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Ci stanno marchiando?


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Questa discussione ha avuto 47 risposte

#16
Itachi

Itachi
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Credo che la gente dovrebbe cominciare a imparare com funzionano queste cose perchè molti non capiscono la differenza tra dati e dati aggregati.

 

Non ci sono persone davanti uno schermo che hanno la tua scheda con tutti i tuoi dati, non esiste questa cosa e mai esisterà (Facebook ovviamente non conta, sei letteralmente tu a volerla il servizio è proprio quello).

Ci sono server che macinano dati da milioni e milioni di persone ogni giorno, tirando fuori poi informazioni utili a loro che riguardano generalmente pubblicità e simili. Fine. 

 

In molti casi parliamo persino di crittografia end-to-end (sopratutto per i messaggi) dove l'azienda di mezzo non ha la minima idea nemmeno di cosa ci sia in quei dati.

E dove lo sa, e questo è importante, al 100% tra le opzioni è tutto gestibile.

Google che è tanto bistrattata, ha una scheda impostazioni per la privacy praticamente perfetta. È tutto perfettamente gestibile, cosa registrare e cosa no, cosa tenere privato e cosa no, cosa fargli usare e cosa no.

 

Se per esempio si vogliono i consigli sul traffico ovviamente va attivata la condivisione della posizione, non potrebbe funzionare altrimenti. Scegli tu, la vuoi la attivi non la vuoi la disattivi.

È tutto cristallino. Ma la verità è che il 90% delle persone nemmeno l'hai mai aperta quella scheda.

Apple ormai ha una politica sui dati in locale, praticamente quasi tutto quello che usi è solo in locale nel telefono.

 

L'unico problema, cosa di cui sapete mi lamento spesso, è che l'istruzione non prevede di insegnare alle persone NULLA di quello che serve a un essere umano oggi per funzionare correttamente nella società.

Quindi le persone dipendono da cose come finanza e tecnologia senza avere idea di come funzionino.

 

Ma i problemi di privacy sono quasi sempre colpa degli utenti.

Anche nel famoso caso di cambridge analytica tutti i dati venivano da un'app di facebook a cui le persone avevano espressamente e chiaramente dato il consenso per l'uso di quelle cose.

 

Quindi almeno oggi problemi di privacy io non ne vedo.

 

Lo smartphone e dispositivi simili sono essenziali, se non li si usa o non li si reputano fondamentali nella vita di oggi c'è un problema alla base maggiore di quello della privacy perchè vuol dire che non si può contribuire efficacemente alla società come tutti gli altri (solito discorso che una persona con le tecnologie giuste fa la tua stessa cosa in 1/100 del tempo e con maggiore efficacia, l'idea che siano cose opzionali è semplicemente errata esattamente come è errato pensare che puoi essere efficace senza mezzi di trasporto).

 

Ma di base quello che intendo è che preferirei non leggere cose come "ci stanno marchiando" perchè sono espressioni che fanno passare un concetto fantasioso per cui ci sono entità non ben definite che nell'ombra vogliono schedare la gente per non ben precisati motivi.

 

Nulla è nell'ombra, le entità sappiamo benissimo chi sono, tutto è trasparente ed è scritto nero su bianco a cosa servono i dati e come utilizzarli. 

Tutto il resto sono complottismi.



#17
Claydol

Claydol
  • HardBlackEye

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La cosa che mi preoccupa è che queste questioni vengano sollevate solo quando viene tirata fuori un'app per cercare di salvare vite, e non per servizi che usiamo tutti i giorni come Instagram, Facebook, Whatsapp (guarda caso tutti di stessa proprietà), ecc...

#18
Genocide

Genocide
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Credo la faccenda sia una punta più complessa da analizzare, e soprattutto immagino tu sappia che con gli smartphone si fa anche altro apparte segarsi su porn-hub...
Magari cogliamo l'occasione e proviamo a fare un'analisi seria...

Oppure possiamo, tanto per cambiare, appiattire tutto il dibattito sulla base di una banalizzazione brillantoccia
Perché lui è entrato qui esprimendo un dubbio (con un tono vagamente allarmista, ok) e chiedendo agli altri cosa ne pensano, tu hai risposto argomentando "a nessuno frega niente di dove ti seghi".

Vedi tu dov'è la superficialità e l'eccesso.

Hai ragione in effetti ho dimenticato che qui dentro o scrivi un papiro considerando anche tutto quello che si può fraintendere oppure è meglio prepararsi a passare pagine e pagine solo a far intendere 1/10 di quello che volevi dire.

Perché se io scrivo che bisogna chiedersi cosa ci può fare X del fatto che ti seghi davanti a pornhub non si arriva a capire che intendo che bisogna capire quale informazione si sta rilasciando, la sua entità e cosa possano farci.
No, si intende che mi riferisco veramente a segarsi su pornhub e, anzi, bisogna sottolineare pure che ci si può fare altro con un telefono.

Vi lascio tranquillamente ad analizzare tutto ciò che si può fare con uno smartphone e ad approfondire questo argomento :sisi:

Modificata da Genocide, 26 April 2020 - 08:39 AM.


#19
-Krell

-Krell
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Credo che la gente dovrebbe cominciare a imparare com funzionano queste cose perchè molti non capiscono la differenza tra dati e dati aggregati.
 
Non ci sono persone davanti uno schermo che hanno la tua scheda con tutti i tuoi dati, non esiste questa cosa e mai esisterà (Facebook ovviamente non conta, sei letteralmente tu a volerla il servizio è proprio quello).
Ci sono server che macinano dati da milioni e milioni di persone ogni giorno, tirando fuori poi informazioni utili a loro che riguardano generalmente pubblicità e simili. Fine. 
 
In molti casi parliamo persino di crittografia end-to-end (sopratutto per i messaggi) dove l'azienda di mezzo non ha la minima idea nemmeno di cosa ci sia in quei dati.
E dove lo sa, e questo è importante, al 100% tra le opzioni è tutto gestibile.
Google che è tanto bistrattata, ha una scheda impostazioni per la privacy praticamente perfetta. È tutto perfettamente gestibile, cosa registrare e cosa no, cosa tenere privato e cosa no, cosa fargli usare e cosa no.
 
Se per esempio si vogliono i consigli sul traffico ovviamente va attivata la condivisione della posizione, non potrebbe funzionare altrimenti. Scegli tu, la vuoi la attivi non la vuoi la disattivi.
È tutto cristallino. Ma la verità è che il 90% delle persone nemmeno l'hai mai aperta quella scheda.
Apple ormai ha una politica sui dati in locale, praticamente quasi tutto quello che usi è solo in locale nel telefono.
 
L'unico problema, cosa di cui sapete mi lamento spesso, è che l'istruzione non prevede di insegnare alle persone NULLA di quello che serve a un essere umano oggi per funzionare correttamente nella società.
Quindi le persone dipendono da cose come finanza e tecnologia senza avere idea di come funzionino.
 
Ma i problemi di privacy sono quasi sempre colpa degli utenti.
Anche nel famoso caso di cambridge analytica tutti i dati venivano da un'app di facebook a cui le persone avevano espressamente e chiaramente dato il consenso per l'uso di quelle cose.
 
Quindi almeno oggi problemi di privacy io non ne vedo.
 
Lo smartphone e dispositivi simili sono essenziali, se non li si usa o non li si reputano fondamentali nella vita di oggi c'è un problema alla base maggiore di quello della privacy perchè vuol dire che non si può contribuire efficacemente alla società come tutti gli altri (solito discorso che una persona con le tecnologie giuste fa la tua stessa cosa in 1/100 del tempo e con maggiore efficacia, l'idea che siano cose opzionali è semplicemente errata esattamente come è errato pensare che puoi essere efficace senza mezzi di trasporto).
 
Ma di base quello che intendo è che preferirei non leggere cose come "ci stanno marchiando" perchè sono espressioni che fanno passare un concetto fantasioso per cui ci sono entità non ben definite che nell'ombra vogliono schedare la gente per non ben precisati motivi.
 
Nulla è nell'ombra, le entità sappiamo benissimo chi sono, tutto è trasparente ed è scritto nero su bianco a cosa servono i dati e come utilizzarli. 
Tutto il resto sono complottismi.

Il caso di Cambridge Analitica è un po' più complesso, Facebook in ogni caso collezionava dei dati molto sensibili che di fstto gli sono sfuggiti. La politica statunitense ne sa qualcosa sul breach eh... Lascio link per chi vuole informarsi di più: https://www.theguard...nce-us-election

Sono anch'io d'accordo che buttarla in caciare con "ci stanno marchiando" è tossico, perché poi il passo da lì a "il 5g fa male bruciamo le antenne" è breve Imho.

Però Facebook è Google ci vivono sui nostri dati, letteralmente. È il lore core business. Per Apple credo sia già un filo diverso, non ho suoi dispositivi ma si è sempre posta in modo diverso il discorso privacy. Il fatto è che quando si parla di queste cose non bisogna minimizzare e ironizzare con persone che esprimono dubbi, al contrario è utile approfondire. Per esempio il caso di quest'ultima app, immuni, è esemplificativo, ne abbiamo anche parlato io e te: qui Apple e Google hanno fatto una mossa corretta volendo decentralizzata. Ma l'attenzione della collettività che regola il comportamento del privato ci *deve* essere a mio avviso, è parte integrante di una società sana poi...

Una piccola nota su Facebook: nonostante la crittografia, i messaggi audio venivano ascoltati e trascritti manualmente, ufficialmente per "dare più dati per migliorare l'ia, una narrow artificial intelligence Comunque(però il permesso di usarli così non lo avevano).
https://www.bloomber...ibe-users-audio


Qualche tempo fa avevano avuto un problema lato server, così potevi vedere le immagini con le etichette date dagli algoritmi di Facebook. Io ho dato anche l'autorizzazione ad usare le immagini, ma usarle così è un bello stretch, capiscono esattamente il tipo di contenuto che posti, insomma, super sereno non stai (e io almeno su Facebook non carico più foto, su instagram McGhee foto che scatto in po' più artistica e fine).

Poi neanche voglio cominciare con instagram, perché li ci si rende conto che l'algoritmo ti discrimina in base a come performi in media e devi cominciare a ragionare per cicli di post se vuoi provare ad avere un minimo di visibilità in più ecc. Ma va be', questo non c'entra molto, è solo preoccupante utilizzare piattaforme così fondamentali per la società (instagram lo è per un business) e così poco trasparenti per l'utente finale. Non pretendo di sapere come funziona l'algoritmo, ma Facebook è instagram hanno letteralmente il potere di farti fatturare meno se dall'oggi al domani ritengono che la tua pagina non sta performando come dovrebbe o sta performando troppo bene. La piattaforma è privata e gg mi direte: si, però hanno una pervasività tale nelle nostre vite che non possono permettersi di fare quello che vogliono (per fortuna). Itachi, se vuoi ti linko un articolo su questo algoritmo, se interessa

Modificata da -Krell, 26 April 2020 - 09:25 AM.


#20
evan

evan
  • QUESTO č PARLARE ALLA MASTER RACE MANIERA!!!!

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La cosa che mi preoccupa è che queste questioni vengano sollevate solo quando viene tirata fuori un'app per cercare di salvare vite, e non per servizi che usiamo tutti i giorni come Instagram, Facebook, Whatsapp (guarda caso tutti di stessa proprietà), ecc...


Premesso che non uso Facebook instagram ecc non mi riferivo a quell app nello specifico ...in generale

#21
Me-Se 12

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Guardiamo un attimo alle penalità dovute a data protection breaches:

- Intention to fine British Airways £183.39m under GDPR for data breach

- Marriott: fined proposed £99m in July 2019

- The Carphone Warehouse: fined £400,000 in January 2018
NSW government

- Uber: fined £350,000 in November 2018

- Yahoo: fined £260,000 in September 2017

Ma la lista é lunga.
Lista completa: https://www.csoonlin...r-breaches.html

Modificata da Me-Se 12, 26 April 2020 - 10:41 AM.


#22
Fabbrė

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La cosa che mi preoccupa è che queste questioni vengano sollevate solo quando viene tirata fuori un'app per cercare di salvare vite, e non per servizi che usiamo tutti i giorni come Instagram, Facebook, Whatsapp (guarda caso tutti di stessa proprietà), ecc...


Se lapp fosse state scaricami che ti avviso quando sei vicino a un calciatore/attore famoso oppure scaricami e quando passi vicino un locale puoi pupparti una birra gratis a questora staremmo parlando di altro.
Ci siamo venduti lanima per giocare a Candy Crush, per avere Siri che ti accende il riscaldamento mentre stai uscendo dallufficio, per avere la cronologia di pornhub nonostante non fossimo loggati/iscritti e ora alziamo le barricate per qualcosa che potrebbe essere potenzialmente utile.

Noi siamo già stati marchiati, una prima
volta con laccesso ad internet e la seconda con lavvento dello smartphone, ma non ce ne siamo accorti perchè troppo intenti a giocare a Candy Crush

#23
Merlėk

Merlėk
  • joystears fan

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Fosse per me ci dovrebbero "marchiare" dal momento che si esce dalla panza di mamma, DNA compreso.



#24
Itachi

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Il caso di Cambridge Analitica è un po' più complesso, Facebook in ogni caso collezionava dei dati molto sensibili che di fstto gli sono sfuggiti. La politica statunitense ne sa qualcosa sul breach eh... Lascio link per chi vuole informarsi di più: https://www.theguard...nce-us-election

Sono anch'io d'accordo che buttarla in caciare con "ci stanno marchiando" è tossico, perché poi il passo da lì a "il 5g fa male bruciamo le antenne" è breve Imho.

Però Facebook è Google ci vivono sui nostri dati, letteralmente. È il lore core business. Per Apple credo sia già un filo diverso, non ho suoi dispositivi ma si è sempre posta in modo diverso il discorso privacy. Il fatto è che quando si parla di queste cose non bisogna minimizzare e ironizzare con persone che esprimono dubbi, al contrario è utile approfondire. Per esempio il caso di quest'ultima app, immuni, è esemplificativo, ne abbiamo anche parlato io e te: qui Apple e Google hanno fatto una mossa corretta volendo decentralizzata. Ma l'attenzione della collettività che regola il comportamento del privato ci *deve* essere a mio avviso, è parte integrante di una società sana poi...

Una piccola nota su Facebook: nonostante la crittografia, i messaggi audio venivano ascoltati e trascritti manualmente, ufficialmente per "dare più dati per migliorare l'ia, una narrow artificial intelligence Comunque(però il permesso di usarli così non lo avevano).
https://www.bloomber...ibe-users-audio


Qualche tempo fa avevano avuto un problema lato server, così potevi vedere le immagini con le etichette date dagli algoritmi di Facebook. Io ho dato anche l'autorizzazione ad usare le immagini, ma usarle così è un bello stretch, capiscono esattamente il tipo di contenuto che posti, insomma, super sereno non stai (e io almeno su Facebook non carico più foto, su instagram McGhee foto che scatto in po' più artistica e fine).

Poi neanche voglio cominciare con instagram, perché li ci si rende conto che l'algoritmo ti discrimina in base a come performi in media e devi cominciare a ragionare per cicli di post se vuoi provare ad avere un minimo di visibilità in più ecc. Ma va be', questo non c'entra molto, è solo preoccupante utilizzare piattaforme così fondamentali per la società (instagram lo è per un business) e così poco trasparenti per l'utente finale. Non pretendo di sapere come funziona l'algoritmo, ma Facebook è instagram hanno letteralmente il potere di farti fatturare meno se dall'oggi al domani ritengono che la tua pagina non sta performando come dovrebbe o sta performando troppo bene. La piattaforma è privata e gg mi direte: si, però hanno una pervasività tale nelle nostre vite che non possono permettersi di fare quello che vogliono (per fortuna). Itachi, se vuoi ti linko un articolo su questo algoritmo, se interessa

 

Tecnicamente ci sarebbero anni di discorsi da fare ovviamente. 

 

Ovvio che spesso questi discorsi vadano semplificati da una parte perchè purtroppo (come tu stesso hai detto) comunicare efficacemente oggi è difficile.

Se scrivi un papiro di dati tecnici in topic simili il risultato è che qualcuno prende un pezzo a caso che non mette nel giusto contesto e capisce "ah quindi mi controllano vado subito a bruciare un'antenna 5g".

 

Quindi purtroppo va tutto iper-semplificato.

 

Assolutamente, se hai qualche link interessante manda pure.



#25
evan

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Devo ringraziare tutti quelli che hanno risposto....mi hanno aperto nuove prospettive.....era quello che cercavo....vedo con soddisfazione che questo forum è fatto di tante belle persone ....

#26
American horizon

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Onestamente non me ne frega niente, non faccio nulla di male nella mia quotidianità

#27
Fox Hound

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Onestamente non me ne frega niente, non faccio nulla di male nella mia quotidianità

Ottimo



#28
Cap

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  • Cerberoooo!

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Evan fatti le domande seguenti e vedi che passa:

Che me ne frega se sanno dove vanno?

Che possono farmi di grave sapendo che mi son segato tutto il giorno su pornhub premium?


Come disse la rana di Chomsky -_-

#29
d1ablo

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sono d'accordissimo con Geno, sinceramente non me ne può fregare di meno e manco me n'è mai fregato, siamo così pieni di problemi che questo è proprio tra gli ultimi se non l'ultimo per quanto mi riguarda



#30
Fox Hound

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idem






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