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Tutte le strade portano a Roma: il dibattito sul Leone d'Oro a un film Netflix


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Questa discussione ha avuto 52 risposte

#16
Luca Ceccotti

Luca Ceccotti
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L'unico motivo percui i film da festival non trovano distribuzione è perchè la gente crede che tra film e cinema non ci sia differenza e cuaron non ha fatto cinema ma televisione percui non puo essere il vincitore di un premio per il cinema.


Mi dispiace, ma tu sei una di quelle persone con cui non si può discutere né trattare, perché parti da conoscenze prevenute e ti basi sulla tua singola esperienza conoscitiva e di vita.
I film non vengono distribuiti nelle sale perché in Italia la cultura del Cinema è stata lasciata morire. La gente non è interessata a quel tipo di produzioni e i grandi distributori non si sprecano a rischiare, con quelli più piccoli che invece fanno ciò che possono con puntuale perdita di soldi, perché a quanto pare anche i cinefili "critici" non li vanno a vedere.
Cuaron ha fatto cinema: lo ha fatto nei mezzi, lo ha fatto nelle intenzioni, lo ha fatto nella cura tecnica e stilistica dell'opera. Il solo fatto che non passi per la sala non lo rende un prodotto televisivo e non lo deve relegare, anche perché senza Netflix non lo avremmo mai visto, molto probabilmente.

#17
-Krell

-Krell
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La settima arte è il cinema non la televisione o il web, chi conosco il cinema sa che la differenza tra la televisone e il grande schermo è abissale.

Certo che la differenza c'è, ma il cinema è un'opera audiovisiva A PRESCINDERE di dove venga proiettata/vista. Un'opera cinematografica come ROMA rimane tale sia se la vedi su un iPad sia se lo vedi su un grande schermo. L'esperienza cambia, certo, drasticamente. Ma hai il coraggio di dire che non è cinema? 

Mai stato ad una msotra artistica? Le opere audiovideo che vengono esposte lì allora? Dov'è il confine? Non c'è perché l'opera rimane quella.

Le associazioni Italiane che hanno recentemente fatto dichiarazione contro questo premio dovrebbero rendersi conto che il CInema (opera audivisiva) è AVVANTAGGIATO da una situazione del genere, per svariate ragioni: un mese di abbonamento costa poco più del biglietto di un solo film, il film trova mercati che magari altrimento non avrebbe avuto (penso magari a mubi, dove alcuni film di certo non si sarebbero visti in sala con la normale distribuzione), più gente che guarda film (perché magari non ha voglia di uscire di casa, non c'è parcheggio o la tecnologia del cinema è vetusta)...

In Italia piattaforme come Netflix, Mubi e altre andrebbero incentivate perché aiutano il cinema (oepra) e giustamente fanno capire che il cinema non si può vedere solo al cinema (luogo). 

 

Ed io al cinema ci vado almeno una volta a settimana.



#18
-Krell

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Non c'è molto da discutere, il cinema e la televisione non sono la stessa cosa e il discorso qui è che a un festival del cinema non puoi premiare un film non distribuito al cinema perché non rientra tra i criteri per il quale il festival è nato indipendentemente dalla qualità del film.

E' una mostra d'arte cinematografica, non un "festival del cinema". ;)

Aggiungo, da Treccani

"Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte per opera del presidente G. Volpi di Misurata, allo scopo di presentare opere attestanti il valore della cinematografia quale mezzo di espressione nel campo artistico, culturale, educativo, scientifico."


Modificata da -Krell, 10 September 2018 - 05:04 PM.


#19
Luca Ceccotti

Luca Ceccotti
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Non c'è molto da discutere, il cinema e la televisione non sono la stessa cosa e il discorso qui è che a un festival del cinema non puoi premiare un film non distribuito al cinema perché non rientra tra i criteri per il quale il festival è nato indipendentemente dalla qualità del film.


Esiste un discorso di evoluzione dei vari media, di adattamento alle esigenze del pubblico. La vita stessa è evoluzione e adattamento. Immagina questo: se non esistessero gli occhiali da vista, ogni miope o astigmatico del mondo, messo in una situazione di pericolo estremo, morirebbe senza alcun dubbio.
Ora, prendi i Festival: senza pubblico, morirebbero. E il pubblico vuole vedere bei film, anche se prodotti e distribuiti da Netflix.

#20
Alessio Ferraiuolo

Alessio Ferraiuolo
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Se tutti i cinema italiani fossero aggiornati tecnologicamente e ben tenuti, sarei anche d'accordo sul fatto che vedere un film in sala è sempre meglio. Ma andare a vedere un film al cinema oggi non assicura di vedere un contenuto fedele alla qualità originale purtroppo.
Basta guardare un qualsiasi film su uno schermo utilizzato per la color correction in post produzione, per capire che la sala non assicura sempre una fedeltà superiore, che rispecchi in pieno l'idea del regista. Ci sono sale e sale, e quelle che puntano sulla qualità non sono molte purtroppo, soprattutto al di fuori delle grandi città.

#21
-Krell

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Se tutti i cinema italiani fossero aggiornati tecnologicamente e ben tenuti, sarei anche d'accordo sul fatto che vedere un film in sala è sempre meglio. Ma andare a vedere un film al cinema oggi non assicura di vedere un contenuto fedele alla qualità originale purtroppo.
Basta guardare un qualsiasi film su uno schermo utilizzato per la color correction in post produzione, per capire che la sala non assicura sempre una fedeltà superiore, che rispecchi in pieno l'idea del regista. Ci sono sale e sale, e quelle che puntano sulla qualità non sono molte purtroppo, soprattutto al di fuori delle grandi città.

La sala cinematografica resta insostituibile quando è di qualità (penso alla sala IMAX di Riccione, all'energia di Melzo ecc). Mediamente la realtà attorno a noi, però, è sconfortante: proiettori vecchi, neanche 4k; scarsa luminosità per preservare le lampade; ecc. E le piattofrme di streaming legale (Netflix, Mubi ecc) vengono in nostro aiuto. Certo, la situazione da parte del pubblico non è ottima, ma almeno potenzialmente il film è nelle condizioni di essere visto come vuole il regista. Poi chiunque abbia mai prodotto un contenuto audiovideo di QUALSIASI genere, si è scontrato con la scarsa qualità di riproduzione che trova ovunque (colori diversi, grana ecc), ma il punto rimane che potenzialmente ci può essere una visione mediamente migliore.



#22
Dario de Red

Dario de Red
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Mi dispiace, ma tu sei una di quelle persone con cui non si può discutere né trattare, perché parti da conoscenze prevenute e ti basi sulla tua singola esperienza conoscitiva e di vita.
I film non vengono distribuiti nelle sale perché in Italia la cultura del Cinema è stata lasciata morire. La gente non è interessata a quel tipo di produzioni e i grandi distributori non si sprecano a rischiare, con quelli più piccoli che invece fanno ciò che possono con puntuale perdita di soldi, perché a quanto pare anche i cinefili "critici" non li vanno a vedere.
Cuaron ha fatto cinema: lo ha fatto nei mezzi, lo ha fatto nelle intenzioni, lo ha fatto nella cura tecnica e stilistica dell'opera. Il solo fatto che non passi per la sala non lo rende un prodotto televisivo e non lo deve relegare, anche perché senza Netflix non lo avremmo mai visto, molto probabilmente.


Allora non discutiamo che mi risparmio nervoso anche me.

#23
avuerre

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L'unico motivo percui i film da festival non trovano distribuzione è perchè la gente crede che tra film e cinema non ci sia differenza e cuaron non ha fatto cinema ma televisione percui non puo essere il vincitore di un premio per il cinema.


Ma parlate seriamente quando affermate che il mezzo finale fa la grandezza e la forma di un'opera? Davvero, spero siano messaggi troll... Cuaròn non ha fatto né televisione né cinema, ha scritto una storia e l'ha filmata con camere 70mm, poi se questa passa sullo smartphone o in IMAX resta una storia grandiosa, che ti porta indietro nel tempo e ti strappa il cuore, è arte, non cinema, non televisione.

#24
Dario de Red

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Certo che la differenza c'è, ma il cinema è un'opera audiovisiva A PRESCINDERE di dove venga proiettata/vista. Un'opera cinematografica come ROMA rimane tale sia se la vedi su un iPad sia se lo vedi su un grande schermo. L'esperienza cambia, certo, drasticamente. Ma hai il coraggio di dire che non è cinema?
Mai stato ad una msotra artistica? Le opere audiovideo che vengono esposte lì allora? Dov'è il confine? Non c'è perché l'opera rimane quella.
Le associazioni Italiane che hanno recentemente fatto dichiarazione contro questo premio dovrebbero rendersi conto che il CInema (opera audivisiva) è AVVANTAGGIATO da una situazione del genere, per svariate ragioni: un mese di abbonamento costa poco più del biglietto di un solo film, il film trova mercati che magari altrimento non avrebbe avuto (penso magari a mubi, dove alcuni film di certo non si sarebbero visti in sala con la normale distribuzione), più gente che guarda film (perché magari non ha voglia di uscire di casa, non c'è parcheggio o la tecnologia del cinema è vetusta)...
In Italia piattaforme come Netflix, Mubi e altre andrebbero incentivate perché aiutano il cinema (oepra) e giustamente fanno capire che il cinema non si può vedere solo al cinema (luogo).
Ed io al cinema ci vado almeno una volta a settimana.


Non è cinema, il cinema è una struttura specializzata con strumenti specializzati che ti fanno godere il film come non è possibile goderne in casa e questa cosa è un dato oggettivo. il film di cuaron è un film, non è cinema.

#25
Dario de Red

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E' una mostra d'arte cinematografica, non un "festival del cinema". ;)
Aggiungo, da Treccani
"Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte per opera del presidente G. Volpi di Misurata, allo scopo di presentare opere attestanti il valore della cinematografia quale mezzo di espressione nel campo artistico, culturale, educativo, scientifico."


C'hai ragione.

#26
Dario de Red

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Esiste un discorso di evoluzione dei vari media, di adattamento alle esigenze del pubblico. La vita stessa è evoluzione e adattamento. Immagina questo: se non esistessero gli occhiali da vista, ogni miope o astigmatico del mondo, messo in una situazione di pericolo estremo, morirebbe senza alcun dubbio.
Ora, prendi i Festival: senza pubblico, morirebbero. E il pubblico vuole vedere bei film, anche se prodotti e distribuiti da Netflix.


Il pubblico non sa manco lontanamente cosa siano i bei film senno netflix sarebbe estinto da anni.

#27
Alessio Ferraiuolo

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La sala cinematografica resta insostituibile quando è di qualità (penso alla sala IMAX di Riccione, all'energia di Melzo ecc). Mediamente la realtà attorno a noi, però, è sconfortante: proiettori vecchi, neanche 4k; scarsa luminosità per preservare le lampade; ecc. E le piattofrme di streaming legale (Netflix, Mubi ecc) vengono in nostro aiuto. Certo, la situazione da parte del pubblico non è ottima, ma almeno potenzialmente il film è nelle condizioni di essere visto come vuole il regista. Poi chiunque abbia mai prodotto un contenuto audiovideo di QUALSIASI genere, si è scontrato con la scarsa qualità di riproduzione che trova ovunque (colori diversi, grana ecc), ma il punto rimane che potenzialmente ci può essere una visione mediamente migliore.


Assolutamente, un cinema aggiornato e ben attrezzato sarà sempre superiore a un televisore, non c'è ombra di dubbio. Però in Italia non è così, o per lo meno sono relativamente poche le realtà che possono dire di offrire una visione di alta qualità.

Poi ci sono iniziative interessanti come quella fatta da Netflix sui TV Sony, ne abbiamo parlato qui:

https://tech.everyey...tto-338863.html

Ho avuto modo di vedere con i miei occhi un monitor professionale di fianco a un OLED Sony Master con questa modalità attiva. Erano uguali? No, ma la resa era molto vicina a quella pensata in originale dal regista. Nelle sale cinematografiche le certificazioni ci sono per attestare la qualità della strumentazione utilizzata, ma quanti cinema le hanno? Se vogliono salvare il cinema, devono iniziare anche a valorizzarlo, devono puntare sulla qualità, altrimenti rimangono discorsi fatti per preservare privilegi piuttosto che la visione in sala.
Io vivo al nord, in una città di media grandezza, possibile che debba fare 100 Km per vedere un film in IMAX, che sono per altro disponibilissimo a pagare di più?

Modificata da Axl1984, 10 September 2018 - 05:30 PM.


#28
Lagavulino

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La settima arte è il cinema non la televisione o il web, chi conosco il cinema sa che la differenza tra la televisone e il grande schermo è abissale.

la cinematografia è l'arte di creare film. Non c'entra niente dove viene trasmesso. Un regista può fare un film per il cinema e uno per lo streaming non per questo il secondo non sarà frutto della settima arte .
Come se uno scrittore decidesse di scrivere un libro solo in formato digitale, perché mai non meriterebbe di vincere un premio per la letteratura?
Si devono premiare le opere senza guardare il mezzo di distribuzione.

#29
Dario de Red

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Ma parlate seriamente quando affermate che il mezzo finale fa la grandezza e la forma di un'opera? Davvero, spero siano messaggi troll... Cuaròn non ha fatto né televisione né cinema, ha scritto una storia e l'ha filmata con camere 70mm, poi se questa passa sullo smartphone o in IMAX resta una storia grandiosa, che ti porta indietro nel tempo e ti strappa il cuore, è arte, non cinema, non televisione.


Una persona che sa cosa sia il cinema non affermerebbe mai che non c'è differenza tra lo smartphone e il cinema e il nel cinema la storia è il 30% del totale dell'opera il resto è tecnica che non puo essere apprezzata lontano dai cinema.

#30
Dario de Red

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la cinematografia è l'arte di creare film. Non c'entra niente dove viene trasmesso. Un regista può fare un film per il cinema e uno per lo streaming non per questo il secondo non sarà frutto della settima arte .
Come se uno scrittore decidesse di scrivere un libro solo in formato digitale, perché mai non meriterebbe di vincere un premio per la letteratura?
Si devono premiare le opere senza guardare il mezzo di distribuzione.


La cinematografia è l'arte di creare film per il cinema e solo per il cinema come scopo primario senno non è cinema.




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