Si il discorso degli estremi è verissimo.
Il problema è che alla lunga la nostra "media" ha creato meno bisogni di dover spingere su certe cose. Alla fine siamo esseri umani, come ogni animale siamo fatti per risparmiare energia dove possibile quindi gli sforzi, anche mentali, rimangono difficili senza motivazioni forti dietro.
Cioè, il sapere che se non fai un minimo di qualcosa rischi di finire per strada va detto che è sicuramente un buon incentivo a darsi una mossa.
Da noi proprio perché campi comunque il livello medio è sceso sempre di più.
È un po' come la sanità. Al livello morale sono totalmente per il sistema europeo.
Ma se guardi i numeri ti rendi anche conto che non è un sistema sostenibile senza essere portato avanti in maniera perfetta, cosa che noi non stiamo facendo.
L'anno scorso c'è stata una conferenza a riguardo dove si è praticamente detto che nei prossimi anni si raggiungeranno i 5 triliardi di spesa sanitaria in Europa e che i soldi per pagarla semplicemente non ci sono.
Non saprei, sicuramente sono argomenti complessi ma credo che da noi nel tempo si stia sempre più scusando l'errore e sempre meno premiando il risultato e semplicemente non credo che andrà a finire bene se il trend rimane questo.
Sono temi spinosi perché non abbiamo modelli realmente efficaci. La sanità in mano allo Stato ha i suoi problemi, al più economici.
In mano ai privati, ha i suoi problemi, come hai detto morali. Ma più che morali, sociali.
Perché una Società è una catena forte quanto il suo anello più debole. Perciò ad una crescita verso l'alto, dovrebbe corrispondere una medesima crescita delle condizioni dei meno abbienti.
Se le cure mediche mi portano alla bancarotta, perché o mi bevo quello che la mia scarsa assicurazione mi copre come cura, o mi pago da solo le cure migliori, poi hai le strade piene di homeless e la paura di mandare tuo figlio a scuola senza zaino in kevlar.
Idealmente per me, in periodo di crisi economica il governo dovrebbe essere in mano a chi insegue l'economia, e in periodi di grassa, in mano a chi ridistribuisce il grasso che cola.
Questo non avviene ne da noi, ne da loro, seppur a parti opposte.
Poi capisco che per una persona ambiziosa, o che semplicemente capisce meglio come funziona il mondo, e riesce a trarne maggior profitto, l'Italia e gran parte della sua popolazione crea frustrazione.
Perché appunto sembra inerme, immobile, svogliata, non desiderosa di imparare, raggiungere, mettersi in gioco.
Ma credo che sia più per una mancanza di conoscenza che di desiderio o voglia di fare. Conosco persone che si ammazzano di lavoro, nella maniera sbagliata. O studiano per 10 anni con enormi risultati, in campi a profitto zero.
Negli US la cultura sopperisce, il concetto di loser o winner getta una base. Da noi la scuola dovrebbe essere il gran livellatore, che ci pone tutti sulla stessa linea di partenza, ma fallisce. E appena finisce, nessuno sa più da dove cominciare, e in pochi hanno esempi concreti sul cosa fare (perché chi riesce non diventa un fenomeno di costume).