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Il Vaso di Pandora: il MeToo nel gaming e nell'eSport


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Questa discussione ha avuto 43 risposte

#16
Dark Soul

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Questo problema c'è sempre stato, la differenza è che con internet molte persone dietro una tastiera si sentono più tranquille nel molestare. È un problema di educazione ma anche un riflesso di certe libertà sociali.
Concordo con chi dice che la cosa andrebbe denunciata subito. Io mi vergognerei se mi lasciassi molestare per raggiungere un obbiettivo personale (tipo essere una star di Hollywood) e poi denunciassi chi lo ha fatto. Se si ha un minimo di dignità si deve anche rinunciare alla carriera pur di far valere la propria persona. Comodo parlarne dopo.

#17
WaltonSimons33

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Che sia il più inclusivo di tutti ho forti dubbi, fino a pochi anni fa l'e3 era pieno di booth babes che altro che i box e quando le hanno tolte c'è stata una levata di scudi impressionante da parte dei giocatori. Cmq si non sono certo solo i videogiochi ad avere problemi, tutti gli ambienti a prevalenza maschile sono così

Questione totalmente diversa, infatti la "levata di scudi" fu in primis delle stesse booth babes che a conti fatti erano modelle e si trovarono senza lavoro. Non è un caso che molte correnti femministe lascino alle singole donne la sacra libertà di decidere cosa fare con il proprio corpo, imporre la propria visione sessualmente repressiva è anche quella violenza! Stessa cosa vale per F1/MotoGP, ecc.
Per il resto mi vanto di essere uno di quegli "ingenui" che è caduto dalle nuvole, forse perché non comportandomi in questo modo tendo a pensare che neanche gli altri lo facciano e se guardo alle persone che conosco vedo così tanti "ingenui" che mi viene difficile pensare al pubblico soprattutto ipocrita di cui parli. Mi chiedo se i veri ipocriti non siano coloro che hanno sempre saputo ma non hanno detto/fatto nulla prima. Io farò come ho sempre fatto, segnalerò ai responsabili degli spazi digitali che frequento i comportamenti che ritengo offensivi verso di me o altri, alle autorità se mi dovesse capitare di assistere a qualcosa di persona. In ogni caso, pur avendo incrociato nella vita persone che lo avrebbero meritato, non darò mai e poi mai certe questioni in pasto ai social, perché i social sono un tribunale stupido e superficiale.

#18
Mrskellington

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Questione totalmente diversa, infatti la "levata di scudi" fu in primis delle stesse booth babes che a conti fatti erano modelle e si trovarono senza lavoro. Non è un caso che molte correnti femministe lascino alle singole donne la sacra libertà di decidere cosa fare con il proprio corpo, imporre la propria visione sessualmente repressiva è anche quella violenza! Stessa cosa vale per F1/MotoGP, ecc.
Per il resto mi vanto di essere uno di quegli "ingenui" che è caduto dalle nuvole, forse perché non comportandomi in questo modo tendo a pensare che neanche gli altri lo facciano e se guardo alle persone che conosco vedo così tanti "ingenui" che mi viene difficile pensare al pubblico soprattutto ipocrita di cui parli. Mi chiedo se i veri ipocriti non siano coloro che hanno sempre saputo ma non hanno detto/fatto nulla prima. Io farò come ho sempre fatto, segnalerò ai responsabili degli spazi digitali che frequento i comportamenti che ritengo offensivi verso di me o altri, alle autorità se mi dovesse capitare di assistere a qualcosa di persona. In ogni caso, pur avendo incrociato nella vita persone che lo avrebbero meritato, non darò mai e poi mai certe questioni in pasto ai social, perché i social sono un tribunale stupido e superficiale.

Non è totalmente diversa, è esattamente la stessa cosa. È ovvio che sono modelle pagate che lo fanno di mestiere, esattamente come le ragazze ai box, ciò non toglie che sia una cosa decisamente sessista. Anche le donne possono essere sessiste eh, mica è una questione solo maschile, oltre all'ovvio fatto che c'è il loro interesse economico in ballo quindi è probabile che semplicemente se ne freghino se è sessista o meno finché vengono pagate. L'ipocrisia a cui mi riferivo più che agli scandali che effettivamente non possiamo sapere si riferiva al sessismo in generale del nostro ambiente, come di tutti gli ambienti a stragrande maggioranza maschile, che almeno fino a qualche anno fa era proprio palese ma spesso e volentieri viene totalmente negato. E se mi vieni a dire che le booth babes non erano una cosa sessista mi riesce difficile non farti rientrare nella categoria..poi oh la libertà di espressione (ma è più corretto definirla libertà commerciale) comprende la libertà di essere sessisti e mostrare donne seminude per attirare il pubblico, fortunatamente viene fatta sempre più spesso la scelta di non esserlo

Modificata da Mrskellington, 16 August 2020 - 09:58 PM.


#19
WaltonSimons33

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Non è totalmente diversa, è esattamente la stessa cosa. È ovvio che sono modelle pagate che lo fanno di mestiere, esattamente come le ragazze ai box, ciò non toglie che sia una cosa decisamente sessista. Anche le donne possono essere sessiste eh, mica è una questione solo maschile, oltre all'ovvio fatto che c'è il loro interesse economico in ballo quindi è probabile che semplicemente se ne freghino se è sessista o meno finché vengono pagate. L'ipocrisia a cui mi riferivo più che agli scandali che effettivamente non possiamo sapere si riferiva al sessismo in generale del nostro ambiente, come di tutti gli ambienti a stragrande maggioranza maschile, che almeno fino a qualche anno fa era proprio palese ma spesso e volentieri viene totalmente negato. E se mi vieni a dire che le booth babes non erano una cosa sessista mi riesce difficile non farti rientrare nella categoria..poi oh la libertà di espressione (ma è più corretto definirla libertà commerciale) comprende la libertà di essere sessisti e mostrare donne seminude per attirare il pubblico, fortunatamente viene fatta sempre più spesso la scelta di non esserlo

Ah, grazie per avermi fatto rientrare fra i sessisti per il fatto che ritengo giusto lasciare al volere delle singole donne se esporre o meno il proprio corpo e grazie per aver stabilito definitivamente per tutti noi cosa è sessismo e cosa no.
Quindi mi confermi che non esistono donne a cui semplicemente piace esibire il corpo. Che tutte coloro che lo fanno o non sanno guadagnarsi da vivere diversamente oppure sono sessiste e non lo sanno.
Sei consapevole di aver appena risolto decenni di dibattiti interni allo stesso movimento femminista? Forse solo l'intera corrente del femminismo sessuale positivo non sarà molto felice...

#20
Guest_Local FaneYe

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Non è totalmente diversa, è esattamente la stessa cosa. È ovvio che sono modelle pagate che lo fanno di mestiere, esattamente come le ragazze ai box, ciò non toglie che sia una cosa decisamente sessista. Anche le donne possono essere sessiste eh, mica è una questione solo maschile, oltre all'ovvio fatto che c'è il loro interesse economico in ballo quindi è probabile che semplicemente se ne freghino se è sessista o meno finché vengono pagate. L'ipocrisia a cui mi riferivo più che agli scandali che effettivamente non possiamo sapere si riferiva al sessismo in generale del nostro ambiente, come di tutti gli ambienti a stragrande maggioranza maschile, che almeno fino a qualche anno fa era proprio palese ma spesso e volentieri viene totalmente negato. E se mi vieni a dire che le booth babes non erano una cosa sessista mi riesce difficile non farti rientrare nella categoria..poi oh la libertà di espressione (ma è più corretto definirla libertà commerciale) comprende la libertà di essere sessisti e mostrare donne seminude per attirare il pubblico, fortunatamente viene fatta sempre più spesso la scelta di non esserlo

Un lavoro, fatto liberamente da donne nella loro totale libertà, che fanno quel lavoro probabilmente perché a loro piace, è sessista. Queste donne sono sessiste contro se stesse, anche se non lo sanno o sono di opinione apertamente contraria.

Dire a delle donne quel che è moralmente consigliabile o meno fare col proprio corpo, e dare in generale l'idea che l'esposizione della sessualità femminile è fondamentalmente immorale, invece non sembra essere sessista.

Viva il progressismo.

#21
Mrskellington

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Ah, grazie per avermi fatto rientrare fra i sessisti per il fatto che ritengo giusto lasciare al volere delle singole donne se esporre o meno il proprio corpo e grazie per aver stabilito definitivamente per tutti noi cosa è sessismo e cosa no.
Quindi mi confermi che non esistono donne a cui semplicemente piace esibire il corpo. Che tutte coloro che lo fanno o non sanno guadagnarsi da vivere diversamente oppure sono sessiste e non lo sanno.
Sei consapevole di aver appena risolto decenni di dibattiti interni allo stesso movimento femminista? Forse solo l'intera corrente del femminismo sessuale positivo non sarà molto felice...

Stai semplificando e distorcendo parecchio la questione. Primo, come dici tu si tratta di dibattiti, eppure hai preso subito comodamente posizione sulla linea più libertaria per cui sicuramente è giustificabile esibirsi, troncando ogni dibattito ben prima di me; secondo, nn si tratta di libertà sessuale, si tratta di mercificazione ed esibizione del corpo che prescinde dalle scelte individuali. Se anche a qualcuna delle booth babes piacerà semplicemente mostrare il loro corpo (altra ipocrisia pensare che siano la maggior parte e che non lo facciano semplicemente per soldi) ciò non toglie che l'effetto è quello di presentare all'intero pubblico videoludico, quasi tutto maschile, una schiera infinita di donne seminude e ammiccanti, con le conseguenze prevedibili sull'immaginario collettivo. Per vent'anni la presenza femminile all'E3 si è ridotta a tette e culi o poco più. Dimmi tu quale femminista al mondo difenderebbe una cosa del genere. Onestamente il perché quelle ragazze si prestino non mi interessa neanche, mi interessa l'effetto che hanno sulle milioni di persone che vi sono esposte. E sarebbe interessante anche spostare il focus per una volta dalle donne e chiedersi cosa spinge gli uomini a difendere a spada tratta queste usanze, ne uscirebbero cose interessanti: se queste donne si mostrano è perché gli uomini apprezzano e non lo mettono minimamente in discussione, e questa cosa non viene mai affrontata, sembra una legge di natura. Ehi, hanno scelto di esibirsi, cosa mai c'entriamo noi? Su.. C'è una ragione per cui cose del genere non sono più accettate, con buona pace delle donne a cui piace esibire il proprio corpo. E davvero mi sembra una cosa così evidente da essere assurdo parlarne. Anzi, più che assurdo ipocrita, appunto..

Modificata da Mrskellington, 17 August 2020 - 04:41 AM.


#22
Mrskellington

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Un lavoro, fatto liberamente da donne nella loro totale libertà, che fanno quel lavoro probabilmente perché a loro piace, è sessista. Queste donne sono sessiste contro se stesse, anche se non lo sanno o sono di opinione apertamente contraria.

Dire a delle donne quel che è moralmente consigliabile o meno fare col proprio corpo, e dare in generale l'idea che l'esposizione della sessualità femminile è fondamentalmente immorale, invece non sembra essere sessista.

Viva il progressismo.

Ho risposto sopra

#23
Mrskellington

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Guardacaso le culture dove le donne non possono esporre il proprio corpo liberamente sono sistematicamente le culture dove le donne hanno meno diritti di una vacca, sono primariamente gli uomini a voler inibire la possibilità delle donne di esporre il proprio corpo, perchè inibire la loro sessualità significa castrarle socialmente togliendo la possibilità di essere parte attiva nei corteggiamenti, cioè nella selezione del partner. In un certo senso sono leggi di natura, nel senso che si ripropongono sistematicamente uguali da migliaia di anni.

Ho fatto un discorso articolato, mica ho scritto che le donne non possono esporre il loro corpo (peraltro continua ad essere un loro pieno diritto, mica nessuno l'ha vietato), ho parlato di questo specifico contesto. Ragazzi io comincio ad essere abbastanza stufo di spiegare l'ovvio, se non ci vedete nulla di sessista nel nel riempire una fiera, frequentata da uomini, di donne (e solo donne) seminude per attirare pubblico nn so che dirvi, più oggettivazione di così si muore. A sentire voi il sessismo in occidente non esiste, solo gli arabi che impongono il burqa

Modificata da Mrskellington, 17 August 2020 - 08:40 AM.


#24
WaltonSimons33

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Stai semplificando e distorcendo parecchio la questione. Primo, come dici tu si tratta di dibattiti, eppure hai preso subito comodamente posizione sulla linea più libertaria per cui sicuramente è giustificabile esibirsi, troncando ogni dibattito ben prima di me; secondo, nn si tratta di libertà sessuale, si tratta di mercificazione ed esibizione del corpo che prescinde dalle scelte individuali. Se anche a qualcuna delle booth babes piacerà semplicemente mostrare il loro corpo (altra ipocrisia pensare che siano la maggior parte e che non lo facciano semplicemente per soldi) ciò non toglie che l'effetto è quello di presentare all'intero pubblico videoludico, quasi tutto maschile, una schiera infinita di donne seminude e ammiccanti, con le conseguenze prevedibili sull'immaginario collettivo. Per vent'anni la presenza femminile all'E3 si è ridotta a tette e culi o poco più. Dimmi tu quale femminista al mondo difenderebbe una cosa del genere. Onestamente il perché quelle ragazze si prestino non mi interessa neanche, mi interessa l'effetto che hanno sulle milioni di persone che vi sono esposte. E sarebbe interessante anche spostare il focus per una volta dalle donne e chiedersi cosa spinge gli uomini a difendere a spada tratta queste usanze, ne uscirebbero cose interessanti: se queste donne si mostrano è perché gli uomini apprezzano e non lo mettono minimamente in discussione, e questa cosa non viene mai affrontata, sembra una legge di natura. Ehi, hanno scelto di esibirsi, cosa mai c'entriamo noi? Su.. C'è una ragione per cui cose del genere non sono più accettate, con buona pace delle donne a cui piace esibire il proprio corpo. E davvero mi sembra una cosa così evidente da essere assurdo parlarne. Anzi, più che assurdo ipocrita, appunto..

No no, io non ho distorto proprio nulla, ho scritto che è una questione totalmente diversa e lo ribadisco, infatti l'uso volontario del corpo è oggetto di dibattito fra le femministe ma nessuna corrente femminista (e neanche la legge) sarebbe mai favorevole alle molestie di cui parla l'articolo. Non ho neanche semplificato, anzi ho fatto i dovuti distinguo, mettere argomenti diversi nello stesso calderone come fai tu, quello si chiama semplificare. Ho scritto che alcune correnti femministe sono favorevoli e ho lasciato trasparire quale sia la mia posizione, non ho detto che è l'unica giusta quindi non ho troncato nessun dibattito, a costo di ripetermi ho scritto che l'argomento era diverso. Per contro tu hai scritto che è difficile non darmi del sessista e ora scrivi a priori che in quanto uomo la mia opinione non può essere una posizione meditata, deve essere per forza di comodo e quindi ipocrita. È evidente che chi pretende di dare giudizi assoluti e definitivi non sono certo io, perciò rinnovo i miei complimenti, hai risolto dibattiti aperti da circa 40 anni. Dire che nessuna femminista al mondo sarebbe stata mai d'accordo non è semplicemente falso, è proprio comico! Il femminismo sessuale positivo arriva addirittura ad essere favorevole a pornografia e prostituzione (purché siano volontarie), figurati le booth babes dell'E3. E dire che nell'epoca digitale controllare prima di scrivere è veramente un attimo...

#25
Giona_Zappa

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Concordo, e aggiungo che non bisogna commettere l'ingenuità di pensare che non ci siano donne capaci di mettere in moto piani simili senza farsi il benché minimo scrupolo...

I fatti riportati in questo articolo sono terrificanti, però non bisogna escludere la possibilità che qualche ragazza sia pronta a ad inventarsi qualsiasi cosa da pubblicare sui social solo e unicamente per farsi notare, perché di questo periodo appunto queste cose non passano inosservate, ma bensì viste da migliaia e migliaia di persone, così appunto da poter aumentare la sua "popolarità". Poi un altro problema e che c'è uan gran parte della community di qualsiasi social che è stupida, e da per vero ogni singola cosa che gli viene detta, senza porsi la domanda se quelle che leggono è vero, o se è meglio accertarsi, quindi la conseguenza di tutto questo e la gente inizia a lanciare merd sull'accusato che non ha appunto come detto nell'articolo, la possibilità di difendersi, e gli viene firmata così la sua condanna a "morte". Ripeto tutte le accuse che sono state riportate nell'articolo sono terrificanti e non si può dire niente a riguardi

#26
Mrskellington

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No no, io non ho distorto proprio nulla, ho scritto che è una questione totalmente diversa e lo ribadisco, infatti l'uso volontario del corpo è oggetto di dibattito fra le femministe ma nessuna corrente femminista (e neanche la legge) sarebbe mai favorevole alle molestie di cui parla l'articolo. Non ho neanche semplificato, anzi ho fatto i dovuti distinguo, mettere argomenti diversi nello stesso calderone come fai tu, quello si chiama semplificare. Ho scritto che alcune correnti femministe sono favorevoli e ho lasciato trasparire quale sia la mia posizione, non ho detto che è l'unica giusta quindi non ho troncato nessun dibattito, a costo di ripetermi ho scritto che l'argomento era diverso. Per contro tu hai scritto che è difficile non darmi del sessista e ora scrivi a priori che in quanto uomo la mia opinione non può essere una posizione meditata, deve essere per forza di comodo e quindi ipocrita. È evidente che chi pretende di dare giudizi assoluti e definitivi non sono certo io, perciò rinnovo i miei complimenti, hai risolto dibattiti aperti da circa 40 anni. Dire che nessuna femminista al mondo sarebbe stata mai d'accordo non è semplicemente falso, è proprio comico! Il femminismo sessuale positivo arriva addirittura ad essere favorevole a pornografia e prostituzione (purché siano volontarie), figurati le booth babes dell'E3. E dire che nell'epoca digitale controllare prima di scrivere è veramente un attimo...

Ah avevo capito male l'inizio, pensavo dovessi che era totalmente diversa dalla questione dei box nella f1 visto che avevo tirato fuori l'argomento a partire da quello, se intendevi che è una questione diversa dalle molestie ovviamente è vero, per quanto queste siano sicuramente favorite dal clima generale, non si può pensare di trattare così la figura femminile e pensare che non ci siano conseguenze. Non ho mai scritto che la tua posizione di uomo non può essere meditata e non so da dove lo tiri fuori, ho scritto e ribadisco che è ipocrita non considerare sessista una manifestazione del genere, cosa che stai facendo, perché allora mi dovresti dire in cosa consiste il sessismo secondo te, è un esempio da manuale. In quanto a prostituzione e pornografia (ero sicuro che le avresti tirate fuori guarda) sono due cose totalmente diverse per scopi, utenza ed effetti sociali: né l'una né l'altra vanno a incidere sull'immaginario collettivo allo stesso modo, non creano e perpetuano stereotipi di genere allo stesso modo, paradossalmente in entrambe le cose le donne hanno molto più potere (in teoria almeno, in pratica mica tanto..) e perfino piacere, sono sicuramente fenomeni enormemente più complessi da ogni punto di vista. Tanto che come dici tu le femministe spesso si battono per i diritti delle prostitute più che per la sua abolizione, e per il controllo sulla pornografia, arrivando a crearne di stampo femminista (con scarso successo per la verità). Sono ambiti in cui l'empowerment può ottenere molto. Un po' diverso da usare, letteralmente, il corpo femminile per vendere prodotti. Se c'è una corrente femminista che approva quest'uso del corpo, molto più commerciale che sessuale, dimmi qual è, non mi risulta che il femminismo sessuale positivo lo faccia

Modificata da Mrskellington, 17 August 2020 - 12:07 PM.


#27
WaltonSimons33

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Ah avevo capito male l'inizio, pensavo dovessi che era totalmente diversa dalla questione dei box nella f1 visto che avevo tirato fuori l'argomento a partire da quello, se intendevi che è una questione diversa dalle molestie ovviamente è vero, per quanto queste siano sicuramente favorite dal clima generale, non si può pensare di trattare così la figura femminile e pensare che non ci siano conseguenze. Non ho mai scritto che la tua posizione di uomo non può essere meditata e non so da dove lo tiri fuori, ho scritto e ribadisco che è ipocrita non considerare sessista una manifestazione del genere, cosa che stai facendo, perché allora mi dovresti dire in cosa consiste il sessismo secondo te, è un esempio da manuale. In quanto a prostituzione e pornografia (ero sicuro che le avresti tirate fuori guarda) sono due cose totalmente diverse per scopi, utenza ed effetti sociali: né l'una né l'altra vanno a incidere sull'immaginario collettivo allo stesso modo, non creano e perpetuano stereotipi di genere allo stesso modo, paradossalmente in entrambe le cose le donne hanno molto più potere (in teoria almeno, in pratica mica tanto..) e perfino piacere, sono sicuramente fenomeni enormemente più complessi da ogni punto di vista. Tanto che come dici tu le femministe spesso si battono per i diritti delle prostitute più che per la sua abolizione, e per il controllo sulla pornografia, arrivando a crearne di stampo femminista (con scarso successo per la verità). Sono ambiti in cui l'empowerment può ottenere molto. Un po' diverso da usare, letteralmente, il corpo femminile per vendere prodotti. Se c'è una corrente femminista che approva quest'uso del corpo, molto più commerciale che sessuale, dimmi qual è, non mi risulta che il femminismo sessuale positivo lo faccia

È chiaro che mi riferivo alla differenza tra booth babes/grid girls e molestie, infatti ho usato parole come decidere, inoltre dopo aver parlato delle booth babes ho scritto esplicitamente "Stessa cosa vale per F1/MotoGP, ecc", secondo me la cosa era difficilmente fraintendibile. Nella tua seconda risposta ai miei commenti parlavi del fatto che usanze come le booth girls sono difese soprattutto dagli uomini, defininendo l'approccio maschile alla questione quasi pilatesco ("cosa mai c'entriamo noi?") e alla fine esplicitamente ipocrita, insinuando nel mezzo che essendo tutto ad uso e consumo dello sguardo maschile l'opinione degli uomini sia interessata, ecco da dove ho tirato fuori le conclusioni. Nella tua prima risposta scrivevi che era difficile non farmi rientrare fra i sessisti se non consideravo le ragazze E3 una cosa sessista, non giochiamo con le parole per favore perché è tutto scritto nei commenti precedenti. Si (un sì enorme), il femmismo sessuale positivo è assolutamente a favore dell'uso commerciale del corpo femminile, purché sia consapevole, come puoi constatare da te leggendo libri sull'argomento o più semplicemente cercando cose come sex positive feminism grid girls. Dire poi che pornografia e prostituzione sono soprattutto empowerment mentre le booth girls sono sfruttamento commerciale è ridicolo e senza senso, significa voler creare una distinzione dove non esiste, una distinzione che infatti il femminismo sessuale positivo non fa. Il femmismo sessuale positivo ritiene che vada lasciata alla singola persona la libertà di decidere se quello che fa con il proprio corpo sia libera espressione e se il ritorno economico e lo sfruttamento commerciale siano solo una conseguenza. Il fatto che la società stia cambiando significa poco, i cambiamenti non sono sempre per il meglio. Dopodiché tu sei libero di considerare tutto questo sessista e io di pensare che hai torto marcio, un solo fatto rimane vero e incontrovertibile: è un argomento completamente diverso da ciò che è trattato nell'articolo.

Modificata da WaltonSimons33, 17 August 2020 - 01:37 PM.


#28
Guest_Local FaneYe

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Ho risposto sopra

Resto della mia opinione e trovo la tua risposta a tratti semplicemente retrograda.

La commercializzazione del corpo e dell'immagine delle booth babes è ai fatti molto meno che prostituzione, e nella prostituzione non c'è nulla di male fintanto che è esercitata liberamente: le donne sono libere di fare del proprio corpo quel che vogliono ed in una società civile non c'è nulla di cui vergognarsi della propria sessualità e vita sessuale.
Perché quindi accanirsi contro queste figure? La risposta è: per un cinico motivo di immagine motivato da corporazioni intenzionate a fare bella PR contro gli interessi delle libere lavoratrici che si sono trovate senza lavoro a causa di una recrudescenza assolutamente reazionaria e retrograda contro la manifestazione della sessualità.

O perché si ritiene che l'esposizione di contenuti sessuali in pubblico generi effetti negativi (concetto sempre dato per certo, mai provato, frequentemente smentito, e che si basa sul principio profondamente problematico dell'incolpare la sessualità femminile prima che le persone che commettono molestie, in un modo che ritengo pericolosamente vicino al "se non voleva essere stuprata non doveva vestirsi così"), o perché si pensa di poter decidere meglio delle dirette interessate (altro comportamento molto femminista), o per pura e semplice fobia del sesso si denunciano e si fanno pressioni per eliminare queste donne svergognate dalla vista.

Non si dice che queste cose vanno vietate, perchè sarebbe impopolare e ridicolo in un mondo dove la sessualità è fortunatamente sempre più normalizzata. Si lascia invece capire che queste cose sono immorali, che la stessa opinione delle persone che fanno questo lavoro non conta nulla, e che bisogna essere felici quando queste cose vengono represse senza motivo.

Tutta questa crociata contro "la mercificazione del corpo della donna" si rivela alla fine per quello che è: un regurgito di sentimenti molto tradizionali su quello che si può permettere o meno della sessualità femminile espresso in termini nuovi ma con risultati vecchi di millenni.
Il problema reale della mercificazione del corpo della donna è semplicemente che non è bilanciato da un uguale mercificazione del corpo maschile, ed è lo squilibrio nell'immagine tra uomini e donne a creare problemi. La soluzione non può essere un'anacronistico irrigidimento verso l'esposizione della sessualità nei media, una soluzione comunque impossibile visto che viviamo nell'era della pornografia libera su internet che ha influenzato nel bene e nel male la percezione pubblica (e l'aspetto della normalizzazione della sessualità è solo positivo per quel che mi riguarda), ma dovrebbe piuttosto essere l'evoluzione dal lato femminile verso qualcosa che dia maggior peso alla propria volontà, al proprio piacere ed alla propria autoespressione, e dal lato maschile verso un'equalizzazione di questa pratica (che sta già accadendo lentamente, anche se in stato iniziale).

#29
Mrskellington

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È chiaro che mi riferivo alla differenza tra booth babes/grid girls e molestie, infatti ho usato parole come decidere, inoltre dopo aver parlato delle booth babes ho scritto esplicitamente "Stessa cosa vale per F1/MotoGP, ecc", secondo me la cosa era difficilmente fraintendibile. Nella tua seconda risposta ai miei commenti parlavi del fatto che usanze come le booth girls sono difese soprattutto dagli uomini, defininendo l'approccio maschile alla questione quasi pilatesco ("cosa mai c'entriamo noi?") e alla fine esplicitamente ipocrita, insinuando nel mezzo che essendo tutto ad uso e consumo dello sguardo maschile l'opinione degli uomini sia interessata, ecco da dove ho tirato fuori le conclusioni. Nella tua prima risposta scrivevi che era difficile non farmi rientrare fra i sessisti se non consideravo le ragazze E3 una cosa sessista, non giochiamo con le parole per favore perché è tutto scritto nei commenti precedenti. Si (un sì enorme), il femmismo sessuale positivo è assolutamente a favore dell'uso commerciale del corpo femminile, purché sia consapevole, come puoi constatare da te leggendo libri sull'argomento o più semplicemente cercando cose come sex positive feminism grid girls. Dire poi che pornografia e prostituzione sono soprattutto empowerment mentre le booth girls sono sfruttamento commerciale è ridicolo e senza senso, significa voler creare una distinzione dove non esiste, una distinzione che infatti il femminismo sessuale positivo non fa. Il femmismo sessuale positivo ritiene che vada lasciata alla singola persona la libertà di decidere se quello che fa con il proprio corpo sia libera espressione e se il ritorno economico e lo sfruttamento commerciale siano solo una conseguenza. Il fatto che la società stia cambiando significa poco, i cambiamenti non sono sempre per il meglio. Dopodiché tu sei libero di considerare tutto questo sessista e io di pensare che hai torto marcio, un solo fatto rimane vero e incontrovertibile: è un argomento completamente diverso da ciò che è trattato nell'articolo.

Sulla prima parte hai ragione, mi scuso ho letto con poca attenzione. Il fatto che sia completamente diverso però no: si tratta di due sintomi, di gravità assolutamente diversa, dello stesso atteggiamento maschilista ormai in via di cambiamento, difficilmente ci sarebbero molestie a gogò in un ambiente di reale uguaglianza e dove le donne non fossero state considerate arredamento fino a poco tempo fa. Sulla seconda parte certo, è quello che ho detto e lo ribadisco, che è diverso da dire che l'opinione di un uomo non può essere diversa, è solo un atteggiamento diffusissimo che consiste nel lavarsene le mani e ridurre tutto alla libera decisione femminile, come se non lo riguardasse tutto sommato. Ma mica è intrinseco all'essere uomo, è semplicemente quel che accade spesso. La differenza che cito è tutt'altro che inesistente: da una parte c'è un'attività dove la donna può avere totale controllo, nell'altro è semplicemente usata da altri, anche se con il suo consenso. E ribadisco che il problema non riguarda le singole donne che scelgono di farlo, riguarda tutto l'ambiente: è qui che l'assenza di responsabilità maschile è assordante, come se tale scelta non fosse dettata almeno per metà dallo sguardo maschile, che non viene affatto messo in discussione mentre tutto sommato dovrebbe forse essere l'unica cosa su cui discutere. Ho fatto la ricerca che indichi e c'è chi difende la questione, con una superficialità disarmante a mio avviso, senza trovare alcun riferimento a correnti che vadano al di là di opinioni personali; non ne ho trovati a difesa delle booth babes dell'e3, che peraltro pare fossero di frequente molestate fino a un decennio fa. Poi oh se anche questo va bene non so davvero che dire, io lo trovo allucinante

#30
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Resto della mia opinione e trovo la tua risposta a tratti semplicemente retrograda.

La commercializzazione del corpo e dell'immagine delle booth babes è ai fatti molto meno che prostituzione, e nella prostituzione non c'è nulla di male fintanto che è esercitata liberamente: le donne sono libere di fare del proprio corpo quel che vogliono ed in una società civile non c'è nulla di cui vergognarsi della propria sessualità e vita sessuale.
Perché quindi accanirsi contro queste figure? La risposta è: per un cinico motivo di immagine motivato da corporazioni intenzionate a fare bella PR contro gli interessi delle libere lavoratrici che si sono trovate senza lavoro a causa di una recrudescenza assolutamente reazionaria e retrograda contro la manifestazione della sessualità.

O perché si ritiene che l'esposizione di contenuti sessuali in pubblico generi effetti negativi (concetto sempre dato per certo, mai provato, frequentemente smentito, e che si basa sul principio profondamente problematico dell'incolpare la sessualità femminile prima che le persone che commettono molestie, in un modo che ritengo pericolosamente vicino al "se non voleva essere stuprata non doveva vestirsi così"), o perché si pensa di poter decidere meglio delle dirette interessate (altro comportamento molto femminista), o per pura e semplice fobia del sesso si denunciano e si fanno pressioni per eliminare queste donne svergognate dalla vista.

Non si dice che queste cose vanno vietate, perchè sarebbe impopolare e ridicolo in un mondo dove la sessualità è fortunatamente sempre più normalizzata. Si lascia invece capire che queste cose sono immorali, che la stessa opinione delle persone che fanno questo lavoro non conta nulla, e che bisogna essere felici quando queste cose vengono represse senza motivo.

Tutta questa crociata contro "la mercificazione del corpo della donna" si rivela alla fine per quello che è: un regurgito di sentimenti molto tradizionali su quello che si può permettere o meno della sessualità femminile espresso in termini nuovi ma con risultati vecchi di millenni.
Il problema reale della mercificazione del corpo della donna è semplicemente che non è bilanciato da un uguale mercificazione del corpo maschile, ed è lo squilibrio nell'immagine tra uomini e donne a creare problemi. La soluzione non può essere un'anacronistico irrigidimento verso l'esposizione della sessualità nei media, una soluzione comunque impossibile visto che viviamo nell'era della pornografia libera su internet che ha influenzato nel bene e nel male la percezione pubblica (e l'aspetto della normalizzazione della sessualità è solo positivo per quel che mi riguarda), ma dovrebbe piuttosto essere l'evoluzione dal lato femminile verso qualcosa che dia maggior peso alla propria volontà, al proprio piacere ed alla propria autoespressione, e dal lato maschile verso un'equalizzazione di questa pratica (che sta già accadendo lentamente, anche se in stato iniziale).

No frena chi ha detto che è colpa delle donne? Ho detto che le loro motivazioni nemmeno mi interessano più di tanto perché il punto nn è quello, e nei post successivi ho ribadito più volte che l'elefante nella stanza è l'atteggiamento maschile. Sono d'accordo che non fanno altro che sfruttare una possibilità di mercato, il problema è perché questa possibilità esiste. E se le ho definite a loro volta sessiste è perché fanno parte di questo sistema che innegabilmente lo è, quale che sia la ragione che le spinge o le loro idee. Scusa ma quando parli delle corporation mi è scappato un sorriso: sarebbero ciniche a ritirarsi ora per questioni d'immagine? Non erano ciniche prima a mettere donne seminude ovunque senza motivo se non accalappiare gli sguardi dei loro clienti uomini? Perché di questo si tratta, non di libera scelta sulla sessualità che non c'entra proprio niente, ma di libertà di strumentalizzare il corpo femminile a scopi commerciali, non a vantaggio delle donne che lo fanno come può essere nel caso della prostituzione o delle pornostar ma delle aziende che le usano. Stiamo parlando di femminismo, ma in questa discussione il marxismo sarebbe altrettanto importante.. Poi: individui giustamente uno squilibrio di genere nella rappresentazione della sessualità, ma evadi anche in questo caso la domanda fondamentale del perché esiste questo squilibrio, e la risposta non può che essere perché è tutt'ora lo sguardo maschile a dominare. Non riesco proprio a vedere come la soluzione possa essere oggettivare pure il corpo maschile, cosa che peraltro a volte avviene e trovo altrettanto sbagliato (vedi Abercrombie), semmai bisogna rivedere (e sta accadendo) i rapporti di genere in nome di un maggior rispetto del corpo e della sessualità, maschile e femminile. Perché non è che infilare pornografia ovunque sia liberazione, da cosa non si sa poi visto che la morale puritana è morta da un pezzo nonostante sacche di resistenza ci siano sempre, la pornografia ha il suo posto e il suo ruolo, non può essere il modello di tutte le relazioni tra generi. Come in tutte le cose serve equilibrio, non deve essere una scelta tra repressione vittoriana e pornografia, tantomeno se quest'ultima è ad uso e consumo di un solo genere. La riflessione che fai alla fine è sacrosanta, ma la libertà deve essere libertà di ridefinire le regole del gioco, non libertà di parteciparvi o meno

Modificata da Mrskellington, 17 August 2020 - 04:47 PM.




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