personalmente lo trovo al vertice della capacità videoludica di sapere dare il giusto (e avvincente) contesto narrativo ad una meccanica di Adventure (mio genere preferito) quasi perfetta. Ci sono note negative come alcune sbavature sull'IA quali (NoSpoilerPlease) che frullava per l'ambiente quasi fosse invisibile ma, presumo, abbia dato il giusto fastidio senza mai rovinare l'esperienza.
Narrazione e scrittura, recitazione, personaggi, ambientazioni, il feeling che si crea, non è il semplice staccare la testa e buttarsi a capofitto.
Di quali giochi parli degli anni 90? Giusto per farmi un'idea, sono del 73 ed ero in piena fase famelica dei vg, se li ho saltato li vado a cercare, grazie
Varie avventure grafiche della Lucasarts (Monkey Island, Sam e Max, i punta e clicca su cui molti usavano le soluzioni proprio perchè spacca cervello, in senso buono), vari Final Fantasy, Dragon Quest, Tales of, Xenosaga, Metal Gear o Dodonpachi (Dodonpachi è uno shoot'em up dalla trama "potente" nonostante sia narrata in cinque righe, un caso isolato tra gli Shoot'em up) sono tutti titoli che sono potenti sia sul lato gameplay (la cosa più importante di un videogioco) sia narrativa (gli Rpg hanno bisogno di una trama per funzionare, tutti gli altri generi possono benissimo funzionare senza una grossa trama, è questo il vantaggio dei videogiochi). Sicuramente me ne sarò dimenticato qualcuno, ma dopo aver conosciuto e giocato a molti giochi ho notato che molti videogiochi occidentali degli ultimi anni hanno gameplay che non ha niente di nuovo e puntano nel riutilizzare meccaniche viste e riviste milioni di volte, per questo li considero decisamente sovravalutati (complice il pubblico occidentale forse troppo buono e poco critico) e se un gameplay è "debole" di inventiva della trama mi faccio poco niente. Non è questione di essere di parte o altro, è proprio nei titoli occidentali che noto questo difetto della scarsa creatività di gameplay.