Pure io critico la disparità di giudizi, ma la critico soprattutto quando le emozioni non vengono veicolate in modo spontaneo, naturale, con una storia ben raccontata e un percorso narrativo coerente e "fluido", ma andando a premere dei trigger, in modo non dissimile dal metodo Pavlov, volendo estremizzare il concetto.Intendiamoci, non voglio passare per quello che disdegna i giochi con la lacrimuccia anzi, sono fra i miei preferiti.
Tuttavia vedo effettivamente disparità di giudizi quando un gioco li propone e quando un altro invece non lo fa.
Quantum break è pieno di chicche ma, alla fine, sono apprezzate solo da una nicchia
Non ho una pattumiera al posto del cuore...
Ecco, appunto...No, non l'ho giocato perché mi sembra un gioco gimmicks
Bada bene, non sto dicendo né che le parti emotive debbano venire prima di tutto, né che debbano essere infilate a forza. Forse mi hai frainteso, cerco di proporre in modo molto più conciso e semplice quello che ho in mente: "se una storia non offre emozioni, ha qualche problema". Poi può essere un problema di personaggi, può essere un problema di plot, può essere un problema di storytelling o chissà che altro, ma qualche problema c'è.
La storia di Quantum Break è semplicemente... semplice. Se dovessi indicare un paio di problemi primari della storia punterei il dito sulla sua normalità e sulla mancanza d'appeal del protagonista. Non sarà brutta, non sarà scritta male ma non è neanche emozionante.
Capisco il tuo punto di vista, ma vedi, sarà che non ho problemi con le cose un po' più cerebrali, non ritengo che la mancanza di emozioni possa indicare sempre la presenza di un problema.
A questo proposito mi fai giusto venire in mente le dichiarazioni di James Cameron su 2001: Odissea nello spazio, riportate proprio qui su everyeye due giorni fa ( https://cinema.every...ace-328818.html ).
Per farla breve, lui afferma di amare il capolavoro di Kubrick ma di non apprezzare però la sua freddezza e mancanza di emozioni. Ci sta benissimo, è lecito. Io, di contro, delle emozioni me ne frego davanti a tanta magnificenza e non ritengo nemmeno che ne avrebbe bisogno.
Lungi da me mettere sullo stesso piano QB e 2001: Odissea nello spazio, ma per quanto semplice, la storia di Jack Joyce per me funziona... e il mio giudizio favorevole credo sia inficiato in parte dal fatto che ci vuole veramente poco per mandare all'aria un plot basato sui viaggi nel tempo, invece in QB tutto quadra, è scientificamente coerente e riesce comunque a stupire in diverse occasioni.
Poi vabbè, il gameplay a me ha divertito tantissimo, sebbene pecchi nel rivelarsi in tutte le sue sfaccettature troppo presto.
Modificata da Thomas J. Newton, 30 April 2018 - 10:01 PM.