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Questa discussione ha avuto 468 risposte

#31
Pinco LaBomba

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Il finale del film mi ha disgustato ( in senso positivo nella qualità, il suo scopo era quello ), giusto Lady Vendetta mi ha fatto stare male come Miss Violence. Due capolavori che ho visto una volta sola, sono un tipo abbastanza coriaceo, un Human Centipede 2 nel suo splatter posso vederlo più volte, ma Miss Violence e Lady Vendetta mi hanno fatto stare male a livello psicologico. Il loro scopo centrato in pieno e due bellissimi film nel rappresentare il peggio dell'umanità.


Diciamo che, se devo essere sincero, la "puzza" l'avevo intuita sin dalla primissima scena
E per puzza intendo quale fosse il tema che solo alla fine sarebbe saltato fuori
Ma al di la dello scossone finale, che comunque colpisce nonostante le possibili previsioni; è la struttura narrativa che, forse, colpisce di più.
Il non detto e il fuori campo la fanno da padrone.

Lady Vendetta mi manca
A memoria, senza cercare su Google, sbaglio o dovrebbe essere il terzo della trilogia sulla vendetta di Chan-Wook?
Se si, sono anni che mi dico di vederla tutta e puntualmente non lo faccio mai.

Di recentissimo forse Martyrs mi ha lasciato inerme, nel senso di attonito
Non mi ha disturbato la violenza, il sangue, l'eccesso (anzi a più riprese rimanevo incantato nel vero senso della parola: la messa in scena in alcuni stralci è da pelle d'oca)
Non è che non mi abbia fatto dormire la notte o mi abbia fatto distogliere lo sguardo
Ma mi ha lasciato impotente.

#32
Fitz86

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Diciamo che, se devo essere sincero, la "puzza" l'avevo intuita sin dalla primissima scena
E per puzza intendo quale fosse il tema che solo alla fine sarebbe saltato fuori
Ma al di la dello scossone finale, che comunque colpisce nonostante le possibili previsioni; è la struttura narrativa che, forse, colpisce di più.
Il non detto e il fuori campo la fanno da padrone.

Lady Vendetta mi manca
A memoria, senza cercare su Google, sbaglio o dovrebbe essere il terzo della trilogia sulla vendetta di Chan-Wook?
Se si, sono anni che mi dico di vederla tutta e puntualmente non lo faccio mai.

Di recentissimo forse Martyrs mi ha lasciato inerme, nel senso di attonito
Non mi ha disturbato la violenza, il sangue, l'eccesso (anzi a più riprese rimanevo incantato nel vero senso della parola: la messa in scena in alcuni stralci è da pelle d'oca)
Non è che non mi abbia fatto dormire la notte o mi abbia fatto distogliere lo sguardo
Ma mi ha lasciato impotente.

Si è il terzo della trilogia della vendetta. Il più crudo e realistico dei tre, sono tre film molto diversi, tutti quanti dei capolavori a loro modo. Oldboy è il migliore a livello registico, ma il terzo è il migliore nello scavare a fondo nell'animo umano e la sua coralità rende il film polifonico. Come per Miss Violence è un film che gioca con i fuori campo, non tanto i suoi non detti. I fuori campo sono dei pugni nello stomaco belli forti.


Si, in Miss Violence si capisce subito dove vuole andare a parare, ma decisamente la struttura narrativa e la regia sono magistrali nel descrivere l'orrore della quotidianità della famiglia. I non detti angosciano più del sapere cosa stia realmente succedendo. La figura del padre onnipresente, si percepisce perfino quando è fuori lo schermo.

Martyrs sono rimasto incantato anche io dalla violenza, anche perché come dice lo stesso titolo, molte inquadrature ricordano i quadri raffiguranti i santi martiri. Il finale mi ha lasciato attonito, mi spaventa un'ideologia così forte e si percepisce, almeno io l'ho percepita, la paura della morte e il non avere una risposta al quesito che tutti noi ci poniamo da quando siamo su questa Terra è raggelante. Senza contare la descrizione del fanatismo e la violenza che esso può commettere se portato alle estreme conseguenze. Un film terrificante, non per la violenza, non perché non fa dormire la notte ,ma perché costringe lo spettatore a confrontarsi con la morte e la nostra paura di essa.

Modificata da Fitz86, 06 April 2022 - 09:00 PM.


#33
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Si è il terzo della trilogia della vendetta. Il più crudo e realistico dei tre, sono tre film molto diversi, tutti quanti dei capolavori a loro modo. Oldboy è il migliore a livello registico, ma il terzo è il migliore nello scavare a fondo nell'animo umano e la sua coralità rende il film polifonico. Come per Miss Violence è un film che gioca con i fuori campo, non tanto i suoi non detti. I fuori campo sono dei pugni nello stomaco belli forti.


Si, in Miss Violence si capisce subito dove vuole andare a parare, ma decisamente la struttura narrativa e la regia sono magistrali nel descrivere l'orrore della quotidianità della famiglia. I non detti angosciano più del sapere cosa stia realmente succedendo. La figura del padre onnipresente, si percepisce perfino quando è fuori lo schermo.

Martyrs sono rimasto incantato anche io dalla violenza, anche perché come dice lo stesso titolo, molte inquadrature ricordano i quadri raffiguranti i santi martiri. Il finale mi ha lasciato attonito, mi spaventa un'ideologia così forte e si percepisce, almeno io l'ho percepita, la paura della morte e il non avere una risposta al quesito che tutti noi ci poniamo da quando siamo su questa Terra è raggelante. Senza contare la descrizione del fanatismo e la violenza che esso può commettere se portato alle estreme conseguenze. Un film terrificante, non per la violenza, non perché non fa dormire la notte ,ma perché costringe lo spettatore a confrontarsi con la morte e la nostra paura di essa.


Rimanendo su Martyrs - segnandomi, ancora una volta, di recuperare la trilogia della vendetta - la mia lettura va abbastanza al di la delle strette immagini a schermo.
Nel momento centrale del film, il cosiddetto "spiegone" che poi porterà alla seconda parte; potrebbe essere la chiave di volta che permette lo scavalcamento: al di la della "denuncia" della tortura in quanto tortura; tutto il film potrebbe essere la metafora della morale cristiana.
La morale cristiana sarebbe, genealogicamente, fondata sul senso di colpa per aver causato la morte di Dio (non dico niente di originale, prendo in prestito un testo che consiglio a tutti di leggere, con l'attenzione massima per una contestualizzazione: Genealogia della Morale).
Il senso di colpa, il vivere una vita di stenti, il farsi del male fisico e spirituale innalzerebbe le anime che verranno ricompensate.
Il patire qui, per la gloria al di là.
Il martirizzare come prassi della morale imposta dalla religione e, ovviamente, dai suoi esponenti.
Il martirio più alto restituirebbe la vicinanza massima a Dio.
Coloro i quali, seppur costretti, non riescono ad innalzarsi; vivranno per sempre con demoni interiori; impossibili da scacciare (vedi due dei personaggi del film).
Un'analisi più approfondita restituirebbe altri parallelismi forti.
È per questo che il film si potrebbe mettere, con i dovuti distinguo, di fianco a pellicole come Salò o La Passione di Giovanna D'Arco.
Tu dici che le inquadrature ricordano i quadri che raffigurano i santi martiri.
Il primo piano sulla protagonista di Martyrs potrebbe tranquillamente ricordare il primo piano di Dreyer sulla Falconetti.
Salò poi, per i martiri fisici imposti da ideologie estremiste che minano la libertà dell'individuo.
Altra faccia di una medaglia con ben più di due facce: le da te citate ideologie.


Nota a piè pagina
Non prendetevela con me se ho offeso qualcuno
Ma con un tizio con un bel paio di baffi chiamato Federico.
Che, per altro, nemmeno voleva offendere nessuno.

#34
Fitz86

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Rimanendo su Martyrs - segnandomi, ancora una volta, di recuperare la trilogia della vendetta - la mia lettura va abbastanza al di la delle strette immagini a schermo.
Nel momento centrale del film, il cosiddetto "spiegone" che poi porterà alla seconda parte; potrebbe essere la chiave di volta che permette lo scavalcamento: al di la della "denuncia" della tortura in quanto tortura; tutto il film potrebbe essere la metafora della morale cristiana.
La morale cristiana sarebbe, genealogicamente, fondata sul senso di colpa per aver causato la morte di Dio (non dico niente di originale, prendo in prestito un testo che consiglio a tutti di leggere, con l'attenzione massima per una contestualizzazione: Genealogia della Morale).
Il senso di colpa, il vivere una vita di stenti, il farsi del male fisico e spirituale innalzerebbe le anime che verranno ricompensate.
Il patire qui, per la gloria al di là.
Il martirizzare come prassi della morale imposta dalla religione e, ovviamente, dai suoi esponenti.
Il martirio più alto restituirebbe la vicinanza massima a Dio.
Coloro i quali, seppur costretti, non riescono ad innalzarsi; vivranno per sempre con demoni interiori; impossibili da scacciare (vedi due dei personaggi del film).
Un'analisi più approfondita restituirebbe altri parallelismi forti.
È per questo che il film si potrebbe mettere, con i dovuti distinguo, di fianco a pellicole come Salò o La Passione di Giovanna D'Arco.
Tu dici che le inquadrature ricordano i quadri che raffigurano i santi martiri.
Il primo piano sulla protagonista di Martyrs potrebbe tranquillamente ricordare il primo piano di Dreyer sulla Falconetti.
Salò poi, per i martiri fisici imposti da ideologie estremiste che minano la libertà dell'individuo.
Altra faccia di una medaglia con ben più di due facce: le da te citate ideologie.


Nota a piè pagina
Non prendetevela con me se ho offeso qualcuno
Ma con un tizio con un bel paio di baffi chiamato Federico.
Che, per altro, nemmeno voleva offendere nessuno.

Toglierei il tuo "potrebbe essere" è chiaramente la metafora della morale cristiana a partire dal titolo ( che tra l'altro spoilera il film visto la sua derivazione dal greco màrtys-testimone) , come lo stesso "spiegone" dove appunto si parla del martirio nel senso più "cristiano " possibile di avvicinarsi a Dio con il supremo martirio ( quello di rosso- sangue). Seppure ci sono differenti tipo di "martirio", direi che quello del film fonda i tre tipi di martirio, quasi un compendio di essi . ".Citi Dreyer, infatti il film poteva essere pure ambientato nel XV secolo e in bianco e nero, non avrebbe perso di potenza.

Mi hai dato ottimi input per tornare a rileggermi Nietzsche e rivedere Martyrs. Non avevo neanche collegato Salò a Martyrs, purtroppo il film di Pasolini non lo rivedo da anni e lo vidi in giovane età.

Un film , ripeto, che mi raggela sotto il profilo ideologico perché di base il fanatismo religioso o di qualsiasi tipo è una delle cose che proprio non sopporto di più al mondo. So che dovrei avere un pensiero più " liberale", ma proprio non riesco quando si parla di qualsiasi tipo di religione e la sua ala più radicale- estremista.

Modificata da Fitz86, 06 April 2022 - 11:04 PM.


#35
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Toglierei il tuo "potrebbe essere" è chiaramente la metafora della morale cristiana a partire dal titolo ( che tra l'altro spoilera il film visto la sua derivazione dal greco màrtys-testimone) , come lo stesso "spiegone" dove appunto si parla del martirio nel senso più "cristiano " possibile di avvicinarsi a Dio con il supremo martirio ( quello di rosso- sangue). Seppure ci sono differenti tipo di "martirio", direi che quello del film fonda i tre tipi di martirio, quasi un compendio di essi . ".Citi Dreyer, infatti il film poteva essere pure ambientato nel XV secolo e in bianco e nero, non avrebbe perso di potenza.

Mi hai dato ottimi input per tornare a rileggermi Nietzsche e rivedere Martyrs. Non avevo neanche collegato Salò a Martyrs, purtroppo il film di Pasolini non lo rivedo da anni e lo vidi in giovane età.

Un film , ripeto, che mi raggela sotto il profilo ideologico perché di base il fanatismo religioso o di qualsiasi tipo è una delle cose che proprio non sopporto di più al mondo. So che dovrei avere un pensiero più " liberale", ma proprio non riesco quando si parla di qualsiasi tipo di religione e la sua ala più radicale- estremista.


Leggere o rileggere Nietzsche è sempre cosa buona e giusta - rimanendo sul linguaggio cristiano...

"Dovresti avere" un pensiero più liberale su estremisti...
Mah
Senza cadere in discorsi filosofico-politici su eventuali paradossi (per altro anche risolvibili se ci si mette e, con la logica - intesa proprio come disciplina - si discute); l'avversione verso pensieri anti liberali (ed è sostanzialmente questo che gli estremismi rappresentano) è la cosa più liberale che ci sia.
Se proprio vogliamo affibiarci delle etichette, allora anch'io son poco liberale (eppure mi definisco, con tutti i limiti, tale).
Ma al di la di discorsi del genere

Devo vedermi la trilogia della vendetta :sisi:

#36
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War Dogs.
Miles Teller è un buon attore, lo avevo già notato in altri film (tracui whiplash).

#37
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In bruges
Consigliato da un amico, è stata una piacevole sorpresa

 

Bellissimo. Ti consiglio "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" dello stesso regista



#38
Rockson

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Bellissimo. Ti consiglio "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" dello stesso regista

Con il grande Sam Rockwell.
Per cui vi consiglio Moon, del 2009 (per quei pochi che non l'avessero ancora visto).

#39
Clarise

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Visti due film diversi ma con la stessa attrice. Keira Knightley.

Uno è Espiazione.
Un film tratto da un romanzo dove la scelta di una ragazzina di accusare di un crimine orrendo (stupro) un ragazzo innocente, sarà la fine della felicità non solo del ragazzo in questione ma di tutta la sua famiglia, compresa la sorella maggiore innamorata di lui.


L'altro è La conseguenza
Ambientato durante la fine della seconda guerra mondiale, una coppia che ha perduto un figlio dovrà condividere la villa in cui vivono con un vedovo tedesco e sua figlia.


Bellini ma un po' prevedibile il secondo .
Il primo invece mi ha fatto odiare la protagonista oltre a non crederci che nessuno indaga sul crimine credendo ciecamente alla testimonianza della ragazzina.

#40
Gippo73

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Visti due film diversi ma con la stessa attrice. Keira Knightley.

Uno è Espiazione.
Un film tratto da un romanzo dove la scelta di una ragazzina di accusare di un crimine orrendo (stupro) un ragazzo innocente, sarà la fine della felicità non solo del ragazzo in questione ma di tutta la sua famiglia, compresa la sorella maggiore innamorata di lui.


L'altro è La conseguenza
Ambientato durante la fine della seconda guerra mondiale, una coppia che ha perduto un figlio dovrà condividere la villa in cui vivono con un vedovo tedesco e sua figlia.


Bellini ma un po' prevedibile il secondo .
Il primo invece mi ha fatto odiare la protagonista oltre a non crederci che nessuno indaga sul crimine credendo ciecamente alla testimonianza della ragazzina.

Espiazione ha alcuni grandi pregi, il cast e la regia, ma, come quasi tutti i film tratti dai romanzi di McEwan, perdono parecchio, ed è un peccato perché McEwan non è neanche male come sceneggiatore, ma mi pare non metta il becco più di tanto nei film tratti dalle sue opere. Per cui si perde molto. Film comunque da vedere.

#41
Merlo

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The rescue su Disney plus.

Documentario veramente bellissimo.
Ero a conoscenza di questo salvataggio ma non di tutti questi dettagli.
Girato veramente benissimo.
Vedere la collaborazione di persone da tutto il mondo è veramente bellissimo.

Voto 9

#42
Pinco LaBomba

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Tutta la filmografia di Paul Thomas Anderson

Le sue nove pellicole oscillano dallo stupendo al capolavoro
È uno dei maggiori artisti del ventunesimo secolo e merita di diritto di rientrare tra i più grandi registi di sempre

A Quiet Place II

Perde un po' di mordente stilistico rispetto al primo, nonostante un'intro girata a regola d'arte con ispirazioni videoludiche palesi (The Last of Us aleggia un po' su tutto il film)
Ma tutto sommato, complici scelte narrative come il voler raccontare, da un certo punto della storia, due vicende parallele; il film scorre e l'ora e quaranta, almeno per me, è sembrata volare
Attendo lo spin off e il terzo capitolo

Modificata da Pinco LaBomba, 02 May 2022 - 06:09 PM.


#43
Fitz86

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Di Paul Thomas Anderson mi dichiaro colpevole ancora di non aver visto Licorice Pizza, per colpa di impegni e tempo. Gli voglio bene, anche solo per aver riportato su schermo l'impossibile, è riuscito a ricreare lo spirito del libro di Thomas Pynchon con Vizio Di Forma.

#44
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Di Paul Thomas Anderson mi dichiaro colpevole ancora di non aver visto Licorice Pizza, per colpa di impegni e tempo. Gli voglio bene, anche solo per aver riportato su schermo l'impossibile, è riuscito a ricreare lo spirito del libro di Thomas Pynchon con Vizio Di Forma.


Favoloso
A proposito di volergli bene
Io quando ho visto Sydney, Boogie Nights e Licorice Pizza provavo la fisica sensazione di volerlo abbracciare :sisi:
Non perché fossero i migliori, ma perché trasudava amore da ogni inquadratura e dialogo

#45
Clarise

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Una donna promettente.

Sono ancora un po' sconvolta... Molto bello devo dire (violentissimo per me per come sono fatta). Mi spiace che sia finito così...




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