Ma il punto non è un gesto che si fa o non si fa.
Il punto, fondamentale, è riconoscere se ci sia un problema di abusi a sfondo razzista o meno al di là dei gesti che facciamo. Tutto parte da lì.
Modificata da Me-Se 12, 23 June 2021 - 08:14 AM.
Modificata da Me-Se 12, 23 June 2021 - 08:14 AM.
Mah, quando leggo di persone che in malafede mettono in dubbio o criticano gesti fatti con palese intento positivo non riesco a ragionarci tranquillamente. Credo che il ragionamento con certe persone sia inutile. Sono convinte che siamo in una dittatura del pensiero unico e certamente non cambieranno idea se gli spieghi le motivazioni di un certo gesto e le tue posizioni.
Ti diranno sempre che ti uniformi alla massa, che loro sono quelli che in realtà sono nel giusto, che sei un radical chic ecc. ecc.
Personalmente non giudico chi decide di inginocchiarsi o non inginocchiarsi, ognuno può avere motivi personali per scegliere se farlo o no. Ad esempio, come già detto, si può essere contro il razzismo anche senza sostenere il blm, sono punti di vista privati che non siamo tenuti a conoscere.
Al contrario mi permetto di giudicare quegli esaltati che si affrettano a proclamare eroi nazionali coloro che non si inginocchiano (a prescindere dalle motivazioni personali), elogiandone il coraggio, la forza e il patriottismo.
Il patriottismo non è altro che onanismo intellettuale, imho.
Una cosa che ci dovremmo scrollare di dosso nella maggior parte dei, per quanto mi riguarda.
Questa e' la cosa piu' schifosa ch'abbia trovato in internet dal 1995.
Modificata da Sarastro, 23 June 2021 - 11:06 AM.
Il patriottismo non è altro che onanismo intellettuale, imho.
Una cosa che ci dovremmo scrollare di dosso nella maggior parte dei, per quanto mi riguarda.
Io penso di essere patriota. Mi emoziono quando ascolto l'inno, sono orgoglioso di essere italiano e sono orgoglioso che gli italiani siano generalmente benvoluti nel mondo. Sono fiero che emigrando gli italiani abbiano portato la cultura italiana nel mondo.
Si può essere fieri del proprio Paese senza per questo ritenere gli altri Paesi e gli altri popoli del mondo inferiori.
purtroppo il termine sta assumendo una connotazione quasi dispregiativa.
Io penso di essere patriota. Mi emoziono quando ascolto l'inno, sono orgoglioso di essere italiano e sono orgoglioso che gli italiani siano generalmente benvoluti nel mondo. Sono fiero che emigrando gli italiani abbiano portato la cultura italiana nel mondo.
Si può essere fieri del proprio Paese senza per questo ritenere gli altri Paesi e gli altri popoli del mondo inferiori.
Modificata da Me-Se 12, 23 June 2021 - 12:51 PM.
Discorso complesso dalle varie sfaccendature, quindi affascinante
Dico la mia: l'orgoglio non l'associo ad una nazionalità (orgoglioso di essere italianoh!!11), bensì agli uomini e donne di qualsiasi estratto sociale che si sono impegnati/sacrificati affinchè la tua realtà quitidiana si affermi e realizzi.
Da qui il carattere della nazionalità che per me (ripeto: per me) diventa quasi ridondante e coincidentale.
Trovo più romantico essere legato alla tua terra (io sono molto geloso dei colli euganei nel veneto e ad un paio di coste nel salentino per esperienze dirette), piuttosto che alla nazionalità della gente che vive in essa.
Che poidire "la mia terra" che significa? Per me è una connessione intima che il soggetto ha con l'oggetto, non è necessario essere nato in un determinato posto per sentirla "mia".
So che questa opinione non avrà molto successo qui dentro, ma ci tenevo a dirla ugualmente
Modificata da Me-Se 12, 23 June 2021 - 01:53 PM.
È probabile che il caso abbia dato il là all'universo e alle sue leggi immutabili.
Per me non c'è posto per il patriottismo et similia (religione, nazionalismi, ecc); rimangono construtti mentali per avere l'illusione di controllo su un mondo che ruota sospeso nel tempo e nello spazio.
In b4: sei morto dentro
Il punto, fondamentale, è riconoscere se ci sia un problema di abusi a sfondo razzista o meno al di là dei gesti che facciamo. Tutto parte da lì.
Sicuramente
È un processo che purtroppo richiederà un certo tempo, alla fine se pensiamo che solamente 70-80 anni fa nell'Europa sviluppata mettevano la gente nei forni... Sembrano cose lontanissime ma in realtà non lo sono affatto. Ora con le nuove generazioni che viaggiano e con internet penso che sarà più "facile" favorire un'uguaglianza globale.
Mah, quando leggo di persone che in malafede mettono in dubbio o criticano gesti fatti con palese intento positivo non riesco a ragionarci tranquillamente. Credo che il ragionamento con certe persone sia inutile. Sono convinte che siamo in una dittatura del pensiero unico e certamente non cambieranno idea se gli spieghi le motivazioni di un certo gesto e le tue posizioni.
Per quanto riguarda il discorso dell'inginocchiarsi o meno penso che, dopo il confronto con Me-Se, dipende tutto se lo vedi con gli occhi da americano o da europeo, c'è una storia diversa dietro allo stesso gesto.
Io penso di essere patriota. Mi emoziono quando ascolto l'inno, sono orgoglioso di essere italiano e sono orgoglioso che gli italiani siano generalmente benvoluti nel mondo. Sono fiero che emigrando gli italiani abbiano portato la cultura italiana nel mondo.
Si può essere fieri del proprio Paese senza per questo ritenere gli altri Paesi e gli altri popoli del mondo inferiori.
Quoto.
Ma il bello è proprio quello.
Quando capisci che non c'è alcun disegno o scopo, che sei la risultante di una serie infinita di eventi, di coincidenze, che comincia milioni, miliardi di anni fa, come fai a non trovare magnifica l'idea stessa di esistere? Come fai a non sentirti estremamente fortunato, miracolato, e altrettanto adirato per la tua inevitabile dipartita perenne da cotanta meraviglia.
Ho sempre pensato che metterci un Dio in mezzo rovini tutto. Il caos è così poetico, che cercare di mettere ordine non può che svilire l'esperienza.
Anche la fortuna è un concetto che non ha senso, per me
Penso di più alla gratitudine verso le cose, ma credo stiamo dicendo lo stesso concetto con parole diverse.
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