Il mio consiglio è un pò contrario agli altri, cioè lascia perdere quello che ti piace o non ti piace.
Ci sono 2 grossi problemi che le persone tendono a ignorare:
1- Le attività non significano lavoro. Se ogni mattina ti alzi e ti fa 10km a piedi per andare a roccogliere delle mele in collina non sta scritto da nessuna parte che poi qualcuno deve comprarle se tutti in città vogliono le pere.
Da noi purtroppo c'è questa assurda convinzione che "io lavoro, mi alzo tutte le mattine, quindi devo prendere dei soldi". Falso.
L'economia si basa su domanda e offerta, se quello che vendi non interessa a nessuno il fatto che tu "lavori" per produrlo è del tutto influente.
Questo per dire che piuttosto che pensare a quello che ti piace, fai uno studio della zona, controlla quali attività ci sono e quali no, informati su cosa la gente vorrebbe fare li ma non trova ecc ecc
Insomma non fare il classico errore di vedere un punto dove hanno aperto e chiuso gelaterie per 10 anni e pensare "qua ci starebbe proprio bene una gelateria, ma la mia sarà diversa".
2- Non pensare alle solite cose. Gli italiani sono un popolo molto molto conformista quando si tratta di piccole attività. Apriamo sempre le stesse in quantità esagerata e ovviamente poi c'è poco lavoro.
Prova a pensare a qualcosa di diverso, magari dai un'occhiata ad attività simili a quella che hai in mente ma fuori e vedi in cosa sono diverse. Non cercare di tirare su quello che gli altri hanno già tirato su per decenni, cerca di creare qualcosa di nuovo insomma.