Per la prossima gen possono convivere, ma più genericamente il futuro è lo streaming o cloud
Quoto... La prossima gen sarà di convivenza anche secondo me, anche perché PS non è ancora pronta e lega Now al possesso hardware per giocare a risoluzioni decenti, con piano piano l'approdo appunto al cloud gaming totale (cloud o streaming, diciamo che uso un termine unico per intendere il gioco via internet così, per brevità) entro 5-7 anni.
Personalmente per ora resta da verificare input lag (alcune prove ieri parlano di problemi grossi, eppure era roba bella preparata alla GDC, supportata da connessioni importanti, figuriamoci a noi piccoli consumer però, ma ancora hanno tempo per lavorarci), connessione internet (io ho 80 mega (20 in up) per ora, ci rientro credo tranquillamente, ma non sarebbe bello vedere gente tagliata fuori. Vedremo cosa ci riservano le infrastrutture del futuro e la conseguente copertura più vasta possibile), e anche costi mensili-annuali. Sicuro in abbonamento non saranno cifre improponibili ma la frammentazione degli abbonamenti e quindi la corsa ad accaparrarsi esclusive per il proprio servizio in streaming, è un'arma a doppio taglio.
Certo, fai un mese di PS Now e giochi a The Last of Us (esempio) e un mese a Stadia e giochi a Doom (altro esempio) però la frammentazione c'è, visto che pure MS si sta buttando in questo.
Poi con le risorse di google in questo e quindi le infrastrutture che può permettersi, c'è il rischio che pure un colosso come Sony non tenga il passo.
E Nintendo è la prima che rischia di diventare semplice publisher di videogiochi per questi servizi in streaming. Ma parliamo di un futuro per ora lontano, almeno 5 anni.
I dubbi restano, il costo spalmato sembra comodo. Ma quando è una frammentazione mi preoccupa. Ora bene o male rinunci a poco non abbonandoti ad altro e avendo solo Netflix. Idem se non hai Dazn perché vuoi Sky. Per fare esempi di altri due settori.
Ma per il gaming? Vedremo