Tu forse sei speculare a me (fisico, ricercatore, e profondamente amante dei classici, tieni presente che 'Memorie di Adriano' e' il mio libro preferito), ma quando si fa analisi sociale i casi 'eccezionali' non contano molto. Contano i grandi numeri, e questi dicono che siamo, noi italici, un bel po' ignoranti, ed in modo spaventoso ad essere sinceri. Proprio perche' e' bene studiare in lingua originale forse e' meglio impratichirsi bene in inglese, per dire, e leggersi in lingua madre Sapolsky, Pinker, Kahneman e soci. La conoscenza non si e' fermata con il mondo classico, anzi. Ciao!
Forse mi sono posto male io ma anche per me è ovvio che la conoscenza non si sia fermata al mondo classico, anzi.
Come detto amo quasi tutte le materie scientifiche, comprese quelle che, come l'astrofisica, pongono quesiti ai quali è impossibile rispondere in maniera certa e assoluta.
Però il pensiero antico, soprattutto quello greco, ha sempre trovato in me un terreno estremamente fertile
Sul discorso numeri/ignoranza (soprattutto perché l'ho vissuto direttamente sia sul posto di lavoro che nel campo universitario) concordo con te.