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Xbox darà spazio ai JRPG all'E3 2018; Spencer apre le porte a nuove esclusive giapponesi


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Questa discussione ha avuto 64 risposte

#31
Guest_Arturo BandinieYe

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Intendiamoci, non voglio passare per quello che disdegna i giochi con la lacrimuccia anzi, sono fra i miei preferiti.
Tuttavia vedo effettivamente disparità di giudizi quando un gioco li propone e quando un altro invece non lo fa.

Quantum break è pieno di chicche ma, alla fine, sono apprezzate solo da una nicchia

Pure io critico la disparità di giudizi, ma la critico soprattutto quando le emozioni non vengono veicolate in modo spontaneo, naturale, con una storia ben raccontata e un percorso narrativo coerente e "fluido", ma andando a premere dei trigger, in modo non dissimile dal metodo Pavlov, volendo estremizzare il concetto.
Non ho una pattumiera al posto del cuore...

No, non l'ho giocato perché mi sembra un gioco gimmicks :asd:

Ecco, appunto...

Bada bene, non sto dicendo né che le parti emotive debbano venire prima di tutto, né che debbano essere infilate a forza. Forse mi hai frainteso, cerco di proporre in modo molto più conciso e semplice quello che ho in mente: "se una storia non offre emozioni, ha qualche problema". Poi può essere un problema di personaggi, può essere un problema di plot, può essere un problema di storytelling o chissà che altro, ma qualche problema c'è.
La storia di Quantum Break è semplicemente... semplice. Se dovessi indicare un paio di problemi primari della storia punterei il dito sulla sua normalità e sulla mancanza d'appeal del protagonista. Non sarà brutta, non sarà scritta male ma non è neanche emozionante.


Capisco il tuo punto di vista, ma vedi, sarà che non ho problemi con le cose un po' più cerebrali, non ritengo che la mancanza di emozioni possa indicare sempre la presenza di un problema.
A questo proposito mi fai giusto venire in mente le dichiarazioni di James Cameron su 2001: Odissea nello spazio, riportate proprio qui su everyeye due giorni fa ( https://cinema.every...ace-328818.html ).
Per farla breve, lui afferma di amare il capolavoro di Kubrick ma di non apprezzare però la sua freddezza e mancanza di emozioni. Ci sta benissimo, è lecito. Io, di contro, delle emozioni me ne frego davanti a tanta magnificenza XD e non ritengo nemmeno che ne avrebbe bisogno.
Lungi da me mettere sullo stesso piano QB e 2001: Odissea nello spazio, ma per quanto semplice, la storia di Jack Joyce per me funziona... e il mio giudizio favorevole credo sia inficiato in parte dal fatto che ci vuole veramente poco per mandare all'aria un plot basato sui viaggi nel tempo, invece in QB tutto quadra, è scientificamente coerente e riesce comunque a stupire in diverse occasioni.
Poi vabbè, il gameplay a me ha divertito tantissimo, sebbene pecchi nel rivelarsi in tutte le sue sfaccettature troppo presto.

Modificata da Thomas J. Newton, 30 April 2018 - 10:01 PM.


#32
Lenis

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Portarmi qualche jrpg su pc sarebbe il maggior contributo all'industria della gen da parte di MS :asd:

#33
Hiryo no naku koro ni

Hiryo no naku koro ni
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Capisco il tuo punto di vista, ma vedi, sarà che non ho problemi con le cose un po' più cerebrali


Ah, ecco :asd: Ne parlavo giusto con un mio amico e mi chiedevo quando sarebbe uscito fuori il discorso.
No, Quantum Break non è un saggio sui viaggi nel tempo da parte di qualcuno che li ha sperimentati: è una storia romanzata sui viaggi nel tempo che allo stesso tempo ha la capacità emotiva di un saggio.
Forse non ci siamo intensi col significato di "emozione": non intendo che debba far commuovere, ma che ti debba far provare qualcosa. Lo spettro delle emozioni è ampio.

E cerca non far passare come scemi quelli che ti criticano la storia di Quantum Break: potrà essere stata scritta in modo coerente, potrà essere scientificamente valida (?), ma rimane una rottura di palle.

Ancora, mi sembra fuori luogo dare giudizi favorevoli perché "se aveste osato di più, avreste potuto creare incoerenze". Ma ti rendi conto? :asd: E' un po' come se nessuno mai avesse creato la ruota per paura di farsi male.
Sicuramente i viaggi nel tempo sono uno dei settings più avvezzi a plot hole e incoerenze, ma nessuno li ha costretti (o sì?) a scegliere una storia simile. Bioshock Infinite avrà i suoi problemi, ma la storia comunque funziona ed è coinvolgente ed emozionante; Soul Reaver 2 non ha nessun problema e ancora oggi può insegnare tutto a tutti.
Vuoi qualcosa di intelligente sui viaggi nel tempo, coerente, ma allo stesso tempo emozionante? Leggi Steins;Gate, che le sue basi scientifiche le ha ma non per questo si rifiuta di creare situazioni che spingono il giocatore a domandarsi cosa succederà dopo.

Concludendo, io non sto scrivendo che Quantum Break sia brutto, o che abbia una brutta storia: a me Quantum Break non è dispiaciuto, per il gameplay concordo con te in pieno e non ho altro da aggiungere, ma la storia non mi ha lasciato nulla; non mi ha stupito né coinvolto. E non c'entra l'essere più avvezzi a cose cerebrali (... ma come te ne sei uscito? :asd: ) perché io stesso non credo di avere standard bassi (tutt'altro) e non ho neanche poca esperienza, visto che divoro quantità estreme di qualsiasi media. Qua, tra l'altro, non si tratta nemmeno di giudicare cosa sia meglio o cosa no, né oggettivamente né soggettivamente, ma semplicemente di affermare se una storia è coinvolgente o non lo è.
Sarà che di videogiochi/film/libri/manga/anime con i viaggi nel tempo ne ho visti a bizzeffe, Quantum Break non mi garantito nulla che altri non avessero già fatto, e meglio.
Ma dipende molto anche da come sfrutti il concetto di viaggio nel tempo: Steins;Gate, che trovo sia il media che abbia le basi scientifiche più solide sull'argomento, ha come scopo la cosa X e sfrutta i viaggi nel tempo per portarla a termine; Soul Reaver 2 mischia il concetto di viaggi nel tempo e paradossi per creare una storia che ruota intorno al butterfly effect, un po' come fa anche Life is Strange pur quest'ultimo basandosi tutto sul romanticismo; Bioshock Infinite sfrutta i viaggi nel tempo per creare plot twist.
Quantum Break ti mette la minaccia X, e i viaggi nel tempo non c'entrano nulla.
Spoiler

Non sono grandi premesse, e se consideri che in mezzo ci sono interazioni inguardabili tra i vari personaggi, e un carisma da parte loro pari a zero...


#34
Shadownet92

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Bah da utente One S ed ex ps4 posso solo dire che Microsoft debba concentrarsi su AAA convincenti ... per dire : su ps4 a breve usciranno ghost of thushima , detroit, spiderman, death stranding quando sarà ... qui su one niente del calibro di halo , quantum break , GoW etc pur avendo la console di redmond , per esempio , FM non me lo cago essendo piu propenso per 'simulatori' difatti gioco ad assetto, pc2 e f1 ... solo horizon si salva ma è pur sempre arcade ...

#35
Hiryo no naku koro ni

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che Microsoft debba concentrarsi su AAA convincenti


Ni.
Dal mio punto di vista, Microsoft ha bisogno di tutto.
Sony ha più o meno qualsiasi cosa, riesce a tirar fuori giochi da moltissimi studi utilizzando budget differenti: The Last Guardian non lo ha cancellato ma lo ha trascinato per due generazioni di console, e alla fine è uscito. Gli Yakuza e i Persona sono in grado di garantire a Sony una buona fetta d'utenza.
Studi come Guerilla son riusciti a creare qualcosa di totalmente diverso dal loro solito (e dal solito generale).
L'impressione che ho, senza esser entrato negli studi di nessuno e senza aver parlato con nessuno, è che Sony dia fiducia e tempo mentre Microsoft pretenda risultati. Mi sembra logica una cosa del genere visto che Microsoft è indietro, ma non è una bella cosa da trasmettere al pubblico.

Ora, io la prima Xbox la comprai per Panzer Dragoon Orta. Non voglio dire che fosse una killer application (per me lo fu, come lo sarebbe Crimson Dragon se non fosse quel che è), ma era comunque un gioco che aveva solo l'Xbox.
Microsoft non dovrebbe puntare solo ai triple A, ma fare un discorso leggermente diverso: "dobbiamo proporre X giochi garantendoci queste determinate fette d'utenza. Dato Y budget, come lo distribuiamo?"
Certo che se metà del budget lo spendi per ingaggiare attori sulla cresta dell'onda hai sbagliato tutto.


edit: che poi ha cancellato Scalebound ma Crackdown 3 sta ancora lì :asd: Logic error.

Modificata da Hiryo no naku koro ni, 01 May 2018 - 09:13 AM.


#36
Iama

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No, non l'ho giocato perché mi sembra un gioco gimmicks :asd:


Bada bene, non sto dicendo né che le parti emotive debbano venire prima di tutto, né che debbano essere infilate a forza. Forse mi hai frainteso, cerco di proporre in modo molto più conciso e semplice quello che ho in mente: "se una storia non offre emozioni, ha qualche problema". Poi può essere un problema di personaggi, può essere un problema di plot, può essere un problema di storytelling o chissà che altro, ma qualche problema c'è.
La storia di Quantum Break è semplicemente... semplice. Se dovessi indicare un paio di problemi primari della storia punterei il dito sulla sua normalità e sulla mancanza d'appeal del protagonista. Non sarà brutta, non sarà scritta male ma non è neanche emozionante.

Pure io critico la disparità di giudizi, ma la critico soprattutto quando le emozioni non vengono veicolate in modo spontaneo, naturale, con una storia ben raccontata e un percorso narrativo coerente e "fluido", ma andando a premere dei trigger, in modo non dissimile dal metodo Pavlov, volendo estremizzare il concetto.
Non ho una pattumiera al posto del cuore...


Ecco, appunto...



Capisco il tuo punto di vista, ma vedi, sarà che non ho problemi con le cose un po' più cerebrali, non ritengo che la mancanza di emozioni possa indicare sempre la presenza di un problema.
A questo proposito mi fai giusto venire in mente le dichiarazioni di James Cameron su 2001: Odissea nello spazio, riportate proprio qui su everyeye due giorni fa ( https://cinema.every...ace-328818.html ).
Per farla breve, lui afferma di amare il capolavoro di Kubrick ma di non apprezzare però la sua freddezza e mancanza di emozioni. Ci sta benissimo, è lecito. Io, di contro, delle emozioni me ne frego davanti a tanta magnificenza XD e non ritengo nemmeno che ne avrebbe bisogno.
Lungi da me mettere sullo stesso piano QB e 2001: Odissea nello spazio, ma per quanto semplice, la storia di Jack Joyce per me funziona... e il mio giudizio favorevole credo sia inficiato in parte dal fatto che ci vuole veramente poco per mandare all'aria un plot basato sui viaggi nel tempo, invece in QB tutto quadra, è scientificamente coerente e riesce comunque a stupire in diverse occasioni.
Poi vabbè, il gameplay a me ha divertito tantissimo, sebbene pecchi nel rivelarsi in tutte le sue sfaccettature troppo presto.

Intanto grazie per l'interessante discussione che si sta portando avanti.
Concordo con Thomas, con la trama di QB. Non è semplice ed oltretutto, grazie ai bivi e al serial e tutti gli scritti e registrazioni, porta avanti il tutto in maniera impeccabile e credibile.
Trovo bellissime le impronte del passato sul presente, così come è gestito benissimo lo zero state.

Il gameplay mi ha divertito veramente tanto. Più ci penso e più ripeto mille volte di quanto sia sottovalutato. Il lavoro svolto è davvero da top score.

Si, il protagonista non buca lo schermo ed è forse a causa di quello che molti giocatori rimangono distaccati nel giudizio.
Io, al contrario, riesco a valorizzare quello che ruota attorno al protagonista senza concentrarmi troppo sul carisma o meno dello stesso.

#37
Hiryo no naku koro ni

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Non è semplice

Permettimi di dissentire: la trama è semplice e banale.
Non sono semplici né banali le sfaccettature che si collegano al problema della dimensione tempo, ma in termini di puro e semplice plot da seguire, ruota tutto intorno alla minaccia X, una minaccia che tra l'altro ho già visto in altri media.
Giro la scacchiera e mi metto nei vostri panni? Ok, Quantum Break va oltre il semplice viaggio nel tempo, i semplici paradossi e il semplice butterfly effect. Quantum Break pone una condizione (il viaggio nel tempo) e crea condizioni e problematiche derivanti da tale condizione, andando oltre i tre semplici punti suddetti che, a memoria, sono gli unici tre punti presi in esame dalla totalità di giochi che trattano i viaggi nel tempo. In Quantum Break, per farla semplice, è come se il viaggio nel tempo non fosse una cosa a sé stante ma bensì l'epicentro da cui si irradiano varie conseguenze; come se qualsiasi cosa avesse una spiegazione e non fosse buttata lì semplicemente perché si parla di viaggi nel tempo.
Non nego nulla di tutto ciò e io stesso sono consapevole che le sfaccettature che mette in atto Quantum Break sono uniche nel settore videoludico. Prendendo in esame il mai troppo lodato Soul Reaver 2, non v'è alcuna sfaccettatura che vada oltre il pretesto per offrire qualcosa al giocatore. Viaggi nel tempo affinché tu scopra questo, che ti porterà ad un altro salto temporale per incontrare il tizio V che nel presente è morto, e il tutto cambierà nel modo Y.
In breve e più terra terra, nei videogiochi i viaggi nel tempo sono strumenti funzionali alla storia che non offrono nulla più (a livello di lore, di complessità, di come vogliate chiamare questa cosa) di ciò che serve al giocatore per godere del prodotto e delle situazioni, mentre Quantum Break offre risvolti secondari e terziari in grado di "appesantire", arricchire, rendere più autentica la condizione espressa. Quindi non è un mero strumento quanto appunto una condizione che ha, ha avuto e avrà diverse ripercussioni che possono anche non riguardare la storia da vicino, ma che ci sono perché è verosimile che ci siano e non è solo una condizione buttata a caso.
Fin qui ci siamo? Ho afferrato il vostro punto di vista?

Se sì, torniamo al mio. Come già detto, non nego nulla di tutto ciò. Nulla. Né dico che avrebbero dovuto togliere ogni risvolto "scientifico", o aggiungere forzatamente situazioni emotive.
Semplicemente, per quanto si possa dire che Quantum Break abbia trattato in modo intelligente, verosimile (per quanto ci è dato sapere) e dettagliatamente la condizione "viaggi nel tempo e conseguenze", l'ha trattata anche in modo noioso, e i personaggi all'interno della storia non hanno aiutato al coinvolgimento. Quindi non si tratta tanto del fatto di cosa offre e cosa no, ma piuttosto del fatto che ciò che offre non ha appeal. E non c'entra che sia più ragionato e intelligenti degli altri, perché potevi lasciare qualsiasi risvolto scientifico pur incrementando la dose di emozioni/adrenalina/suspance/quello che vuoi nel plot primario. Non ci sono riusciti. Non ci sono riusciti, lo ribadisco. Non è che "non ci hanno nemmeno provato". Sarebbe stato un discorso di scelte, un discorso differente. E' palese che il plot sia action, ma purtroppo è un plot che mi aspetterei in Mission Impossible 9, per dire.

Questo è il mio punto di vista. Non nega il vostro, anzi, eppure non è neanche in accordo.

edit: mi avete fatto venir voglia di rigiocarlo, lo sto reinstallando :asd:

Modificata da Hiryo no naku koro ni, 01 May 2018 - 10:54 AM.


#38
Stein

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Non so se sia una mossa azzeccata. L'utenza media MS non è poi così interessata ai giochi giapponesi, i quali ormai hanno trovato la loro collocazione altrove. Puntare poi ai JRPG, significa sopratutto cercare di sfondare in Giappone. E sappiamo tutti che Xbox da quele parti è sempre stata vista come un corpo estraneo. Senza contare infine che Ms con la X sta puntando molto sulla forza bruta, e non sono certo i giapponesi coloro i quali possono esaltare la potenza del hardware di quella console.



#39
Kesar

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Dovevano approfondire la relazione con la polziotta per me. Mi riferisco a QB. Bastava qualche scena più chiarificatrice. Anche il coinvolgimento emotivo sarebbe stato molto più esplicito.

#40
Hiryo no naku koro ni

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Non so se sia una mossa azzeccata. L'utenza media MS non è poi così interessata ai giochi giapponesi

E' uno dei motivi per cui dovrebbero spingere (anche) sotto quel fronte: accaparrarsi più utenza.
Potremmo fare un discorso su quanto un JRPG possa far vendere una console (secondo me abbastanza, considerando anche che i JRPG non vengono sviluppati con budget esorbitanti), ma in ottica "ampliare il parco giochi" è un ottimo investimento.
Con una logica del genere andremmo ad annullare conseguentemente qualsiasi gioco con un basso mercato (quanto avranno venduto i giochi Ueda? Ha avuto senso fare mille riedizioni di Okami? E la Full Body di Catherine?), oltre ad altre cose come eventuali localizzazioni e/o porting.

#41
Sting87

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Già, sfondare in giappone è praticamente impossibile per MS, ma in ogni caso se da questo venisse fuori un qualcosa alla Lost Odyssey non lo butterei certamente nel'immondizia, alla fine non è la prima volta che MS ci prova, l'ultima volta abbiamo avuto il già citato LO, Last Remnant/Infinite Undiscovery/Eternal Sonata(che poi è arrivato anche su PS3)/Blue Dragon - mi pare sia tutto - e se magari non erano tutti capolavori non si difendevano certo malaccio.

Quindi se ci vogliono provare ed in pentola bolle realmente qualcosa pronto a vedere di cosa si tratta, male che vada ne usciamo con una manciata di JRPG che per chi apprezza il genere non è mai un male.



#42
Hiryo no naku koro ni

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Già, sfondare in giappone è praticamente impossibile per MS, ma in ogni caso se da questo venisse fuori un qualcosa alla Lost Odyssey non lo butterei certamente nel'immondizia, alla fine non è la prima volta che MS ci prova, l'ultima volta abbiamo avuto il già citato LO, Last Remnant/Infinite Undiscovery/Eternal Sonata(che poi è arrivato anche su PS3)/Blue Dragon - mi pare sia tutto - e se magari non erano tutti capolavori non si difendevano certo malaccio.


Rincaro la dose buttandoti dentro Magnacarta 2, che è stato il JRPG ( KRPG :sad: ) che mi ha aperto la strada ai JRPG.
C'era anche Tales of Vesperia (uscito su PS3 solo in Giappone).

Modificata da Hiryo no naku koro ni, 01 May 2018 - 11:07 AM.


#43
Sting87

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Rincaro la dose buttandoti dentro Magnacarta 2, che è stato il JRPG ( KRPG :sad: ) che mi ha aperto la strada ai JRPG.
C'era anche Tales of Vesperia (uscito su PS3 solo in Giappone).

Ecco dimenticavo qualcosa allora  :y: .



#44
Guest_AlbertKroesseYe

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Lost Odyssey 2 e Scalebound,chiedo troppo?
Edit: Ancheun nuovo Panzer Dragoon Orta non farebbe male

Modificata da AlbertKroess, 01 May 2018 - 11:44 AM.


#45
Iama

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Permettimi di dissentire: la trama è semplice e banale.
Non sono semplici né banali le sfaccettature che si collegano al problema della dimensione tempo, ma in termini di puro e semplice plot da seguire, ruota tutto intorno alla minaccia X, una minaccia che tra l'altro ho già visto in altri media.
Giro la scacchiera e mi metto nei vostri panni? Ok, Quantum Break va oltre il semplice viaggio nel tempo, i semplici paradossi e il semplice butterfly effect. Quantum Break pone una condizione (il viaggio nel tempo) e crea condizioni e problematiche derivanti da tale condizione, andando oltre i tre semplici punti suddetti che, a memoria, sono gli unici tre punti presi in esame dalla totalità di giochi che trattano i viaggi nel tempo. In Quantum Break, per farla semplice, è come se il viaggio nel tempo non fosse una cosa a sé stante ma bensì l'epicentro da cui si irradiano varie conseguenze; come se qualsiasi cosa avesse una spiegazione e non fosse buttata lì semplicemente perché si parla di viaggi nel tempo.
Non nego nulla di tutto ciò e io stesso sono consapevole che le sfaccettature che mette in atto Quantum Break sono uniche nel settore videoludico. Prendendo in esame il mai troppo lodato Soul Reaver 2, non v'è alcuna sfaccettatura che vada oltre il pretesto per offrire qualcosa al giocatore. Viaggi nel tempo affinché tu scopra questo, che ti porterà ad un altro salto temporale per incontrare il tizio V che nel presente è morto, e il tutto cambierà nel modo Y.
In breve e più terra terra, nei videogiochi i viaggi nel tempo sono strumenti funzionali alla storia che non offrono nulla più (a livello di lore, di complessità, di come vogliate chiamare questa cosa) di ciò che serve al giocatore per godere del prodotto e delle situazioni, mentre Quantum Break offre risvolti secondari e terziari in grado di "appesantire", arricchire, rendere più autentica la condizione espressa. Quindi non è un mero strumento quanto appunto una condizione che ha, ha avuto e avrà diverse ripercussioni che possono anche non riguardare la storia da vicino, ma che ci sono perché è verosimile che ci siano e non è solo una condizione buttata a caso.
Fin qui ci siamo? Ho afferrato il vostro punto di vista?

Se sì, torniamo al mio. Come già detto, non nego nulla di tutto ciò. Nulla. Né dico che avrebbero dovuto togliere ogni risvolto "scientifico", o aggiungere forzatamente situazioni emotive.
Semplicemente, per quanto si possa dire che Quantum Break abbia trattato in modo intelligente, verosimile (per quanto ci è dato sapere) e dettagliatamente la condizione "viaggi nel tempo e conseguenze", l'ha trattata anche in modo noioso, e i personaggi all'interno della storia non hanno aiutato al coinvolgimento. Quindi non si tratta tanto del fatto di cosa offre e cosa no, ma piuttosto del fatto che ciò che offre non ha appeal. E non c'entra che sia più ragionato e intelligenti degli altri, perché potevi lasciare qualsiasi risvolto scientifico pur incrementando la dose di emozioni/adrenalina/suspance/quello che vuoi nel plot primario. Non ci sono riusciti. Non ci sono riusciti, lo ribadisco. Non è che "non ci hanno nemmeno provato". Sarebbe stato un discorso di scelte, un discorso differente. E' palese che il plot sia action, ma purtroppo è un plot che mi aspetterei in Mission Impossible 9, per dire.

Questo è il mio punto di vista. Non nega il vostro, anzi, eppure non è neanche in accordo.

edit: mi avete fatto venir voglia di rigiocarlo, lo sto reinstallando :asd:

Guarda, ti do ragione su molti punti. In realtà sulla trama un po' ero in errore: hai ragione, come è enunciata è semplice, è il materiale che ruota attorno, a non esserlo.
Effettivamente, sono condizionato dal fatto che, da appassionato di scienza, adoro quando nel fantasy e fantascienza, si danno comunque basi solide e credibili.

Ma, mi rendo conto sia troppo di nicchia. Invece, trovo che le soluzioni a livello di gameplay sono davvero ottime. Certamente più dell'impatto della trama stessa.

Comunque il livello del ponte a mio avviso è e rimane meraviglioso




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