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[subtopia]

Finito di giocare ieri. Mi è piaciuto davvero molto, al di là delle svariate pecche di cui il titolo è zavorrato. L'ho trovato pregnante; probabilmente per fattori che ci ho messo io (leggasi: viaggi mentali), ma tant'è. Ho apprezzato soprattutto l'apparente fragilità del suo mondo contrapposta a quella che io ho interpretato come una lettura della memoria della materia o per meglio dire la capacità della "memoria della materia siderale" (la sfera risonante) di trasmettere il suo "riverberare (cimatico?) di ricordi" ai miseri resti di una materia ormai morta, ma solo in apparenza. In realtà è ancora tutto lì, nel bel mezzo di una guerra tra caducità e immortalità, come intrappolato in un instabile e vibrante frammento di tempo. Sincere scuse per il p ppone.