Vikings 6: analisi e considerazioni dell'epico finale di serie
#1
Inviato 24 January 2021 - 04:14 PM
Vikings ha chiuso la sua corsa con una stagione in crescendo, rendendo necessaria una discussione libera sui suoi numerosi finali.
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#3
Inviato 24 January 2021 - 05:12 PM
Finale pessimo per me.A me è sembrato tutto tranne che bellissimo, ma sono io che coi finali delle serie tv non mi ci trovo quasi mai, forse l'unico che mi ha veramente soddisfatto fu quello di Battlestar Galactica.( che serie della Madoxxa tra l'altro)
Si salva qualche momento fatto bene e stop.
Ormai non sapevano più dove andare a parare
#5
Inviato 24 January 2021 - 10:21 PM
Mhhhhh non credo di aver inventato nulla, mi spiego. Tutte le cose che ho scritto sono letteralmente linee di dialogo, a parte il finale di Ivar. Quella è la mia interpretazione, perché ai miei occhi è davvero l'unica ad avere senso - libero e lieto di essere smentito da Hirst in persona o da chiunque altro, sia chiaro ahahahaha.Leggendo l articolo ho avuto la sensazione di una ricerca forzata, a tratti poetica, di significati e coerenze che non ho riscontrato in questo finale di stagione. Salvo solo Ubbe-Floki.
Il resto sono dialoghi. La morte di Bjorn è la fine di un'epoca, viene ribadito più volte. Č li che la storia vichinga romanzata da Vikings cambia per l'ultima e drastica volta. Hvitserk lo dice lui stesso di non voler essere più Hvitserk, di aver fallito e di sentirsi una vergogna. Ivar potrebbe andare da qualunque altra parte nel mondo e invece torna a Kattegat, perché li sono le sue radici, quindi anche la parte sul ritorno è lampante. Le ultime parole di Gunnhild sono proprio il volersi riunire con Bjorn. Ubbe e Floki discutono spesso proprio del portare o no gli usi e i costumi del vecchio mondo.
Quindi io non vedo, a parte gli ultimi atti di Ivar, nessuna ricerca forzata o poetica, sono davvero solo linee di dialogo.
Che poi possa personalmente piacere o no, questo è tutto un altro discorso ovviamente, ci mancasse pure.
#6
Inviato 08 February 2021 - 09:29 AM
Modificata da Benito Rausa, 08 February 2021 - 09:30 AM.
#7
Inviato 10 February 2021 - 09:31 PM
finale assolutamente adatto come, abbiamo tutti gli elementi. Si vede ovviamente qui l'occhio della contemporaneità: dall'impatto ambientale, al rifarsi la vita nella nuove terre ecc...
finisce l'epoca delle razzie, si cresce.
Modificata da XX-YY-ZZ, 14 February 2021 - 07:50 PM.
#8
Inviato 06 April 2021 - 08:13 AM
Finale pessimo per me.
Si salva qualche momento fatto bene e stop.
Ormai non sapevano più dove andare a parare
Non sono assolutamente d'accordo, imho hanno voluto richiamare nell'unico modo possibile Ragnar (anche se avrei fatto di tutto per farlo tornare come presenza, nel finale di ogni figlio)
Mhhhhh non credo di aver inventato nulla, mi spiego. Tutte le cose che ho scritto sono letteralmente linee di dialogo, a parte il finale di Ivar. Quella è la mia interpretazione, perché ai miei occhi è davvero l'unica ad avere senso - libero e lieto di essere smentito da Hirst in persona o da chiunque altro, sia chiaro ahahahaha.
Il resto sono dialoghi. La morte di Bjorn è la fine di un'epoca, viene ribadito più volte. È li che la storia vichinga romanzata da Vikings cambia per l'ultima e drastica volta. Hvitserk lo dice lui stesso di non voler essere più Hvitserk, di aver fallito e di sentirsi una vergogna. Ivar potrebbe andare da qualunque altra parte nel mondo e invece torna a Kattegat, perché li sono le sue radici, quindi anche la parte sul ritorno è lampante. Le ultime parole di Gunnhild sono proprio il volersi riunire con Bjorn. Ubbe e Floki discutono spesso proprio del portare o no gli usi e i costumi del vecchio mondo.
Quindi io non vedo, a parte gli ultimi atti di Ivar, nessuna ricerca forzata o poetica, sono davvero solo linee di dialogo.
Che poi possa personalmente piacere o no, questo è tutto un altro discorso ovviamente, ci mancasse pure.
E' interessante che abbiano voluto ricondurre tutto a Ragnar. Ogni figlio è un tratto caratteristico di Ragnar, e ne rispecchia le scelte / destino:
Ivar è il tratto bellico, che finisce malamente ma in linea con il personaggio e con l'essere vichingo vecchia maniera
Hvitserk è il futuro della sua gente, con la scelta di rinnegare la religione norrena per diventare cristiano (come comunque ha fatto anche Ragnar, come abbiamo visto). Solo che, questa conversione non è stata spiegata per nulla bene, e purtroppo il figlio di Athelstan non ha (nonostante abbia dimostrato di avere un coraggio e una forza incredibili, più di un vichingo stesso), tutto il fascino / carisma del padre che aveva reso molto credibile l'essere riuscito a convertire una persona curiosa ed intelligente come Ragnar.
Ubbe è il finale che avrebbero sicuramente voluto girare con Ragnar, lui è sdraiato nella stessa identica posa di Ragnar accanto a Floki, mentre guardano il finale della giornata / serie
Onestamente non credo avrebbero potuto farlo finire in un modo migliore di questo, ecco, forse solo una partecipazione di Ragnar in stile "fantasma", come ho detto poco sopra
Piccola, ma importante precisazione. Hvitserk si fa battezzare in Athelstan, non per aumentare l'impatto emotivo o chissà quale bizzarra teoria. Il personaggio di Hvitserk fa riferimento a Re Guthrum, un re vichingo che si scontrò con Re Alfred, la cui battaglia finale (battaglia di Ethandun) è quella che si è vista nell'ultimo episodio. Re Guthrum venne sconfitto e, per sugellare la pace, oltre ad una serie di promesse che non sto qui a menzionare, si fece battezzare cambiando il suo nome in Athelstan. Il riferimento - a mio parere un po' forzato - è proprio a questi fatti storici che narrano del popolo vichingo già presente nel Wessex e delle loro continue lotte con gli inglesi. Questo solo per spiegare meglio la conversione/scena di Hvitserk che non è del tutto campata per aria.
Precisazione importante, grazie.
#9
Inviato 06 April 2021 - 10:12 AM
Notevole la scena della morte di Ivarr, soprattutto quando mima i colpi inferti ai nemici dai suoi uomini, un guidare come un sol uomo l'intero popolo vichingo verso una ultima, disastrosa battaglia e verso l'inevitabile sconfitta e tramonto
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