Avevo intenzione di iniziarlo, mi hai ammazzato l'entusiasmo, salto
Vado OT, ma prometto di ricollegarmi alla discussione sulle produzione Netflix entro la fine del post.
Non è un semplice pot-pourri di luoghi comuni sul Giappone condito da riferimenti cinematografici come un documentario Rai, e quantomeno intavola un racconto con capo e coda che si sviluppa su più episodi...
Però sì, è poco curato.
Passino le mille semplificazione per venire incontro ai limiti di minutaggio, ma le tante affermazione fattualmente errate, totalmente infondate o interamente derivate dalla più recente pop culture sono difficilmente giustificabili.
Un po' è colpa di certi "esperti" che tanto esperti non sono, un po' è il montaggio che salta costantemente da un narratore all'altro creando false associazioni ed un po' è la parte di ricostruzione storica che non sembra aver ricevuto l'apporto di alcun consulente vista la sua totale inaccuratezza (in compenso mette in scena teste mozzate e scene di sesso PG-13 in maniera completamente gratuita).
Poi comprendo anche che il pubblico di riferimento non sia particolarmente esigente su certi aspetti, ragion per cui non sono piombato nell'altra sezione per spiegare che Hideyoshi non ha ucciso Yoshimoto, Enryaku-ji non era associato agli Ikko-Ikki, Chiyome non è mai esistita, il racconto di Honnoji come lo scontro tra il devoto Mitsuhide e l'infedele Nobunaga è fiction pura, Nobutada è stato assediato a Nijo-jo e non Azuchi-jo e via dicendo...
Ma arrivo al punto.
Io avevo mezza intenzione di commentare la miniserie appena uscì, non fosse che "già nessuno si fila anime, manga, videogiochi, film e serial sul periodo, figurati se qualcuno s'interesserà ad un documentario di bassa lega".
Come non detto, si è beccato la recensione di Everyeye con due pagine di commenti associati.
Perché?
Perché, come si diceva un paio di pagine addietro, i Netflix Originals godono di una visibilità unica che attrae gli utenti anche verso produzioni a cui normalmente non si interesserebbero, peccato che in campi come quello animato (o in questo caso documentaristico) se ne freghino spesso e volentieri della loro qualità.
BTW, mai avrei immaginato che sarebbero riusciti a trovare successo anche con un live-action dorama come Alice in Borderland.