Quello che molti non capiscono, o forse non vogliono capire, è che una filmografia non può rovinare una cinematografia: i film di Vanzina non hanno di sicuro rovinato il cinema italiano, né hanno portato ad una rovina culturale dell'Italia come addirittura scrive qualcuno. Queste considerazioni sono semplice catastrofismo, o ancora più semplicemente sono una pura ingenuità.
Qualsiasi espressione creativa, come un film, non fa altro che declinare il contesto socio-culturale in cui viene prodotta, infatti uno dei meriti da sempre più importanti che si attribuisce all'arte (o a ciò che è creativo in generale) è proprio quello di riflettere il contesto sociale che gli ha dato origine.
I film di Vanzina sono stati un prodotto, forse IL prodotto, di una fetta enorme della cultura popolare italiana, dei ritratti spesso furbi dal punto di vista comunicativo, nonché delle declinazioni efficaci dei costumi di una gran parte del Paese. Efficaci, forse, proprio per l'apparente semplicità formale che metteva a nudo il gusto di una nazione. Criticarli è un ritornello che usa chi vuole atteggiarsi ad intenditore di cinema, quando poi di cinema sa parlare solo per luoghi comuni e i film di Vanzina che tanto critica non saprebbe nemmeno come leggerli.
I danni al cinema al massimo li fa il pubblico, che sceglie cosa guardare e soprattutto come parlare di cinema.
Pace all'anima di Vanzina, che riposi in pace.
Modificata da UomoDiMare, 09 July 2018 - 12:12 PM.