interessante comunque questo aspetto dello "scopo" che hai evidenziato. Non ci avevo mai pensato. In effetti quando sapevi che avresti pagato l'ira di dio e tenuto occupato il telefono andavi come una lancia verso il tuo obiettivo
Esattamente. Il prezzo da pagare ti costringeva a rendere "fruttuoso" il tuo essere online, a massimizzare gli sforzi per perdere meno tempo possibile, ti portava (o almeno mi portava) alla pianificazione preventiva, ad un grosso lavoro offline prima ancora di essere online.
Avere un computer più veloce (e quindi migliorarlo, e quindi comprenderlo) era importante; conoscere alla perfezione gli strumenti software a disposizione (e quindi studiarli e perfezionarli) era importante. E più studiavi e imparavi, più la tua capacità e la tua efficacia migliravano, e più potevi confrontarti con altri, condividere le conoscenze, appassionarti. E tutto andava a beneficio della community.
Bei tempi quelli, davvero. Sarà la nostalgia a parlare, ma ci ripenso con tristezza. C'è da dire comunque che in quegli anni oltre alla passione c'era anche tanto tempo libero, che ora purtroppo non c'è più.
Penso che le persone dovrebbero avere più tempo da dedicare a sé stesse, alle proprie passioni, per poter dare un vero contributo a quella community che è la società. Questo dovrebbe essere imho l'obiettivo a cui puntare in futuro. Purtroppo non è la direzione che la nostra società ha intrapreso, e internet non è altro che lo specchio di questo vuoto.