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Invidia dei big dollar ammerigani


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Questa discussione ha avuto 61 risposte

#31
Merlo

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Molto interessante - non avevo ancora approfondito, ma adesso mi intriga parecchio.

Non per farvi i conti in tasca, ma chi investe quanto soldi ha da parte?
Nel senso, penso che una parte lì tenga al "sicuro", mentre un altra parte lì tiene da investire.
Ma di che cifre si tratta?

#32
Me-Se 12

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Si il discorso degli estremi è verissimo.
Il problema è che alla lunga la nostra "media" ha creato meno bisogni di dover spingere su certe cose. Alla fine siamo esseri umani, come ogni animale siamo fatti per risparmiare energia dove possibile quindi gli sforzi, anche mentali, rimangono difficili senza motivazioni forti dietro.
Cioè, il sapere che se non fai un minimo di qualcosa rischi di finire per strada va detto che è sicuramente un buon incentivo a darsi una mossa.
Da noi proprio perché campi comunque il livello medio è sceso sempre di più.

È un po' come la sanità. Al livello morale sono totalmente per il sistema europeo.
Ma se guardi i numeri ti rendi anche conto che non è un sistema sostenibile senza essere portato avanti in maniera perfetta, cosa che noi non stiamo facendo.
L'anno scorso c'è stata una conferenza a riguardo dove si è praticamente detto che nei prossimi anni si raggiungeranno i 5 triliardi di spesa sanitaria in Europa e che i soldi per pagarla semplicemente non ci sono.

Non saprei, sicuramente sono argomenti complessi ma credo che da noi nel tempo si stia sempre più scusando l'errore e sempre meno premiando il risultato e semplicemente non credo che andrà a finire bene se il trend rimane questo.


Dopo aver privatizzato pensioni e trasporti, in Europa prima o poi arriveranno anche alla privatizzazione della sanità.
É un giro d'affari enorme, con tutte le conseguenze del caso.

Comincerà il Regno Unito, poi gli altri seguiranno a ruota. L'ostacolo piú grande é quello di cambiare la mentalità europea che é storicamente conservatrice sulla questione.
Ma plasmare le menti, nell'era dei social 2.0, non sarà cosí difficile.

My 2 cents of course.

#33
Sarastro

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Non per farvi i conti in tasca, ma chi investe quanto soldi ha da parte?
Nel senso, penso che una parte lì tenga al "sicuro", mentre un altra parte lì tiene da investire.
Ma di che cifre si tratta?


Ognuno immagino abbia la sua risposta.
Dipende cmq dai periodi.
Per dire ... non occorreva essere dei genii per 'uscire' del tutto o quasi alle prime voci di Covid (per altro le borse erano in crescita da tanto tempo), nè per 'rientrare' un po' verso marzo-aprile.

Quando si dice 'si deve mettere in conto di perdere tutto' non si scherza. Wirecard era un GIGANTE del Dax. Ora non esiste più di fatto (ma oggi ha fatto +40% ... assurdo :D).

Dipende dal profilo.

Per decenni sono esistiti comodi titoli che garantivano buoni dividendi - era quasi metterli sul conto, ma con buoni interessi (Exxon, Shell). Ovviamente col Covid sono scesi parecchio. Shell ha ridotto di brutto il dividendo, Exxon no - e paga ancora bene.

#34
Ovino81

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Non per farvi i conti in tasca, ma chi investe quanto soldi ha da parte?
Nel senso, penso che una parte lì tenga al "sicuro", mentre un altra parte lì tiene da investire.
Ma di che cifre si tratta?

ci sono strumenti per tutte le tasche.

Tempo fa avevo parlato di Moneyfarm (da minimo 5k euro) e gimme5 (puoi versare anche 5 euro) che permettono di investire cifre alla portata.

Ovvio che parli di azioni Amazon che valgono piú di 3k euro l'una le cifre sono altre.

L'importante sarebbe capire che tenerli fermi sul conto corrente è un costo (per quanto l'inflazione sia bassa da anni).

#35
Merlo

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ci sono strumenti per tutte le tasche.

Tempo fa avevo parlato di Moneyfarm (da minimo 5k euro) e gimme5 (puoi versare anche 5 euro) che permettono di investire cifre alla portata.

Ovvio che parli di azioni Amazon che valgono piú di 3k euro l'una le cifre sono altre.

L'importante sarebbe capire che tenerli fermi sul conto corrente è un costo (per quanto l'inflazione sia bassa da anni).

Ma il fatto di investirli ecc non è un po come un secondo lavoro?
E per un ignorante abbastanza complesso?

Magari passato il covid mi piacerebbe provare.
Mio padre quando ero ancora minorenne mi ha fatto un accumulo pensionistico con generali ma mi sa di inculata. Appena riesco mi piacerebbe toglierli da lì.
Il fatto è che se non aspetti tot anni ne perdi una parte..

#36
Ovino81

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Ma il fatto di investirli ecc non è un po come un secondo lavoro?
E per un ignorante abbastanza complesso?

Dipende da come intendi investirli.

Certo che se ti metti a "giocare in borsa", a scommettere su derivati o ad operare in leva diventa complicato (e la maggior parte della gente ci perde), specialmente se non sai bene cosa fai.

Peró investire in fondi, ETF ecc, magari mettendoci dentro qualche azione oggi è abbastanza alla portata.

Tutto ruota intorno al concetto di rischio e all'orizzonte temporale che uno ha.

#37
Me-Se 12

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Wirecard era un GIGANTE del Dax. Ora non esiste più difatto (ma oggi ha fatto +40% ... assurdo :D).


Precog: whistling away in a good mood :asd:

financial_statement.jpg

#38
Itachi

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ci sono strumenti per tutte le tasche.

Tempo fa avevo parlato di Moneyfarm (da minimo 5k euro) e gimme5 (puoi versare anche 5 euro) che permettono di investire cifre alla portata.

Ovvio che parli di azioni Amazon che valgono piú di 3k euro l'una le cifre sono altre.

L'importante sarebbe capire che tenerli fermi sul conto corrente è un costo (per quanto l'inflazione sia bassa da anni).

 

Moneyfarm potrebbe anche andare ma personalmente lo considero non conveniente visti i costi e il tipo di gestione che fanno.

Sui questionari chiedono la propensione al rischio ma di fatto poi non la seguono. Moltissima gente "mente" mettendo profili di rischio alti per i maggiori (teorici) guadagni ma poi appena vedono un -10% ritirano tutto.

Durante la pandemia avrebbero potuto fare un sacco di soldi investendo bene invece hanno fatto di tutto per ridurre i guadagni ma salvaguardare la volatilità in modo da non spaventare i clienti. Anche su livelli di rischio alti.

 

Sinceramene con l'1% di costo mi aspetto una gestione di un certo tipo.

 

Parere mio i portafogli gestiti hanno davvero poco senso, un paio di etf generici (adesso sono usciti anche quelli di vanguard in Italia) e semplicemente li dimentichi li e via. Costo minimo massima resa.



#39
Me-Se 12

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Magari passato il covid mi piacerebbe provare.


...

#40
Ovino81

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Sui questionari chiedono la propensione al rischio ma di fatto poi non la seguono. Moltissima gente "mente" mettendo profili di rischio alti per i maggiori (teorici) guadagni ma poi appena vedono un -10% ritirano tutto.

 

E sarebbe colpa di moneyfarm?

 

Io sono abbastanza soddisfatto sinceramente. nonostante la batosta covid (e il non aver avuto liquidità da inserire al momento giusto) il mio investimento con loro viaggia intorno all' 8% (al netto dei costi).

 

Certo, è uno strumento per farsi un pac mensile (è lì che sono competitivi coi costi rispetto ad altri) non per metterci 50K euro e lasciarceli ed è per chi non ha competenze o tempo di seguire assiduamente i propri investimenti.

 

Avevano sinceramente quello che cercavo: trasparenza e nessun vincolo (in qualche giorno disinvesti e hai i soldi sul conto).

 

Così come gimme5, che però investe nei fondi di acomea ma in classe a2, con costi veramente competitvi e con possibilità di investire pochi euro, anche giornalmente.



#41
Hecks

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- Il ragazzo nel video ad esempio ha acquistato 6 proprietà immobiliari il cui affitto paga i rispettivi mutui e fornisce al tempo stesso 15.000 dollari di entrate nette mensili (immaginate quanto guadagnerà quando finirà di pagare i debiti). I valori dei rispettivi immobili inoltre sono raddoppiati/triplicati in meno di un decennio.
 
- I titoli connessi a queste aziende (non per forza collegati ad una sola azienda e ad alto rischio) hanno fornito rendimenti altissimi negli ultimi decenni, anche considerando le varie crisi finanziarie. I rendimenti finanziari beneficiano di una tassazione moderata e favorevole.

 

Spoiler

 

 

 

Insomma è pieno di gente che ha intrapreso varie carriere, sia laureata che con un semplice diploma, a cui l'economia statunitense da l'opportunità di scalare la propria attività commerciale o professione fino a guadagnare cifre altissime ed inoltre (con un minimo di cultura finanziaria) di investire questi proventi con ritorni a lungo termine esorbitanti.

E' anche pieno di gente che dopo l'ultima crisi finanziaria (e un "Sistema" che permette certe crisi è giga marcio) è ancora #kólkùløperterra.

 

Persone come il ragazzo nel video (mago del Real Estate, mi ricorda qualcosa... :snape:), su Youtube/Social ne trovi a pacchi, anche in Italia ci stanno 'sti fenomeni... più o meno "seri" (preferisci 'na chiavetta USB o 6'000 euro CASH?). Fortuna che il giovine milionario condivide puntualmente la sua esperienza con il Pueblo e farà milionare anche loro... ma probabilmente anche no.

 

Certo, con il senno di poi... ma anche di prima... (  :sbonk: ) anche senza andare negli States... avessi investito a tempo debito su un Amazonno, un Alphabetto, un Netflixxo o un Facebookko, ecc... anch'io avrei fatto il botto... Ed invece... 

 

Spoiler


Modificata da Hecks, 05 January 2021 - 05:39 AM.


#42
Alex88

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Fatta questa fotografia, voi come percepite tutto questo rispetto al vostro ambiente e situazione economica personale ?

 

Io personalmente sono contento per il successo di questo ragazzo e di altri come lui, contrariamente a quanto si possa pensare non sono in difficoltà economiche anzi sia io che la mia famiglia direi che facciamo parte della classe media con case di proprietà, risparmi e redditi stabili. Finora ho lavorato nell'azienda di famiglia e se tutto va bene dopo l'attuale periodo di prova dovrei essere assunto in un'azienda statale a tempo indeterminato (non morirei comunque di fame anche se tutto dovesse andar male e non avere il rinnovo del contratto).

 

Però...di fronte a quelle opportunità di guadagno non dico di avere un sentimento di invidia (ripeto, sono felice del loro successo) ma almeno di riflessione.

 

Nel senso, io magari in virtù dei risparmi messi finora da parte da me e dalla mia famiglia, anche se le cose andassero male tirando la cinghia e con uno stile di vita modesto non morirei mai di fame, mentre loro hanno l'opportunità opposta: quasi certamente nella loro economia rampante le cose andranno bene e potranno ritirarsi da quarantenni/cinquantenni senza timori per il futuro (ok...al 99% :D) . Noi realisticamente lavoreremo anche da 70enni per portare a casa la pensione e lasciare qualcosa ai figli/nipoti.

 

Visto che noi viviamo nella nostra bolla e non vedo/sento mai nessuno fare questo confronto, qual è la vostra reazione a quanto ho scritto ? Avete il fegato marcio leggendo queste righe ?

 

Io come ho già detto invidio non loro ma la loro situazione, mi chiedo se la mia azienda, se invece di essere a Reggio Calabria fosse in una città della California che opportunità di crescita avrebbe etc. 

 

Ho scritto anche troppo e lascio a voi la parola, buona discussione/rosicamento :D.

Il ragazzo in questione è sicuramente molto in gamba perché si è trovato al momento giusto col lavoro giusto, e una piccola dose di fortuna che non guasta mai. Gli agenti immobiliari possono guadagnare cifre assurde, lui ha deciso di andare direttamente a lavorare invece di indebitarsi per andare all’università, e l’ha fatto con un lavoro che avrebbe anche potuto dargli 0 introiti dato che è tutto su commissione. Il momento della crisi poi è stata un’occasione quasi unica, ora non ricordo quanto ha detto di aver pagato il primo immobile a San Bernardino, forse $60-70k, con quei soldi ci compri una macchina, altro che una casa… È stato bravo anche a credere nella ripresa del mercato immobiliare, alla fine la California è comunque una destinazione molto ambita sia per la qualità di vita che per le occasioni lavorative, quindi se da un lato è facile dire che la ripresa era scontata dall’altro bisogna anche crederci e rischiare. Se invece di fare l’agente immobiliare avesse avuto un lavoro più da ufficio piuttosto che in un ristorante dubito che sarebbe dov’è arrivato ora.

 

Sicuramente poi gli americani hanno una mentalità diversa, essendo il Paese capitalista per eccellenza la gente non ha paura a rischiare e vedono il fallimento come un nuovo punto di partenza, non come la fine di tutto.

 

Discorso stipendi altissimi: se sei bravo in qualcosa la tua compagnia farà di tutto per tenerti, compreso pagarti cifre altissime perché è molto probabile che se non lo fanno loro, lo farà qualcun altro.

 

Comunque non pensare che sia tutto così semplice, l’americano medio non è che sia particolarmente brillante eh, qui la quantità di gente che è a un solo assegno dallo sfratto è enorme, la cultura del risparmio è quasi inesistente, non pensare che sia tutto rose e fiori.

 

Concludo dicendo che vedere video del genere fa solo piacere perché ti fa capire che le possibilità esistono ancora, che uno può essere padrone del proprio futuro e che non serve essere ricchi, avere un titolo di studio importante piuttosto che essere “troppo giovani”. Senza dimenticare il lato imprenditoriale: come già detto, essendo molto capitalisti, aprire un business etc è sicuramente più semplice rispetto ad altri posti. Ah, e il discorso investitori: se c’è un progetto interessante, una start-up che fa vedere del potenziale o cose simili, di gente disposta a mettere soldi ce n’è eccome.

 

In definitiva per me è una questione di mentalità e modi diversi di vedere e fare le cose, tutti qui, perché ripeto, l’americano medio è come l’italiano medio piuttosto che il cinese medio.



#43
Sarastro

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Vabbeh, ma tu sei inarrivabile :D

Secondo me un settore promettente, dove gia' bazzico da un po' di tempo, e' quello degli e-sports.

Che ne pensate?



#44
Me-Se 12

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Vabbeh, ma tu sei inarrivabile :D

Secondo me un settore promettente, dove gia' bazzico da un po' di tempo, e' quello degli e-sports.

Che ne pensate?

 

Penso che sia un settore interessante, socio.

Ma prima di investire ben sai che necessito di un trimestre di studio (contesto storico, indici + balance sheet + profit & loss account attuali, psicologia di massa nei confronti della societá x), varianze degli ultimi 14 e 52 settimane, ecc.

Attualmente mi sto spostando verso le macchine elettriche cinesi, (i.e. Nio Inc acquistate a $11 diciotto mesi fa, ora intorno ai $53 :D).

 

Per me rimane un "gioco" perché piú di 20k (capital gains, not capital only) non investo. 

Quella cifra non é casuale, dato che é il limite dell' ISA account non tassabile in UK.

Rispetto ad un ventennio fa eseguire il tutto da una piattaforma mobile é una manna, prima era molto piú complicato.

 

Nota per il buon Itachi, che leggo sempre volentieri: ogni volta che accenno alle ETF ai miei colleghi americani con il solito argomento di diversificare i rischi, mi rispondono: "...what a pussy" :asd:



#45
Genocide

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E' che non è così semplice. I miei genitori non conoscevano la differenza tra un professionale ed un liceo, il che mi ha portato a frequentare un ITIS, un ITSOS, perdere 2 anni a casaccio nonostante la media dell'8 perché avevo zero input che mi spingevano a frequentare, e infine con l'unico obbiettivo di togliermelo dai cosidetti con il minor sforzo possibile, un professionale (per diventare operatore dei servizi sociali). Al quinto anno, studiarmi da solo fisica, chimica, trigonometria ed altre cose mai fatte dato l'elevato livello dei miei istituti, per passare l'esame al PoliMi (ovviamente primo e ultimo a riuscirci della mia scuola, perché chi altro al mondo passa da oss a ingegneria informatica), uscire con 98/100 perché "la strafottenza di prendere bei voti ma non venire a lezione non merita ricompense", fare 6 mesi di esami con 30 e lode e mollare per portare avanti un'azienda nel settore.
 
E l'unico motivo per cui non sono nella stessa situazione degli amici con cui son cresciuto, è un misto di culo e capacità (derivanti anch'esse dalla congiunzione astrale del deretano).
 
La colpa è dei miei genitori? Sotto tanti aspetti, sicuro. Per dire, al quinto "c'è picchetto a scuola, sto a casa", io due domande sulla veridicità di tale affermazione me la sarei posta.
Ma pretendere una guida in una società, da chi ancora non ha capito come destreggiarsi, è chiedere troppo. E i miei genitori non sono neanche così male. La condizione di milioni e milioni di famiglie è pari o peggio.
 
Per quello parlavo di scuola, e non di genitori, come problema. Anche spiegare un minimo come funziona il mercato del lavoro, per dire. Discutere sul perché la professione X ti porta a Y. Non per omologarci e farci far tutti le stesse cose, ma per darci gli strumenti necessari per fare una scelta quantomeno ponderata.
 
Possono sembrare concetti semplici e di cultura comune, ma quando hai nella vita zero esempi e nessuno ti direziona, non ci sono molte chance che vada per il meglio.

In quel senso sei stato molto fortunato ad avere delle persone vicino che hanno potuto risolvere parte del puzzle al tuo posto. Semplicemente per i più questa fortuna non c'è e non ci sarà neanche tra qualche generazione.


Ma son d'accordo che non sia semplice. Anzi pure parlare di colpe è eccessivo, perché un povero padre "poco studiato" che ha la gioia e la possibilità di vedere il figlio laureato ci sta che non si ponga troppi problemi su "cosa" stia studiando e quali sbocchi possa avere dopo.
Lui ha quella visione del mondo del lavoro, rimasta al passato.

Sulla scuola hai ragionissima che anche lì dovrebbero subentrare insegnanti e similari. Ma ripeto non serve chissà che rivoluzione dello Stato in sé, secondo me




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