cose che secondo il recensore il gioco ti spinge a fare... un motivo ci sarà. Non so, onestamente mi è sembrata una critica da sprovveduti, non dissimile da chi si lamenta perché in un GTA si possono far soldi uccidendo la gente, o da un Panorama a caso che dichiara che per vincere in Rule of Rose bisogna seppellire una bambina.
Dispiace davvero vedere un gioco così piacevole e che presenta un messaggio così forte e attuale (cosa rarissima nel medium) incompreso e svilito a questo modo, paragonato a un mero esercizio di stile senza alcuno spessore come Doki Doki o ad un becero simulatore di appuntamenti. Forse è un po' troppo avanti per l'Italia?

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#10
Guest_malkav02eYe

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Spero di non essere attaccato per ciò che sto per dire, ma ritengo che questa recensione travisi completamente il significato del gioco e ciò che il suo autore voleva trasmettere. E con questo non voglio colpevolizzare il recensore, poiché è abbastanza evidente leggendo che si sia approcciato al gioco in maniera genuina. Č semmai un problema di prospettiva, perché agli occhi di un italiano le situazioni rappresentate nel gioco possono sembrare semplici parodie e cattiverie estremizzate, ma nella realtà non è affatto così, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta il gioco ci va molto leggero nella maggior parte delle occasioni, per evitare di rendere la narrazione troppo pesante.
Ciò che intendo con "problema di prospettiva" è che, se per noi italiani la rete è ancora tutto sommato solo uno strumento, in paesi molto "connessi" come Corea, Cina e Giappone è diventata sostanzialmente un mondo a parte nel quale moltissima gente vive quasi esclusivamente, con tutti i problemi che questo comporta. Lo scopo ultimo e dichiarato dell'autore del gioco è voler mettere in guardia il giocatore dagli effetti che la dipendenza da internet e le cosiddette interazioni parasociali possono causare nella mente delle persone e nelle dinamiche con cui ci relazioniamo. Non a caso è piuttosto noto in patria per aver scritto diversi saggi sulla dipendenza da internet analizzando le esperienze di molte persone reali non troppo dissimili da Ame.
Certo, nel gioco c'è un certo cinismo di fondo, ma scaturisce semplicemente dalla schiettezza senza troppi giri di parole con il quale l'autore vuole comunicare questi messaggi. D'altronde come altro si potrebbe parlare di un ambiente del genere senza mostrarne gli aspetti tossici? Voglio dire, basta farsi un giretto su 4chan per capire che quello che si vede nel gioco è anche troppo "castigato". Un altro obiettivo dichiarato è di voler umanizzare la figura dello streamer, o dell'entertainer in generale, che nei paesi asiatici è fin troppo mitizzata: basti pensare alle idol e, più di recente, alle virtual youtuber, personaggi ai quali è severamente vietato mostrare qualunque contatto con il mondo reale, pena la perdita del lavoro e l'odio di migliaia di "fan" imbufaliti. Alla fine sono solo persone normali che cercano di dare un senso alle proprie vite, proprio come Ame, una povera anima disperatamente bisognosa di attenzioni (bellissimo personaggio btw). Non c'è proprio nessun attacco dietro ciò che viene rappresentato nel gioco, semmai molta commiserazione.
A parte tutto questo, davvero non riesco a capire il punto sul giocatore che viene spinto a commettere azioni negative... semplicemente non sussiste. Solo perché una cosa si può fare non vuol dire che la si debba fare. Il gioco peraltro punisce qualunque comportamento autodistruttivo conducendo il giocatore a dei finali negativi, mentre invece premia una condotta più retta. Addirittura una volta raggiunto l'obiettivo del milione di iscritti

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Per pura curiosità ho visionato il playthrough di vari streamer e solo un 5% scarso si è messo a fare quelle cose che secondo il recensore il gioco ti spinge a fare... un motivo ci sarà. Non so, onestamente mi è sembrata una critica da sprovveduti, non dissimile da chi si lamenta perché in un GTA si possono far soldi uccidendo la gente, o da un Panorama a caso che dichiara che per vincere in Rule of Rose bisogna seppellire una bambina.
Dispiace davvero vedere un gioco così piacevole e che presenta un messaggio così forte e attuale (cosa rarissima nel medium) incompreso e svilito a questo modo, paragonato a un mero esercizio di stile senza alcuno spessore come Doki Doki o ad un becero simulatore di appuntamenti. Forse è un po' troppo avanti per l'Italia?

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fai bene è un capolavoro goty 2022

#11
HamburgerWarrior98

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L' autore della recensione ha espresso benissimo il concetto, però personalmente non ritengo giusto dare 5 ad un gioco semplicemente perchè trasmette un messaggio negativo, sono scelte autoriali che possono non piacere, ma stiamo pur sempre parlando di un'opera di finzione...
Allora Mortal kombat dovrebbe prendere 5 perché insegna la violenza?
(Č per fare un esempio, sò che abbiamo due pesi differenti)
Dai sono anni che noi giocatori siamo stanchi di vedere censure, tagli e pregiudizi che distruggono l'autorialità di molte opere, stiamo parlando di un gioco e se cominciamo a ritenere addirittura "pericoloso un messaggio contenuto in esso" significa che decenni di lotta per far valere questo medium come non diseducativo per le masse non sono serviti a nulla...
Poi per carità, ci stà una critica personale ad un messaggio negativo, ma lasciare che questa vada ad influenzare il voto assegnato alla produzione non mi sembra il massimo

Modificata da HamburgerWarrior98, 13 February 2022 - 01:46 PM.


#12
HamburgerWarrior98

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Ciò che intendo con "problema di prospettiva" è che, se per noi italiani la rete è ancora tutto sommato solo uno strumento, in paesi molto "connessi" come Corea, Cina e Giappone è diventata sostanzialmente un mondo a parte nel quale moltissima gente vive quasi esclusivamente, con tutti i problemi che questo comporta. Lo scopo ultimo e dichiarato dell'autore del gioco è voler mettere in guardia il giocatore dagli effetti che la dipendenza da internet e le cosiddette interazioni parasociali possono causare nella mente delle persone e nelle dinamiche con cui ci relazioniamo. Non a caso è piuttosto noto in patria per aver scritto diversi saggi sulla dipendenza da internet analizzando le esperienze di molte persone reali non troppo dissimili da Ame.
Certo, nel gioco c'è un certo cinismo di fondo, ma scaturisce semplicemente dalla schiettezza senza troppi giri di parole con il quale l'autore vuole comunicare questi messaggi. D'altronde come altro si potrebbe parlare di un ambiente del genere senza mostrarne gli aspetti tossici? Voglio dire, basta farsi un giretto su 4chan per capire che quello che si vede nel gioco è anche troppo "castigato". Un altro obiettivo dichiarato è di voler umanizzare la figura dello streamer, o dell'entertainer in generale, che nei paesi asiatici è fin troppo mitizzata: basti pensare alle idol e, più di recente, alle virtual youtuber, personaggi ai quali è severamente vietato mostrare qualunque contatto con il mondo reale, pena la perdita del lavoro e l'odio di migliaia di "fan" imbufaliti. Alla fine sono solo persone normali che cercano di dare un senso alle proprie vite, proprio come Ame, una povera anima disperatamente bisognosa di attenzioni (bellissimo personaggio btw). Non c'è proprio nessun attacco dietro ciò che viene rappresentato nel gioco, semmai molta commiserazione.
A parte tutto questo, davvero non riesco a capire il punto sul giocatore che viene spinto a commettere azioni negative... semplicemente non sussiste. Solo perché una cosa si può fare non vuol dire che la si debba fare. Il gioco peraltro punisce qualunque comportamento autodistruttivo conducendo il giocatore a dei finali negativi, mentre invece premia una condotta più retta. Addirittura una volta raggiunto l'obiettivo del milione di iscritti

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Per pura curiosità ho visionato il playthrough di vari streamer e solo un 5% scarso si è messo a fare quelle cose che secondo il recensore il gioco ti spinge a fare... un motivo ci sarà. Non so, onestamente mi è sembrata una critica da sprovveduti, non dissimile da chi si lamenta perché in un GTA si possono far soldi uccidendo la gente, o da un Panorama a caso che dichiara che per vincere in Rule of Rose bisogna seppellire una bambina.
Dispiace davvero vedere un gioco così piacevole e che presenta un messaggio così forte e attuale (cosa rarissima nel medium) incompreso e svilito a questo modo, paragonato a un mero esercizio di stile senza alcuno spessore come Doki Doki o ad un becero simulatore di appuntamenti. Forse è un po' troppo avanti per l'Italia?


Purtroppo in Italia siamo ancora molto chiusi su molti argomenti e ci lasciamo prendere subito dal pregiudizio senza analizzare le cose più a fondo o cercare di contestualizzarle...

Comunque complimenti, hai espresso perfettamente tutto

Modificata da HamburgerWarrior98, 13 February 2022 - 01:51 PM.


#13
Lance™

Lance™
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Kiavik è già la seconda persona in pochi giorni che cita quella cosa di Rule of Rose, vi siete messi d'accordo? :asd:

 

ps: comunque chi pensa che in GTA si facciano soldi uccidendo le persone è analfabeta funzionale, oppure è fermo ai primi due giochi :sisi:



#14
Guest_malkav02eYe

Guest_malkav02eYe
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cambiate questa recensione un 5 non si può proprio vedere su questa genialità di gioco e poi votoni su cavolate

#15

  • Little Eye Fan

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Sono d'accordo che l'importante è che bisogna parlare con cognizione di causa, e proprio per questo mi accodo ad altri nel dire che questa recensione purtroppo travisa lo scopo e l'intento del prodotto e presenta lacune per nulla indifferenti sul background suo e delle community che intende rappresentare.
Partiamo dal presupposto che questo è un videogioco di denuncia: è volutamente cinico e aggressivo nel rappresentare cosa può fare l'Internet nei suoi ambienti più tossici su persone con evidenti problemi a livello psicologico.
Tacciare il gioco di sadismo perché decide di rincarare invece di allontanarsi da alcune tematiche più sgradevoli è un po' troppo; è la differenza che c'è tra giochi che romanticizzano la guerra come i Call of Duty e quelli che invece la denunciano mostrandone le parti più crudeli ed inumane. Questi ultimi non sono davvero colpevoli di "sadismo" perché hanno fatto ciò.

"dobbiamo essere dei buoni fidanzati ma non troppo, altrimenti la ragazza capirà di non voler più fare la streamer per godersi la vita assieme a noi (causando un Game Over)"
Non proprio: questo è uno dei tanti finali, non un Game Over (o comunque, allora tutti i finali sono Game Over) ed non a caso quello che la maggior parte della community definisce come "l'unico finale positivo". Il che è solo emblematico in un gioco che rivela molto presto di voler mostrare i disagi e lo stress provocati dal vivere perennemente in cerca del successo come streamer.

Non è Ame a prendere droghe e farmaci, siamo noi a darglieli; non è lei a scegliere di scoprire più pelle del dovuto durante le live, ma noi a sceglierlo per lei.
Mentre posso essere d'accordo sulle critiche riguardo la limitata presenza di P-chan nella storia, questo è abbastanza insincero. Più volte Ame può decidere e deciderà di prendere autonomia per quanto riguarda droghe e simili; e se tutto ciò che le occorre per prendere strade denigratorie per il proprio corpo è visualizzare un paio di film spinti o fare una ricerca su Internet... beh, difficile dare la colpa unicamente a P-chan per tutto questo, la ragazza è ovviamente fin troppo impressionabile e va aiutata (ricordiamoci che da premessa non modificabile della storia, Ame ha lasciato la scuola ed è lei ad avere l'idea di fare la streamer).
P-chan potrebbe o avrebbe dovuto aiutarla? Certamente. Ma questo rimane un videogioco di denuncia molto cinico: i personaggi non sono pensati per prendere le migliori decisioni, anzi spesso tutt'altro, proprio per utilizzare il medium e mostrare situazioni spinte fino all'estremo che, ahimé, accadono davvero.

Va bene ricamare sulla maschera della "tsundere", per carità,
Qua vi è proprio un'incomprensione di concetti, e probabilmente il fulcro del perché lo spirito di questa recensione presenta un grosso malinteso con la natura del prodotto.
Il fenomeno tsundere, qua, non c'entra proprio nulla; si parla invece di "menhera". La tsundere è una persona che nasconde un cuore dolce dietro una facciata dura, la menhera è una persona mentalmente instabile e prona a sbalzi di umore se non proprio di personalità spesso propensa a sviluppare complessi e paranoie. Quando Ame insulta i suoi follower non è tsundere, sta utilizzando il suo profilo privato per subtweetare commenti venefici e sfogarsi mentre con quello principale finge di essere chi in realtà non è, cosa che ovviamente le crea enorme sforzo.
Ovvio che se ci si approccia a questo gioco pensando magari alle tsundere degli anime si rimane inorriditi di fronte alla crudezza di certe tematiche, ma questo è come visualizzare gli Happy Tree Friends aspettandosi La Pimpa.
Come già detto da altri utenti questo gioco parla invece di menhera, di 4chan, dei meandri più tossici di Twitter, e della personalità distorta di individui che decidono di utilizzare i meccanismi più bacati del Web come sostituto a vero aiuto psicologico e non.
Un viaggio che parte con qualche frecciatina abbastanza perdonabile e pieno di energia, e alla fine del percorso (o nel bel mezzo di esso) si finisce schiacciati dai dubbi, dal senso di non-appartenenza, per non dire di peggio.

Needy Streamer Overload tocca corde molto vicine e familiari per chiunque si interessi in maniera approfondita di queste tematiche o del fenomeno attualmente sempre più in voga dei VTuber, con numerosi episodi reali che si possono ricollegare (tristemente) perfino agli scenari più cruenti di questo gioco, e andrebbe forse visto con un'ottica differente da quella presentata qui.




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