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Venezia 2018: Leone d'Oro a Roma di Alfonso Cuaron, ecco tutti i vincitori


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Questa discussione ha avuto 44 risposte

#1
Cinematografo

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Si è conclusa la 75° edizione della Mostra Internazione d'Arte Cinematografica di Venezia. Per la seconda volta consecutiva il Leone d'Oro viene assegnato ad un film diretto da un regista messicano: Roma di Alfonso Cuaron. A premiarlo è stata la giuria presieduta del connazionale Guillermo del Toro, vincitore lo scorso anno con The Shape of Water...
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#2
renxx

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Venezia apre a netflix peraltro premiando due delle pellicole più attese

#3
Gippo73

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Si potrebbe dire che il leone a Roma era più che scontato, ma non per la presenza di Del Toro come presidente, perché veramente troppo si è ben parlato di questo film per non premiarlo alla fine. Se adesso Netflix volesse capitalizzare in casa questo successo dovrebbe mandarlo almeno nei cinema ritenuti obbligatori per l'Oscar , non che voglia paragonare minimamente i due premi. E che sia chiaro , si Venezia ha aperto a Netflix, verissimo, ma Venezia ha vistò Netflix su grande schermo e questo fa ancora la differenza.

Modificata da Moderatore, 09 September 2018 - 09:26 AM.


#4
Alessio Sabia

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Considerato che comunque non potrò vederlo in sala, a causa della sua uscita limitata in poco più di 10 sale, a meno che non voglia farmi più di 70 km, e mi pare ovvio che Cuaron è un regista che merita la sala, per me non questo non è nessun momento "epocale" come molti lo vogliono far passare, anzi, continuo a consigliare a Netflix di seguire l'esempio degli Amazon Studios.

#5
Hecks

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E che sia chiaro , si Venezia ha aperto a Netflix, verissimo, ma Venezia ha vistò Netflix su grande schermo e questo fa ancora la differenza.

Visto il tipo di festival/competizione non poteva essere altrimenti.

 

Anche a Cannes i film Netflix li hanno proiettati e li avrebbero proiettati su grande schermo. Solo che, skandalo, quei film non sono destinati all'uscita in sala e quindi possono andare al massimo fuori concorso...  :sese:



#6
Gippo73

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Visto il tipo di festival/competizione non poteva essere altrimenti.
Anche a Cannes i film Netflix li hanno proiettati e li avrebbero proiettati su grande schermo. Solo che, skandalo, quei film non sono destinati all'uscita in sala e quindi possono andare al massimo fuori concorso... :sese:

Il mio discorso non era rivolto a Cannes , ma in generale. Per cui d'accordo aprire a Netflix, ma Netflix apra ai cinema .

#7
elder

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Si dice che la verità stia nel mezzo. In questo caso però credo che la ragione stia quasi solo da una parte. La biennale è la più grande manifestazione culturale italiana, che spesso ha avuto il grande merito di fare conoscere a tutto il mondo autori e opere che non avrebbero avuto visibilità. L'arte è universale e deve essere rivolta a tutti. Con la scelta di quest'anno il risultato è quello di fare marketing a una multinazionale americana, visibile solo su abbonamento, e che secondo molti autorevoli pareri sta mettendo in crisi il sistema delle sale cinematografiche. A molti sembrerà un segno dei tempi e un'apertura alla modernità. A me sembra solo autolesionismo da parte di un ente che è venuto meno agli obiettivi per cui è stato creato. Non voglio demonizzare Netflix, ma se si vuole partecipare a una mostra del cinema, il film deve essere visibile al cinema.

#8
Merlo

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Netflix fa i suoi interessi e si sta evolvendo, dovrebbero fare lo stesso le sale cinematografiche.
Non è che Netflix è una multinazionale brutta e cattiva e le altre no, tutte hanno lo stesso scopo, fare soldi.

#9
LambertoKevlar

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Per me un film è un film. Poi dove esce interessa poco Roma non esce al cinema ma questo non lo rende meno cinematografico o meno meritevole di considerazione.

Fare del cinema(ovvero la tecnica di visualizzazione e ripresa di immagini in movimento) non significa necessariamente portare il proprio lavoro al cinema. In questo senso quindi premiando un film di Netflix Venezia non è venuta minimamente meno ai suoi doveri ovvero premiare il film più meritevole fra quelli selezionati.

Lo stesso non si può dire di Cannes che escludendo determinati film per un motivo così risibile non rende merito a quello che dovrebbe essere lo scopo originario ovvero premiare l'arte cinematografica

#10
UomoDiMare

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Per me un film è un film. Poi dove esce interessa poco Roma non esce al cinema ma questo non lo rende meno cinematografico o meno meritevole di considerazione.

Fare del cinema(ovvero la tecnica di visualizzazione e ripresa di immagini in movimento) non significa necessariamente portare il proprio lavoro al cinema.
In questo senso quindi premiando un film di Netflix Venezia non è venuta minimamente meno ai suoi doveri ovvero premiare il film più meritevole fra quelli selezionati.

Lo stesso non si può dire di Cannes che escludendo determinati film per un motivo così risibile non rende merito a quello che dovrebbe essere lo scopo originario ovvero premiare l'arte cinematografica

 

Però c'è da tenere conto che ogni film tradizionalmente inteso è pensato specificatamente per la sala, questo vuol dire che viene "ottimizzato" per quello che è l'ambiente del cinema. Cambiano davvero molte cose, a partire dall'aspect ratio fino a dettagli come la profondità di colore e il mixaggio sonoro.

Un film che viene prodotto con la pretesa di arrivare direttamente a casa stravolge quelli che sono certi elementi fisiologici del film e del cinema. Tutti gli addetti ai lavori devono tenere conto che il film deve rispettare certi limiti per venire incontro alla miriade di dispositivi diversi su cui Netflix (o altra piattaforma di streaming) è installato.

In pratica, un film "tradizionale" nasce per il cinema e poi muta per l'home video. Un film partorito da una piattaforma di streaming, fa solo parte del mercato home video 3.0.

Questo cambia, anzi, stravolge una miriade di cose. Anche a livello di produzione, un conto è che il film venga prodotto da una casa che lavora guardando alle sale, un altro conto è che a produrlo sia un'azienda che si basa su petabyte di dati riguardanti le abitudini degli utenti. Sappiamo tutti che il secondo tipo di produzione, più vicino alla TV generalista, è da sempre deleterio per la libera espressione artistica.

Ricordiamoci che la produzione media di Netflix non è di sicuro Roma, quello è il fiore all'occhiello da presentare ad un festival.

 

p.s.: non parlo da detrattore di Netflix, ne faccio uso quotidiano anche io. Ma per me è un errore guardare allo sdoganamento dello streaming senza riflettere bene su quello che sta apportando al cinema.



#11
Hecks

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Netflix fa i suoi interessi e si sta evolvendo, dovrebbero fare lo stesso le sale cinematografiche.
Non è che Netflix è una multinazionale brutta e cattiva e le altre no, tutte hanno lo stesso scopo, fare soldi.

CVD...

 

Si chiude Venezia 75, al via le critiche. Per gli esercenti è scandalo: iniquo il Leone a Netflix

https://www.repubbli...lix_-205992405/

 

Il "sistema delle sale" in Italia è in affanno da anni e anni (mentre in mooolte parti del mondo continua a veleggiare più che decentemente) ma la colpa (a questo giro) è di Netflix. Mapeeerpiacereee...

 

 

 

Il mio discorso non era rivolto a Cannes , ma in generale. Per cui d'accordo aprire a Netflix, ma Netflix apra ai cinema .

Se gli conviene apre, se invece si limita a comparsate cinematograficamente festivaliere e/o limitate per poi uscire direttamente online non ci vedo nulla di male. La maggior parte dei lungometraggi che passano a Venezia, a Cannes e simili fanno una fine ben peggiore di 'Roma', distributivamente parlando (Leoni d'Oro "alla portata di tutti" inclusi). E nessuno si è mai scandalizzato.


Modificata da Hecks, 10 September 2018 - 03:11 AM.


#12
UomoDiMare

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CVD...

 

Si chiude Venezia 75, al via le critiche. Per gli esercenti è scandalo: iniquo il Leone a Netflix

https://www.repubbli...lix_-205992405/

 

Il "sistema delle sale" in Italia è in affanno da anni e anni (mentre in mooolte parti del mondo continua a veleggiare più che decentemente) ma la colpa (a questo giro) è di Netflix. Mapeeerpiacereee...

 

 

 

Se gli conviene apre, se invece si limita a comparsate cinematograficamente festivaliere e/o limitate per poi uscire direttamente online non ci vedo nulla di male. La maggior parte dei lungometraggi che passano a Venezia, a Cannes e simili fanno una fine ben peggiore di 'Roma', distributivamente parlando (Leoni d'Oro "alla portata di tutti" inclusi). E nessuno si è mai scandalizzato.

 

Dall'arrivo di Netflix in Italia, le sale hanno perso la metà degli ingressi e la situazione va a peggiorare. I dati CINETEL (riservati) parlano di quasi il 50%, a salire ovviamente.



#13
Hecks

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Dall'arrivo di Netflix in Italia, le sale hanno perso la metà degli ingressi e la situazione va a peggiorare. I dati CINETEL (riservati) parlano di quasi il 50%, a salire ovviamente.

E in quante altre parti del mondo c'è questo trend? 

 

L'arrivo di Netflix in Italia coincide temporalmente con l'ultimo film di Zalone (l'unico fenomeno che con un film ti salva un'intera stagione cinematografica). Le sale hanno perso metà degli ingressi e la situazione va a peggiorare...



#14
UomoDiMare

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E in quante altre parti del mondo c'è questo trend? 

 

L'arrivo di Netflix in Italia coincide temporalmente con l'ultimo film di Zalone (l'unico fenomeno che con un film ti salva un'intera stagione cinematografica). Le sale hanno perso metà degli ingressi e la situazione va a peggiorare...

 

Non conosco i poll degli altri Paesi ma se i dati Cinetel hanno fatto parlare di un pre e post Netflix per la storia delle sale italiane (che sì erano già in crisi) un motivo c'è! Stiamo parlando di circa il 50% ripeto, non una percentuale imputabile all'uscita o meno di un film con Zalone per quanto popolare e traina-pubblico sia.



#15
Hecks

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Non conosco i poll degli altri Paesi ma se i dati Cinetel hanno fatto parlare di un pre e post Netflix per la storia delle sale italiane (che sì erano già in crisi) un motivo c'è! Stiamo parlando di circa il 50% ripeto, non una percentuale imputabile all'uscita o meno di un film con Zalone per quanto popolare e traina-pubblico sia.

L'ultimo film di Zalone ha incassato 65 mln di euro, vai a guardare quanto cambiano gli incassi/spettatori con o senza quel film. E per quanto riguarda i dati Cinetel è da 'Che bella Giornata' che si parla di un pre e post Zalone (esce il film di Zalone, stagione cinematografica salva... non esce il film di Zalone, stagione cinematografica rovinata). Se poi gli esercenti interpretano certi dati a modo loro pigliandosela con Netflix per evitare l'esame di coscienza peggio per loro. Non mi risulta che negli altri Paesi dove c'è Netflix le sale abbiano perso la metà degli ingressi (ergo il problema è ben altro che Netflix).

 

Mi pare che la stagione cinematografica 2018 stia andando né più né meno male di quella del 2017.

 

Cinema, un 2017 «orfano» di Zalone: crollano (-44%) i biglietti venduti

http://www.ilsole24o...la-140717.shtml

 

Guarda un po' il caso...






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