Tristemente quoto.
Ho lavorato sia da imprenditore e adesso anche come dipendente, e sinceramente non tornerei mai indietro.
Se ripenso a tutta la sfilza di scadenze, ri.ba, tasse e porcate varie, mi viene ancora il magone.
Ma soprattutto l'idea di avere a che fare con i clienti: mamma mia quanti ne avrei ammazzati nel modo più truce possibile
E il bello è che dopo la crisi, sono diventati molto più esigenti e molto più tirchi
Adesso prenderò sicuramente meno di prima (ma anche no considerando che rischiavo di giocarmi la casa andando avanti), ma almeno la notte riesco a dormire e la mattina vado a lavoro senza pensieri. E quando stacco dal lavoro, stacco proprio: non sono con la testa ancora lì
Purtroppo mi spiace per mio padre che come dicevi sopra, è proprio una di quelle persone che ormai è rimasto assuefatto da questa condizione: anche se non è più il titolare, vederlo ancora lì a lavorare a 82 anni per dare una mano a tirare avanti, fa venire il magone.
Madonna ragazzi, state lontani da questo mondo a meno che non siate degli geni/ammanicati/arraffoni che veramente rischiate l'osso del collo.
Il fatto è che quando fai l'imprenditore, se ti gira bene sei un re; ma se ti gira male, sei un dannato all'inferno
Il dipendente quasi mai rischia di sconfinare in questi estremi
Hai aggiunto delle situazioni che si allineano completamente a quanto non avevo scritto io
E pure io ho un padre in età avanzata che non vuole saperne di mollare, non tanto per una questione di soldi (almeno oggi) ma quanto perchè oramai lui ci convive da 60 anni con il mondo imprenditoriale ed è la sua seconda famiglia (in certi periodi della vita è stata anche la prima famiglia ma vabbè...) e questo perchè è un eterno ottimista anche quando le cose non girano bene. Io ho deciso di stopparmi ora perchè sono esausto e, con il senno di poi, a 20 anni sarebbe stato meglio andare a fare il dipendente.