Uscita: 14 Settembre 2018
Sviluppatore: Eidos Montréal
Produttore: Square-Enix
Genere: Azione
SHADOW OF THE TOMB RAIDER RECENSIONE: L'ULTIMA AVVENTURA DI LARA CROFT
Eidos Montreal e Square-Enix chiudono il cerchio della nuova trilogia con un action adventure solido e convincente.
Articolo a cura di Tommaso "Todd" Montagnoli 14 Settembre 2018
Tomb Raider è un nome imponente, ingombrante, quasi sacro. Là fuori potrà anche esserci qualcuno che non li ha mai giocati, ma tutti sanno chi è Lara, e questo è un fatto inoppugnabile. Parlare di lei è un po' come parlare della Zarina dei videogiochi, ma anche di un'icona pop, che indifferentemente dai poligoni o dalle curve ha conquistato copertine su copertine per più di vent'anni. Lei, che come nessun altro ha cambiato faccia, dalla console al grande schermo, rendendosi protagonista di una delle più grandi (e riuscite) ristrutturazioni mediatiche di sempre; dal sex symbol astratto, all'eroina moderna e profondamente umana che abbiamo conosciuto in quel nuovo esordio datato 2013. Ma questo è già il passato, e almeno noi non siamo qui per fare archeologia, bensì per raccontarvi l'ultima grande avventura di Lady Croft, la fine del viaggio, che già dal titolo non manca di esibire i suoi tratti cupi e solenni.
Shadow of The Tomb Raider è infatti il capitolo conclusivo di una trilogia, vuole esserlo, e come tale detiene -in primis- l'arduo compito di tirare le fila della sua storia, concludendo anche il tanto celebrato percorso psicologico della protagonista. La maturazione dell'eroe è una parabola, e in questo caso passa anche per la responsabilità, il desiderio e un inedito quanto profondo senso di colpa; dimensioni interessanti, per nulla facili da narrare. Nella faretra di Lara, però, non c'è solo la questione dell'identità: all'ombra delle giungle del Sud America si cela anche la volontà di raffinare ulteriormente la formula di gioco tradizionale, sempre più incentrata sul connubio fra esplorazione avventurosa e lo sporco mestiere della sopravvivenza. Questo nuovo capitolo, poi, esalta la componente stealth ed il "sempreverde" crafting, e ci presenta spazi che non solo si fanno più grandi, sontuosi e articolati, ma sono anche realizzati con una tecnica e una direzione artistica che ha tutta l'intenzione di confrontarsi direttamente con l'eccelsa concorrenza Naughty Dog.
A ben vedere, dunque, l'ultima impresa di Lara Croft ha molte responsabilità sulle spalle, e al contempo anche la possibilità di eccellere, soprattutto in nome delle conquiste fatte dal suo predecessore. Eppure, duole ammetterlo, al netto di qualche importante miglioramento, molti dei difetti conclamati della serie sono ancora lì. Shadow of The Tomb Raider è riuscito a trasportarci in un mondo magnifico, mostrandoci alcune delle ambientazioni più appassionanti (e visivamente convincenti) che abbiamo mai avuto il piacere di esplorare; addirittura riesce a brillare sul versante delle attività secondarie relative alle Tombe, eppure si rifiuta pigramente di scagliare l'ultimo affondo, sia sul piano narrativo che sull'aggiustamento delle meccaniche di shooting. L'esperienza costruita da Eidos Montreal e pubblicata da Square-Enix è comunque avvolgente, senz'altro importantissima in quanto a valore produttivo, tuttavia era legittimo aspettarsi qualcosa di più, e a tal proposito, è anche naturale chiedersi se con la paternità di Crystal Dynamics le cose sarebbero andate diversamente...
Videorecensione / Gameplay
Post originale.
Modificata da Sting87, 17 September 2018 - 09:34 AM.
Aggiunte Info varie sul gioco.