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Venezia 2018: Leone d'Oro a Roma di Alfonso Cuaron, ecco tutti i vincitori


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Questa discussione ha avuto 44 risposte

#31
Merlo

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Ultima frase senza senso secondo me. la cultura del cinema sta aumentando, anche grazie ad internet la gente si informa di più e seleziona molto di più.

#32
LambertoKevlar

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Ultima frase senza senso secondo me. la cultura del cinema sta aumentando, anche grazie ad internet la gente si informa di più e seleziona molto di più.


vallo a dire a Scorsese e a Silence

#33
Gippo73

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Sono il primo a puntare il dito contro gli esercenti svogliati e ottusi, infatti sono il primo a sostenere che se le sale vogliono sopravvivere devono rinnovare gli eventi proposti e non basarsi solo su pubblicità e proiezioni standard.

Ma dobbiamo tenere in conto che il pubblico non è composto da noi appassionati che al cinema ci andremmo a prescindere, il pubblico di massa è quello composto da gente che al cinema ci va per noia la domenica o per vedere il blockbuster di turno e far caciara durante la proiezione. Per quest'ultimo tipo di pubblico, che è la maggioranza (soprattutto in Paesi ignoranti come l'Italia), Netflix ha soppiantato la sala perché ha un vantaggio economico, è più comodo, alla portata di click e non devi sprecare parte del pomeriggio o della serata per recarti al cinema all'orario prestabilito. In più è moda. La gente ormai è abituata al tipo di linguaggio che è proprio dello streaming, fatto di binge watching e visioni disattente, più si va avanti più la cultura del cinema (che è quella della sala) si va dimenticando.

Purtroppo potrei benissimo espandere il tuo concetto a troppe altre cose.

Comunque ti devo contraddire sulla qualità delle sale nei piccoli centri, ad Agrigento ci sono tre cinema, due mono sala , uno con due , e tutti e tre con impianti all'avanguardia, ma il problema resta comunque il pubblico , anche se a me ha fatto un immenso piacere vedere la fila davanti a quello a due sale pensando che fosse dovuta ad Infinity War ed invece era dovuta a Loro parte prima. Qualche film di livello lo riescono a fare , anche perchè i proprietari amano il cinema , ed i prezzi sono abbordabili , ma è proprio questa generazione che mostra disinteresse per il Cinema , e purtroppo IMHO passa dall'educazione anche scolastica.



#34
Merlo

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vallo a dire a Scorsese e a Silence

Un film non vale per tutti quelli usciti.
Anche Blade Runner non è andato bene però ha venuto molto in home video.

#35
LambertoKevlar

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Un film non vale per tutti quelli usciti.
Anche Blade Runner non è andato bene però ha venuto molto in home video.

dubito fortemente che il pubblico generalista che a malapena distingue la differenza tra un bluray e un dvd corra a comprarsi Blade Runner in home video.Semplicemente quelli che lo hanno amato al cinema tre minuti dopo han fatto il preorder per comprarselo essendo un film che si presta alla grande al rewatch per una marea di motivi.ogni film è un caso a sè ome dici ma per esperienza personale al cinema al 90% vedo gente che non sa cosa sta guardando e che non sapeva cosa fare in quella serata pur non volendo rimanere a casa


ricordo ancora il gruppone che scoprì che la la land era un musical in sala

#36
Hecks

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L'articolo l'ho letto e riguarda i dati che Cinetel pubblica sul proprio sito, riguardanti gli incassi. I poll sempre di Cinetel, invece, sono riservati e consultabili solo dai proprietari di cinema.

Se vuoi posso passarti in privato nomi e cognomi delle persone a cui rivolgerti per avere la situazione più chiara sull'impatto, documentato, che Netflix e lo streaming hanno avuto sulle sale tradizionali. A me di leggere dati parziali e articoli di qualche riga e dibattere per pagine e pagine con una persona che non vuol sentir ragioni non si sa con che cognizione di causa, vedasi le discussioni sull'identità linguistica, non va. Magari a qualche mio collega va di più.

:fg: No, guarda... Mi accontento dei dati, degli articoli e delle analisi consultabili comodamente online (ANICA e Cinetel inclusi). Mi limito a constatare che il nefando impatto, documentato, di Netflix e dello streaming sugli incassi/presenze al Cinema l'ha visto "riservatamente" solo l'Italia... Crollo del 50% (domanda: "ma di che?" / risposta: "è riservato!").

 

E visto che sei riuscito ancora una volta a buttarla sul personale... Anche a me di dibattere per pagine e pagine con una persona che tira in ballo gli addetti ai lavori, la cognizione di causa, i dati riservati quando si tratta di andare al sodo di una discussione, non va. E non devo dimostrare chissà quale pedigree per dibattere su un forum... faccio una considerazione e la dimostro, tirando fuori link e dati quando serve (se non sai o non vuoi ribattere la prossima volta evita semplicemente di quotarmi invece di finire col tirare in ballo chissà quali pool sensibili... e chissà quale collega che bontà sua mi risponde... se sono come te, sono a posto... :gad2:).


Modificata da Hecks, 10 September 2018 - 12:04 PM.


#37
UomoDiMare

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per me la cultura del cinema è già stata massacrata nel momento in cui decidi che film vedere mentre sei alla cassa.E li sta il punto,queste persone non escono per il film in sè ma semplicemente per il fatto di uscire di casa.
ed è il motivo per cui Netflix non soppianterà mai la sala


Poi dubito,,dubito fortemente invece si scomodi per andare a vedere Roma un film che probabilmente avrà più visibilità con netflix,anche con lo spettatore disattento, che in sala dove lo vedrebbero in dieci

 

Quando al prezzo del cinema ci paghi due cocktail, cade tutto il ragionamento. La gente vuole uscire perché si vuole andare a divertire e sappiamo bene che il cinema, al giorno d'oggi, non è esattamente l'esempio che si ha di divertimento pazzo.

 

Per me i cinema dovrebbero aggiornare l'offerta di eventi come ho già detto e posso assicurare che funziona. In questo modo, anche se il film d'autore se lo andranno a vedere in 4, gli esercenti possono stare a posto con la coscienza che tanto già hanno guadagnato con eventi ben più popolari e remunerativi.

 

Ultima frase senza senso secondo me. la cultura del cinema sta aumentando, anche grazie ad internet la gente si informa di più e seleziona molto di più.

 

Su Internet trovi una marea di cazzate, la gente (che magari scrive pure per blog ecc.) non sa nemmeno distinguere tra cinema di genere e d'autore, il cinema d'autore vero è relegato in un angolino, lo spettatore medio nemmeno sa cosa sia la grammatica cinematografica, figuriamoci se la gente sa selezionare...

I forum e i loro utenti NON sono la norma.

 

Purtroppo potrei benissimo espandere il tuo concetto a troppe altre cose.

Comunque ti devo contraddire sulla qualità delle sale nei piccoli centri, ad Agrigento ci sono tre cinema, due mono sala , uno con due , e tutti e tre con impianti all'avanguardia, ma il problema resta comunque il pubblico , anche se a me ha fatto un immenso piacere vedere la fila davanti a quello a due sale pensando che fosse dovuta ad Infinity War ed invece era dovuta a Loro parte prima. Qualche film di livello lo riescono a fare , anche perchè i proprietari amano il cinema , ed i prezzi sono abbordabili , ma è proprio questa generazione che mostra disinteresse per il Cinema , e purtroppo IMHO passa dall'educazione anche scolastica.

 

La Sicilia non fa testo, sembra assurdo ma qui la cultura della sala e del cinema sono da sempre molto forti. Ho lavorato con i ragazzi della Cineteca di Bologna e al netto di tutte le rassegne che sono state organizzate in giro per l'Italia, nel palermitano si è registrata la maggiore partecipazione insieme alla zona del bolognese.



#38
Gippo73

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Ultima frase senza senso secondo me. la cultura del cinema sta aumentando, anche grazie ad internet la gente si informa di più e seleziona molto di più.

Ma quando? Ma magari.

Io Full Metal Jacket ( rigorosamente vietato ai 18 anni ) l'ho visto perchè a 14 mi sono intrufolato con altri miei compagni al cinema dove la visione era gratuita per una manifestazione cinematografica che aveva richiami internazionali , ma di cui non trovi traccia da nessuna parte quando come dici tu , grazie ad internet , cerchi i premi che ha ricevuto un film , perchè era l'ultimo film al momento di Kubrick, da paragonare a film come Apocalypse Now o Platoon e non a Rambo e soci ( che vedevamo pure intendiamoci , ma sapendone già la differenza).

Ricordo ancora con quanta invidia ascoltavamo il racconto di un nostro compagno che si era trasferito a Venezia e ci raccontava di Quei Bravi Ragazzi.

Io ho visto gente come Rosi e Marquez , Sheridan e Conlon e non esisteva internet , esistevano i nostri genitori e i nostri insegnanti, come quelli che ci portavano a vedere film come Cento giorni a Palermo o appunto Cronaca di una morte annunciata. Professori che appena sentivano bisbigliare dei film visti la sera prima , succedeva spesso il martedì o il sabato , invece di rimproverarti cercavano di intavolare un discorso per spiegarti il valore di film come il Padrino o Apocalypse now, gente che si faceva in quattro per invogliarti a leggere e vedere film d'autore. Oggi chi fa sto lavoro? Eh.. 

L'informazione di oggi la vedo più come un gioco al massacro di determinate pellicole che a critiche reali , e quasi sempre cinecomics o star wars o altre saghe block buster , poi scremando , e parecchio , ti ritrovi a parlare con persone che amano il cinema , sotto qualsiasi forma , e che ti sanno fare critiche più sensate ed ampie delle solite .



#39
UomoDiMare

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:fg: No, guarda... Mi accontento dei dati, degli articoli e delle analisi consultabili comodamente online (ANICA e Cinetel inclusi). Mi limito a constatare che il nefando impatto, documentato, di Netflix e dello streaming sugli incassi/presenze al Cinema l'ha visto "riservatamente" solo l'Italia... Crollo del 50% (domanda: "ma di che?" / risposta: "è riservato!").

 

E visto che sei riuscito ancora una volta a buttarla sul personale... Anche a me di dibattere per pagine e pagine con una persona che tira in ballo gli addetti ai lavori, la cognizione di causa, i dati riservati quando si tratta di andare al sodo di una discussione, non va. E non devo dimostrare chissà quale pedigree per dibattere su un forum... faccio una considerazione e la dimostro, tirando fuori link e dati quando serve (se non sai o non vuoi ribattere la prossima volta evita semplicemente di quotarmi invece di finire col tirare in ballo chissà quali pool sensibili... e chissà quale collega che bontà sua mi risponde... se sono come te, sono a posto... :gad2:).

 

Non so come farti capire che i poll di Cinetel sono riservati e NON sono i dati consultabili dal loro sito (quelli, dopotutto, non sono poll), il crollo del 50% è relativo agli ingressi, come ho già detto, ciò che è riservato è solo il poll. Hai un atteggiamento che fa cascare le braccia per terra lasciatelo dire. Come un antivaccinista che si ostina a dire a chi studia medicina o fa proprio il medico che sul blog della mammina pancina ha letto dati inconfutabili che smentiscono la comunità scientifica e bla bla bla, quando poi di quello che legge il 90% sono affermazioni parziali e il restante 10% non l'ha capito. Credi a quello che vuoi.

In ogni caso quoto quello che voglio perché siamo su un forum e si può rispondere a chi si vuole.



#40
Hecks

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:saluta:



#41
Pulciaro

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Sono il primo a puntare il dito contro gli esercenti svogliati e ottusi, infatti sono il primo a sostenere che se le sale vogliono sopravvivere devono rinnovare gli eventi proposti e non basarsi solo su pubblicità e proiezioni standard.

Ma dobbiamo tenere in conto che il pubblico non è composto da noi appassionati che al cinema ci andremmo a prescindere, il pubblico di massa è quello composto da gente che al cinema ci va per noia la domenica o per vedere il blockbuster di turno e far caciara durante la proiezione. Per quest'ultimo tipo di pubblico, che è la maggioranza (soprattutto in Paesi ignoranti come l'Italia), Netflix ha soppiantato la sala perché ha un vantaggio economico, è più comodo, alla portata di click e non devi sprecare parte del pomeriggio o della serata per recarti al cinema all'orario prestabilito. In più è moda. La gente ormai è abituata al tipo di linguaggio che è proprio dello streaming, fatto di binge watching e visioni disattente, più si va avanti più la cultura del cinema (che è quella della sala) si va dimenticando.

 

Oddio prima di Netflix ce l'avevano con la pirateria.

Tantissime persone preferivano vedere il film su tv o pc minuscoli in qualità cam con audio di sala.

Quando si tratta di risparmiare anche i più incapaci a pigiare due tasti sono in grado di scaricare e vedere un torrent o un emule di un film.



#42
UomoDiMare

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Oddio prima di Netflix ce l'avevano con la pirateria.

Tantissime persone preferivano vedere il film su tv o pc minuscoli in qualità cam con audio di sala.

Quando si tratta di risparmiare anche i più incapaci a pigiare due tasti sono in grado di scaricare e vedere un torrent o un emule di un film.

 

Beh la pirateria ha sicuramente influenzato l'industria cinematografica dal punto di vista commerciale, ma Netflix e altre piattaforme di streaming stanno modificando o in certi casi creando da zero nuovi linguaggi. Ad esempio, Il linguaggio seriale dopo Netflix non è stato più lo stesso.

La stessa cosa sta accadendo in maniera più graduale anche nei confronti del cinema "tradizionale". La tecnologia sta cambiando le abitudini dello spettatore, cosa che la pirateria aveva fatto ma non in modo così netto. Non c'è mai stato un prodotto interamente partorito dalla pirateria, non so se mi spiego.

Netflix e le piattaforme di streaming stanno invece maturando linguaggi e forme espressive proprie.

Le sale si presume che sopravvivranno, ma sarà il cinema tradizionale (quello della "cultura da sala") a cambiare perché si dovrà adattare alle nuove esigenze del pubblico generalista.



#43
Don Giannarelli

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Riuppo il topic perchè ho avuto occasione di beccare qualche film in concorso al cinema in questi giorni :sisi:
 
 
Killing (di Tsukamoto)
Non sono un gran conoscitore del regista, ma rispetto a quel poco che ho visto mi para sia andato più sull'esoterico, nonostante il soggetto avrebbe richiesto magari più violenza gratuita.
Tsukamoto che recita da samurai però ha la sua dose di ignorante epicità.
 
 
 
The Man who surprised Everyone (di coppia di registi russi sconosciuti)
Un tipo è malato di cancro e per scampare dalla morte diventa crossdresser.
Film bello eccentrico, anche se alcuni dettagli non ci sono stati molto chiari ai fini della comprensione, tipo il fatto che il tumore fosse proprio al cervello. 
Siamo giunti alla conclusione che era l'unico modo per i registi di farsi finanziare il progetto dal governo russo :sisi:
 
 
 
Nightingale (di Jennifer Kent)
No.
Bella la ricostruzione dell'epoca (che non avevo mai visto prima d'ora in un film), ma i contenuti sessisti paiono ai limiti della parodia e come revenge movie preso a se è completamente dimenticabile. 
La discussione dei premi l'avrei fatta più per sta roba che per netflix.
 
 
At eternity's gate (di J. Schnabel)
Con la premessa che ho la memoria corta, e che non sono un gran appassionato del genere, è probabilmente uno dei più bei biopic che abbia visto insieme al Neruda di Larrain.
Dopo Florida Project e l'Orso alla carriera Dafoe sta ufficialmente entrando nel culmine della sua carriera. Attendo di vederlo in Lighthouse.
Mikkelsen pensavo avrebbe avuto un ruolo più centrale, invece ha solo un piccolo cameo a fine film, eppure in 5 minuti anche lui riesce ad esser degno di menzione.


#44
-Krell

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A me è piaciuto molto At eternity's gate. L'unica cosa che forse stona son le musiche, non all'altezza del resto. Mi è piaciuta anche la scelta sul finale

#45
-Krell

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Segnalo che Roma è su Netflix :) Penso che stasera me lo rivedrò :) 






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