Ho iniziato parte della seconda run dopo aver completato la prima. Mi fermo.
Il gioco rappresenta, per me, esattamente quello che è stato quantum break: belle intuizioni e un carattere proprio, originale, sebbene senza riuscire ad essere considerati, da me, capolavori.
Ed è paradossale perché in Quantum break ho apprezzato TANTISSIMO la narrativa, la mescolanza tra serie TV e gioco. Davvero mi è piaciuto un sacco questa idea. Ma la narrativa di Nier Automata non mi ha colpito particolarmente. Parlo di narrativa e non di trama, che son due cose molto diverse. Il racconto è a tratti confuso e non chiaro. Forse è voluto, visto pure che la trama è distribuita in diverse run di gioco (e ho letto più di qualcosa, sulla trama). Tuttavia, leggere i dialoghi durante gli scontri è semplicemente scomodo, e l'impressione che mi ha lasciato il gioco è quella di fare da... automa che altro non deve che andare avanti e prender a mazzate ogni cosa che si muove. In questo senso, il mondo di gioco è coerente con la trama ma resta abbastanza vuoto e anonimo per quanto mi riguarda. Non bastano due fuochi d'artificio al parco per parlare di ambientazioni clamorose.
Si procede spesso su corridoi avvolti da pareti invisibili. Anche per questo, parlare di gdr mi sembra eccessivo. Mi è parso più un hack n slash alla devil may cry con alcuni elementi di crescita del personaggio e un sistema di missioni in cui si decide poco e nulla, dove andare dal punto A al punto B chiaramente indicato dalla mappa.
Ho apprezzato molto il sistema di combattimento, il cambio di prospettiva, i minigiochi. Queste sono le caratteristiche geniali e originali che accomunano il gioco a quantum break, nel senso di proporre qualcosa di nuovo, di sperimentale anche, ma senza riuscire ad essere quel gioco clamoroso che per molti altri è.
Modificata da ZioRenovatio, 10 April 2020 - 08:24 AM.