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Cambiamenti climatici


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#826
Fox Hound

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Se non avessi le idee abbastanza chiare direi ”non capisco chi ci guadagna nel non fermare questa cosa”. Cioè di solito, nei film, negli spettacoli teatrali, nei fumetti, nei cartoons c’è quasi sempre una motivazione egoistica di qualcuno che ci ”guadagna” qualcosa per se. In questo caso il problema è una disfunzione cognitiva della nostra specie umana che affronta i problemi solo quando li ha davanti, per il modo in cui ci funziona il cervello. Essendo questo un problema non ancora esploso noi Homo Sapiens Sapiens non riusciamo a fare azioni per contrastare efficacemente la riduzione di co2. Se i cataclismi fossero oggi, faremmo di tutto per ridurre la quantità di co2.
Non solo i governi, ma anche i registi di teatro e cinematografici, le tv, e le persone in generale, basterebbe che il problema fosse percepito come imminente e tutti muoverebbero ”mari e monti”. Ma siamo esseri umani. 

Ora vorrei sperare questa esistenza comune abbia un senso, dato che questa sofferenza che si genera poi è insostenibile. La situazione è intollerabile . Probabilmente a questo punto possiamo permetterci di strillare BASTA! BASTA! BASTA! BASTA! E senza nemmeno passare per pazzi. 


Modificata da Fox Hound, 16 August 2020 - 10:20 AM.


#827
LoSvizzeroVolante

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Il vero problema dei cambiamenti climatici, oltre ai fenomeni atmosferici più violenti, è lo sconvolgimento dei cicli produttivi.
Se una popolazione prospera grazie a un certo clima che offre raccolti abbondanti ogni anno, ma poi questo clima cambia e i raccolti si fanno sempre più poveri ecco che il cibo non basta più per tutti e iniziano i guai. Basti vedere cos'è successo in europa nel '300, dove tra l'arrivo di una piccola era glaciale e pestilenze varie si è dimezzata la popolazione.


Ma non so, sta gente vive di caccia mi pare, alcune tribù neanche praticano l' agricoltura

E secondo me non è neanche vero il discorso sugli equilibri, in mancanza di approvvigionamenti tornerebbero al nomadismo, seguendo gli animali nel momento in cui dovessero spostarsi per via dei cambiamenti climatici

Non li sottovaluterei, i nostri antenati senza nulla sono sopravvissuti a cambiamenti molto più drastici di qualsiasi cosa accaduta all'umanità degli ultimi 100 anni (tipo l'era glaciale, per dirne una).

Secondo me le popolazioni arretrate sono quelle che hanno lo spirito di sopravvivenza più forte e allenato in assoluto

#828
Merlo

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Ad esempio gli allevamenti di carne, in particolare quella rossa sono molto inquinanti. Il problema è che non puoi non produrla più o molto meno, perché tutte le persone che lavorano in quella categoria rimarrebbero senza lavoro.

Tutti sappiamo che bisogna diminuire la emissione di co2 ma nkn è facile all'atto pratico.

Una cosa da fare secondo me è sfruttare ad esempio tutte le strutture abbandonate in Italia con pannelli solari, comprare mezzo di trasporto pubblici elettrici, migliorare la rete ferroviaria, favorire l'acquisto delle auto elettriche e quindi fate più colonnine sparse ovunque

#829
Just Panta

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Ad esempio gli allevamenti di carne, in particolare quella rossa sono molto inquinanti. Il problema è che non puoi non produrla più o molto meno, perché tutte le persone che lavorano in quella categoria rimarrebbero senza lavoro.

Tutti sappiamo che bisogna diminuire la emissione di co2 ma nkn è facile all'atto pratico.

Una cosa da fare secondo me è sfruttare ad esempio tutte le strutture abbandonate in Italia con pannelli solari, comprare mezzo di trasporto pubblici elettrici, migliorare la rete ferroviaria, favorire l'acquisto delle auto elettriche e quindi fate più colonnine sparse ovunque

Ma i mezzi elettrici non riducono i gas serra, al massimo riduci l'inquinamento in città per rendere l'aria più respirabile, ma stai esternalizzando verso la "campagna" dove si brucia carbone per produrre elettricità e nelle zone dove ci sono le miniere.



#830
Guest_X-KennyeYe

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Una cosa da fare secondo me è sfruttare ad esempio tutte le strutture abbandonate in Italia con pannelli solari, comprare mezzo di trasporto pubblici elettrici, migliorare la rete ferroviaria, favorire l'acquisto delle auto elettriche e quindi fate più colonnine sparse ovunque

 

Ad oggi un auto elettrica inquina molto più di una a combustione. Non con le emissioni, ma grazie a estrazione, produzione e smaltimento dei suoi componenti. Quando anche le centrali saranno convertite a energie rinnovabili e troveranno materiali alternativi per le batterie che non prevedano enormi miniere nel terzo mondo, allora ne riparliamo. Per ora, l'unica vera "alternativa" pulita (o la meno peggio) è il metano.



#831
Merlo

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Ad oggi un auto elettrica inquina molto più di una a combustione. Non con le emissioni, ma grazie a estrazione, produzione e smaltimento dei suoi componenti. Quando anche le centrali saranno convertite a energie rinnovabili e troveranno materiali alternativi per le batterie che non prevedano enormi miniere nel terzo mondo, allora ne riparliamo. Per ora, l'unica vera "alternativa" pulita (o la meno peggio) è il metano.

Non penso.
In un ciclo completo di un auto compreso l'utilizzo un auto elettrica inquina meno

Se trovo il video o l'articolo te lo mando

#832
Merlo

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#833
Merlo

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Ieri è stato l'overshootday, cioè iniziamo a conusumare di più di quanto il pianeta può mettere a disposizione in un anno

#834
okuto79

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La buona notizia è che quest'anno le risorse del pianeta si sono esaurite più tardi rispetto all'anno scorso. L'Overshoot Day, cioè il giorno dell'anno nel quale entriamo ufficialmente in debito con gli ecosistemi naturali per le risorse che consumiamo, quest'anno cade il 22 agosto, quasi un mese dopo rispetto all'anno scorso, quando era caduto il 19 luglio.

Sono stati i lockdown causati dalla pandemia di Covid-19 che ci hanno bloccati a casa, mandando a picco i consumi in tutto il mondo. Era da 15 anni che l'Overshoot Day non si registrava così tardi: nel 2005 cadde il 25 agosto.



La cattiva notizia è che questa riduzione non può essere considerata un successo, perché non si tratta di un cambiamento strutturale, ma solo di una ricaduta temporanea data dall'impatto della pandemia e delle misure adottate dai governi. In pratica, il mese guadagnato non è merito nostro, ma solo un effetto del coronavirus che potrebbe essere vanificato già il prossimo anno, se non interveniamo sul nostro modo di produrre, distribuire e consumare.

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A calcolare il giorno del sovrasfruttamento del pianeta è il Global Footprint Network, un centro di ricerca internazionale fondato nel 2003 dall'ambientalista svizzero Mathis Wackernagel, che tiene la contabilità dello sfruttamento delle risorse naturali da parte dell'umanità, cioè della nostra impronta ecologica.

Il giorno in cui il pianeta non riesce più a star dietro alle nostre richieste e a rigenerare le risorse che chiediamo per vivere, mangiare, produrre energia, assorbire i nostri gas inquinanti, segna l'inizio del debito, l'Overshoot Day: da quel momento e fino alla fine dell'anno vivremo consumando risorse che la Terra non è in grado di rigenerare in quell'anno, di fatto sottraendole al futuro.


Allo stato attuale delle cose, la Terra impiega un anno e otto mesi per rigenerare le risorse che consumiamo in un anno. L'umanità, infatti, utilizza attualmente il 60% in più di quanto si possa rinnovare all'interno dello stesso anno. In pratica, è come se si consumassero le risorse di 1,6 pianeti Terra.

Oltre metà dell'impronta ecologica dell'umanità è costituita dall'impronta di carbonio. Immettiamo in atmosfera molti più gas serra di quanti la Terra, attraverso foreste e oceani, riesca ad assorbire, e gli effetti sono sotto i nostri occhi. È la voce di spesa che cresce più rapidamente in questo disastroso bilancio: dal 1970 ad oggi la nostra impronta di carbonio globale, misurata in ettari, è più che raddoppiata.

L'emergenza climatica è, insieme alla perdita di biodiversità, il triste risultato di questa esosa richiesta al pianeta. Decarbonizzare la nostra economia non solo inciderebbe sulla crisi del clima, ma porterebbe un migliore equilibrio sulla bilancia che vede da una parte l'impronta ecologica e dall'altra la biocapacità terrestre. Dimezzando l'impronta di carbonio arriveremmo a consumare le risorse di appena 1,1 Terre e sposteremmo in là la data dell'Overshoot Day di 93 giorni.

Quest'anno il coronavirus ha chiuso gli uffici e i negozi, azzerato gli spostamenti e il turismo, mettendo in ginocchio l'economia, riducendo del 9,3%, rispetto all'anno scorso, l'impronta ecologica dell'umanità. Gli studi del team di Wackernagel indicano che nel 2020 le emissioni di carbonio sono scese del 14,5%, grazie alla flessione dei consumi energetici e di prodotti forestali (-8,4%). Questo scarto da un anno all'altro è il più netto dall'inizio degli anni Settanta, da quando si calcola l'Overshoot Day.

Nel corso dei decenni ci sono stati fattori in grado di spostare in avanti la data, come la crisi economica del 2008, ma mai con un salto così marcato. Si tratta però di una riduzione che non è destinata a durare molto: per l'anno prossimo è già previsto un rimbalzo dei consumi, che sposterà di nuovo indietro il giorno dello sovrasfruttamento del pianeta.

IL SOLE 24 ORE.



Mi viene solo da dire, CHE SCHIFO!

Modificata da okuto79, 24 August 2020 - 03:29 AM.


#835
Hecks

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#836
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https://www.agi.it/e...accino-8565168/

 

D'altro canto ci azzecca sempre, perche' dubitare?



#837
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Winter is coming



#838
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La California è famosa per i suoi inverni glaciali quindi devono resitere ancora un pò che poi arriverà il gelido inverno californiano.



#839
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#840
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Farò il giro largo,ma mi è necessario per parlare di come la penso su tutta questa mania green e sostenibilità che è venuta fuori negli ultimi 2 anni  :jj:

 

 

La strategia geopolitica e geoeconomica dei paesi del Nord Europa (Germania inclusa e anzi,probabilmente è questo il vero peso massimo che ne ha capacità di proiettarla a livello globale) è dal mio punto di vista ineccepibile.

 

 

Parliamo di paesi che dall'introduzione dell'Euro si sono sostanzialmente arricchiti,con un enorme surplus commerciale dovuto alla loro forza a livello di esportazioni garantito da una moneta troppo debole per loro e troppo forte per i loro competitor interni all'EU (vedasi Italien,ma anche Francia e altri)

Ora,in un sistema come poteva essere il gold standard (e l'Euro in fondo non è niente altro che un sistema a cambi fissi),l'incameramento di questi enormi surplus avrebbe dovuto portare a un incremento della ricchezza nazionale e quindi un conseguente aumento della spesa pubblica,dei salari e quindi dell'inflazione interna,cosa che avrebbe reso i loro prodotti meno competitivi e avrebbe riequilibrato il sistema,dando ossigeno a Italien,Francia,Spagna e similari. Questo è quello che doveva succedere ma non è successo.

 

Non è successo in virtù del fatto che l'Euro non si è apprezzato (QE e simili) e loro han scelto di non rispettare i regolamenti europei che prevedevano di non eccedere col surplus proprio per non innescare questo circolo virtuoso (per loro) e vizioso(per i mediterranei),cose viste e riviste in periodi di gold standard e durante i tentativi falliti dell'unione monetaria latina. Non han redistribuito i loro immensi profitti  di questi ultimi 20 anni nemmeno a beneficio interno,per paura di perdere successivamente i loro primati commerciali.  Sostanzialmente li han tenuti in mano l'elite industriale di questi paesi,che se non li han "sterizzati" in conti offshore,li han dirottati a Wall Street,capitali enormi che han contribuito non poco a gonfiare i listini (principalmente tech) delle aziende americane.

Insomma,han voluto non vincere ma stravincere.

 

 

Ora,una situazione di questo tipo è insostenibile. E' come quando compri un'azione (o la vendi nel caso di Italien) e questa sale a razzo e continua a salire. Prima o poi devi chiudere e portare a casa il guadagno,perchè non puoi pensare che salga all'infinito.

Ecco,in questo momento i paesi del Nord Europa (Germania in testa) han bisogno di "chiudere" la loro posizione da stravincitori, stabilizzando lo status quo attuale,perchè non si può pensare di ripetere il decennio 10-20 nel 20-30. Salterebbe l'Euro e tutto il giochino,o salterebbe l'Italia (prima) e la Francia(poco dopo). Gli stessi USA,han accettato il giochino finchè era a loro favore e aiutava a far salire i guadagni a Wall Strett,con quell'enorme mole di capitali entrati nel loro circuito di mercato finanziario, ma non possono certo rischiare che paesi come Italien vadano a svendersi alla Cina ,solo per eccesso di avidità di Germany. Trump l'ha iniziato a far capire che bisognava dare un freno al gigantesco surplus tedesco (cioè,rendetevi conto che la Germania ha un surplus maggiore di quello cinese...) e son convinto che anche il partito democratico,seppur in maniera meno drastica,avrebbe iniziato a cercare di dar loro un freno.

 

Quindi ritorniamo al punto iniziale. Germany&Company devono rendere reale l'attuale status quo (è arrivato il momento di vendere l'azione salita alle stelle e rendere reale il profitto) e per farlo devono re-investire il loro gigantesco surplus e quella enorme mole di capitali accumulati in 20 anni di euro che ricordiamo sono stati indebitamente sottratti al sistema a svantaggio di altri. Non possono tenerli fermi in un contesto dove l'inflazione probabilmente risalirà a causa dei vari QE.

 

E come investirli garantendo loro il loro massimo beneficio? Il Green New Deal è perfetto per loro.

Da qui la svedese Greta,la mobilitazione dei giovani che facessero molto rumore,sopratutto sui social e la tutto sommato fortunata (sotto questo punto di vista e in questo ambito,sia chiaro!) vicenda del Coronavirus,che di fatto ha dato una spinta (sotto forma di paura a mio parere,ma qui andiamo oltre) alla necessità di cambiamento,di green etc.

 

I democratici USA,una bella fetta del mondo finanziario (che può a sua volta investire o costruire strumenti per far investire) e sostanzialmente moltissimi capitali in cerca di rendimento in un mondo a tassi zero (occidentali,poi se si vuole investire nelle obbligazioni turche si è liberi di farlo) sono felici e pronti all'idea di fare una bella speculazione o ottenere uno stabile rendimento in un nuovo settore. Ed eccoci qui a quella che è di fatto una più o meno dichiarata imposizione dall'alto delle politiche green.

Ah,dimenticavo la major petrolifere...ovviamente il green è bello etc,ma mica penserete davvero che il mondo può andare avanti a pane e sostenibilità mi auguro. La macchina elettrica è paradossalmente più "energivora" di quella a combustibile,solamente che si sposta la produzione di energia dal mezzo alla centrale e si sposta l'inquinamento dalla città alla campagna (o verso altre nazioni) ,oltre che avere una efficienza energetica minore e più dispersione di energia (petrolio-benzina-movimento è diverso da petrolio-elettricità-movimento,si ha una dispersione maggiore). Sostanzialmente si rischia che con questa transizione green,i consumi di energia e di combustibili fossimi (mettiamoci dentro pure il gas...) aumenteranno anzichè diminuire  :jj:

poi magari nei bilanci nazionali vedrete risparmi energetici che son scaricati su altri paesi e quindi i consumi globali in realtà saranno aumentati. E a livello di costi saranno scaricati ovviamente sulla popolazione (tasse). Della serie...cornuti e mazziati.

 

Ah si,dicevamo,le major energetiche (Total,BP,Eni etc..) perchè rompono le balle col Green? Beh,un po' perchè la fuga di investitori glielo impone e quindi cercano una facciata pulita dall'investitore che è stato  bombardato da questo grande cambiamento green...un po' perchè sostanzialmente han capito che ci sarà una bella torta green da spartirsi (mi pare che il Recovery Fund debba destinare almeno il 30% a investimenti di questo tipo) e loro vogliono il loro posto a tavola. Perchè sbattersi e produrre quando puoi ricevere finanziamenti pubblici che pagherà il contribuente? Le comiche (cioè le lacrime...) si avranno quando questi verranno incentivati ad abbandonare i combustibili quando la domanda in EU sarà ancora altissima,tutto a vantaggio delle compagnie russe o arabe che ne prenderanno il posto a livello di forniture. Ma anche qui...pagherà il contribuente.

 

Per concludere visto che mi son spinto troppo oltre,vi dico che questa parola : "Sostenibilità" è fantastica,la senti ovunque,ti è entrata in testa e garantirà a molti una enorme mole di profitti .

Preparatevi però,perchè qualcuno però alla fine dovrà pagare il conto.  ;)






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