Fatta questa fotografia, voi come percepite tutto questo rispetto al vostro ambiente e situazione economica personale ?
Io personalmente sono contento per il successo di questo ragazzo e di altri come lui, contrariamente a quanto si possa pensare non sono in difficoltà economiche anzi sia io che la mia famiglia direi che facciamo parte della classe media con case di proprietà, risparmi e redditi stabili. Finora ho lavorato nell'azienda di famiglia e se tutto va bene dopo l'attuale periodo di prova dovrei essere assunto in un'azienda statale a tempo indeterminato (non morirei comunque di fame anche se tutto dovesse andar male e non avere il rinnovo del contratto).
Però...di fronte a quelle opportunità di guadagno non dico di avere un sentimento di invidia (ripeto, sono felice del loro successo) ma almeno di riflessione.
Nel senso, io magari in virtù dei risparmi messi finora da parte da me e dalla mia famiglia, anche se le cose andassero male tirando la cinghia e con uno stile di vita modesto non morirei mai di fame, mentre loro hanno l'opportunità opposta: quasi certamente nella loro economia rampante le cose andranno bene e potranno ritirarsi da quarantenni/cinquantenni senza timori per il futuro (ok...al 99% ) . Noi realisticamente lavoreremo anche da 70enni per portare a casa la pensione e lasciare qualcosa ai figli/nipoti.
Visto che noi viviamo nella nostra bolla e non vedo/sento mai nessuno fare questo confronto, qual è la vostra reazione a quanto ho scritto ? Avete il fegato marcio leggendo queste righe ?
Io come ho già detto invidio non loro ma la loro situazione, mi chiedo se la mia azienda, se invece di essere a Reggio Calabria fosse in una città della California che opportunità di crescita avrebbe etc.
Ho scritto anche troppo e lascio a voi la parola, buona discussione/rosicamento .
Il ragazzo in questione è sicuramente molto in gamba perché si è trovato al momento giusto col lavoro giusto, e una piccola dose di fortuna che non guasta mai. Gli agenti immobiliari possono guadagnare cifre assurde, lui ha deciso di andare direttamente a lavorare invece di indebitarsi per andare all’università, e l’ha fatto con un lavoro che avrebbe anche potuto dargli 0 introiti dato che è tutto su commissione. Il momento della crisi poi è stata un’occasione quasi unica, ora non ricordo quanto ha detto di aver pagato il primo immobile a San Bernardino, forse $60-70k, con quei soldi ci compri una macchina, altro che una casa… È stato bravo anche a credere nella ripresa del mercato immobiliare, alla fine la California è comunque una destinazione molto ambita sia per la qualità di vita che per le occasioni lavorative, quindi se da un lato è facile dire che la ripresa era scontata dall’altro bisogna anche crederci e rischiare. Se invece di fare l’agente immobiliare avesse avuto un lavoro più da ufficio piuttosto che in un ristorante dubito che sarebbe dov’è arrivato ora.
Sicuramente poi gli americani hanno una mentalità diversa, essendo il Paese capitalista per eccellenza la gente non ha paura a rischiare e vedono il fallimento come un nuovo punto di partenza, non come la fine di tutto.
Discorso stipendi altissimi: se sei bravo in qualcosa la tua compagnia farà di tutto per tenerti, compreso pagarti cifre altissime perché è molto probabile che se non lo fanno loro, lo farà qualcun altro.
Comunque non pensare che sia tutto così semplice, l’americano medio non è che sia particolarmente brillante eh, qui la quantità di gente che è a un solo assegno dallo sfratto è enorme, la cultura del risparmio è quasi inesistente, non pensare che sia tutto rose e fiori.
Concludo dicendo che vedere video del genere fa solo piacere perché ti fa capire che le possibilità esistono ancora, che uno può essere padrone del proprio futuro e che non serve essere ricchi, avere un titolo di studio importante piuttosto che essere “troppo giovani”. Senza dimenticare il lato imprenditoriale: come già detto, essendo molto capitalisti, aprire un business etc è sicuramente più semplice rispetto ad altri posti. Ah, e il discorso investitori: se c’è un progetto interessante, una start-up che fa vedere del potenziale o cose simili, di gente disposta a mettere soldi ce n’è eccome.
In definitiva per me è una questione di mentalità e modi diversi di vedere e fare le cose, tutti qui, perché ripeto, l’americano medio è come l’italiano medio piuttosto che il cinese medio.