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Comprare cuffie da audiofilo, pareri negozio online


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Questa discussione ha avuto 38 risposte

#31
birdack81

birdack81
  • L'intelligenza totale è una costante. La popolazione aumenta

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Come dicevo c'è abbastanza divisione nel mondo audiofilo su questo punto, gli argomenti che usi nei punti 1 e 2 sono tipici di un audiofilo classico, mentre per il terzo posso dire esistono articoli scientifici che spiegano come non ci siano differenze udibili dall'uomo, usando anche prove in doppio cieco, mentre a me non risulta ce ne sia nessuno in senso contario. Detto questo, non dico che quegli articoli siano il vangelo, e visto che non siamo in un tema di vitale importanza, ognuno può avere la propria opinione in base alla propria esperienza. Io di solito ascolto cd e FLAC, visto che lo spazio su HD non è un problema come 20 anni fa'. Certo, la differenza di prezzo che c'è tra Tidal e Spotify, per me non vale la pena (ma per altri sì), come non vale la pena pagare cifre esorbitanti per un file in HD quando ormai i cd te li tirano in faccia.

 

Rispetto alle marshall, per la mia filosofia, una cuffia che funziona solo con un genere di musica è una cuffia troppo colorata, magari è studiata per stare sul bus o in giro, dove una cuffia con alti e bassi in evidenza è necessaria se vuoi sentire qualcosa... Insomma alla fine dipende da cosa si cerca.

 

Premetto che non sono audiofilo, ma solo fisico. Quello che mi sono sempre chiesto e' se questi test siano fatti con sole cuffie (anche di alta gamma) o in una stanza con un sistema Hi-Fi stereo. Questo perche' potra' anche essere vero che certe frequenze tagliate dai formati lossy sono inudibili all'orecchio, ma sono fermamente convinto che siano cmq percepibili dall'uomo. Le basse frequenze ad esempio le "sentiamo" con lo stomaco e non solo con le orecchie... Poi io sono il primo che in macchina usa mp3 a 192 kbps, visto che i rumori di fondo coprono ampiamente ogni tipo di miglioria che potrei percepire.



#32
Andròn

Andròn
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Premetto che non sono audiofilo, ma solo fisico. Quello che mi sono sempre chiesto e' se questi test siano fatti con sole cuffie (anche di alta gamma) o in una stanza con un sistema Hi-Fi stereo. Questo perche' potra' anche essere vero che certe frequenze tagliate dai formati lossy sono inudibili all'orecchio, ma sono fermamente convinto che siano cmq percepibili dall'uomo. Le basse frequenze ad esempio le "sentiamo" con lo stomaco e non solo con le orecchie... Poi io sono il primo che in macchina usa mp3 a 192 kbps, visto che i rumori di fondo coprono ampiamente ogni tipo di miglioria che potrei percepire.

Guarda questi in realtá sono discorsi triti e rirtiti in ambito hifi. Tieni conto che sia le cuffie che le Casse hanno una risposta che varia in funzione della frequenza. OVviamente piú sono prodotti di gamma alta, migliore sará la risposta su un range di frequenza piú ampio (ma non è detto, magari hanno solo un rivestimento in radica!!!). Di solito quando le fabbricano danno il meglio sulle frequenze udibili, quelle inudibili sono sballate. Per arrivare a certe frequenze comunque ci vogliono subwoofer molto grandi o super tweeter dalla dubbia funzione, ma soprattutto un ambiente in grado di non distorcere il tutto. E' molto difficile ottenere buoni risultati in ambiente casalingo giá nelle frequenze udibili, figurati su frequenze di cui non importa niente a nessuno. Poi bisogna parlare delle registrazione.... quasi tutti i generi prevedono strumenti sintetizzati con frequenze prederminate, e poi hanno una dinamica compressa in pochi dB, per permettere di usufruirne in ambienti rumorosi. Insomma, io non mi farei troppi problemi, un flac o un mp3 320 ben compresso vanno bene uguale, e la differenza si puó sentire con certezza solo nel caso la compressione abbia creato artefatti nel rango dell'udibile. Poi ripeto, ci sono programmi che ti fanno fare la prova in doppio cieco e ognuno puó valutare con le proprie orecchie. Personalmente uso i FLAC presi da CD perché gli HD ormai sono enormi e cosí non mi faccio paranoie (e i CD te li buttano in faccia). Peró se la differenza ha un costo, tipo spotify con mp3 320 a 10e o Tidal con flac a 20, allora preferisco Spotify.



#33
UomoDiMare

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Mi trovo sostanzialmente d'accordo con te, Andròn, se un compresso e un lossless vengono ascoltati con le cuffiette, con gli altoparlanti del computer o con casse indecenti in chissà quali spazi è difficilissimo percepire differenze.

Però chi ha certe esigenze - da audiofilo, studente o professionista - si presume che abbia anche gli strumenti per cogliere le differenze, che in ambienti ottimali sono percepibilissime e neppure piccole. Io già con le DT-880 Pro posso assicurarti di cogliere le differenze tra un compresso con buona codifica e un FLAC, in studio o in aula regia con una signora scheda audio, dei signori monitor e l'ambiente ad hoc la cosa diventa netta.

Per quanto riguarda l'ambiente d'ascolto, se si impara a masticare l'acustica degli interni ormai si trovano tantissimi fogli di calcolo perfetti per costruire il proprio ambiente d'ascolto ottimale. Io mi sono affidato a questo che ritengo precisissimo, forse pure troppo preciso: http://www.bobgolds....e/RoomModes.htm

 

Poi ripeto, è chiaro che per un ascolto veloce, disturbato da ambienti non ottimali e con apparecchi che non garantiscono qualità, le differenze non siano apprezzabili. Si parla di alta fedeltà per un motivo.



#34
Mario Andretti

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Mi trovo sostanzialmente d'accordo con te, Andròn, se un compresso e un lossless vengono ascoltati con le cuffiette, con gli altoparlanti del computer o con casse indecenti in chissà quali spazi è difficilissimo percepire differenze.
Però chi ha certe esigenze - da audiofilo, studente o professionista - si presume che abbia anche gli strumenti per cogliere le differenze, che in ambienti ottimali sono percepibilissime e neppure piccole. Io già con le DT-880 Pro posso assicurarti di cogliere le differenze tra un compresso con buona codifica e un FLAC, in studio o in aula regia con una signora scheda audio, dei signori monitor e l'ambiente ad hoc la cosa diventa netta.
Per quanto riguarda l'ambiente d'ascolto, se si impara a masticare l'acustica degli interni ormai si trovano tantissimi fogli di calcolo perfetti per costruire il proprio ambiente d'ascolto ottimale. Io mi sono affidato a questo che ritengo precisissimo, forse pure troppo preciso: http://www.bobgolds....e/RoomModes.htm
 
Poi ripeto, è chiaro che per un ascolto veloce, disturbato da ambienti non ottimali e con apparecchi che non garantiscono qualità, le differenze non siano apprezzabili. Si parla di alta fedeltà per un motivo.


Ottimo link, grazie dellinput!

#35
Guest_X-KennyeYe

Guest_X-KennyeYe
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ah ok, solo dovrai fare qualche magheggio perché sembra che non spedisca fuori degli states (Shipping is completely free across the continental US! We do not currently ship outside of the US however that could change in the future.)

Poi calcola eventuali dazi e dogane.

 

Basta usare un servizio di forwarding dove ti forniscono un indirizzo americano



#36
Andròn

Andròn
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Mi trovo sostanzialmente d'accordo con te, Andròn, se un compresso e un lossless vengono ascoltati con le cuffiette, con gli altoparlanti del computer o con casse indecenti in chissà quali spazi è difficilissimo percepire differenze.

Però chi ha certe esigenze - da audiofilo, studente o professionista - si presume che abbia anche gli strumenti per cogliere le differenze, che in ambienti ottimali sono percepibilissime e neppure piccole. Io già con le DT-880 Pro posso assicurarti di cogliere le differenze tra un compresso con buona codifica e un FLAC, in studio o in aula regia con una signora scheda audio, dei signori monitor e l'ambiente ad hoc la cosa diventa netta.

Per quanto riguarda l'ambiente d'ascolto, se si impara a masticare l'acustica degli interni ormai si trovano tantissimi fogli di calcolo perfetti per costruire il proprio ambiente d'ascolto ottimale. Io mi sono affidato a questo che ritengo precisissimo, forse pure troppo preciso: http://www.bobgolds....e/RoomModes.htm

 

Poi ripeto, è chiaro che per un ascolto veloce, disturbato da ambienti non ottimali e con apparecchi che non garantiscono qualità, le differenze non siano apprezzabili. Si parla di alta fedeltà per un motivo.

 

Eh in studio la cosa é diversa, lí l'alta risoluzione é d'obbligo se si vuole ottenere qualcosa. Io sono un audiofilo da salotto! Per il casalingo mi sembra parecchio complicato creare un ambiente ad hoc con quel foglio, alla fine l'unica cosa che si puó fare in un soggiorno é spostare qualche mobile, mettere tappeti, tende, arazzi... quello che facevo un tempo era misurare la risposta dell'ambiente con un microfono e creare un'equalizzazione ambientale con drc, ottenevo buoni risultati. Adesso é un bel po' che non lo faccio, visto che il mio salotto é perennemente rivoluzionato da mia figlia. Ci sono poi equalizzatori ambientali  che ti fanno tutto al volo, alcuni audiofili, alcuni semi professionali (tipo behringer)...

 

 

Basta usare un servizio di forwarding dove ti forniscono un indirizzo americano

Infatti, magheggi... Peró io non lo farei a meno ché non fosse un prodotto che ho giá scelto e provato e non posso trovare in Europa. Una buona cuffia si trova su amazon o thomann a prezzi onestissimi e per budget sotto i 1000 euro non vale la pena andarsi a complicare la vita con dazi, dogane, servizi di fw...



#37
TechLover96

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Mi collego anche io a questo, post io mi sono informato un po' online e sto cercando delle cuffie da editing pensavo di acquistare le shure srh 1540, ma se avete qualche consiglio di cuffie studio con budget simili, mi farebbe molto piacere.grazie.



#38
nonfatelomaipiù

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Mi collego anche io a questo, post io mi sono informato un po' online e sto cercando delle cuffie da editing pensavo di acquistare le shure srh 1540, ma se avete qualche consiglio di cuffie studio con budget simili, mi farebbe molto piacere.grazie.

Domanda: come mai sei arrivato alle Shure per editing? Se parli di editing, quindi mi aspetto un uso tipo monitor da studio, mi sarei aspettato una cuffia ormai rodata e largamente usata:  una Sony MDR-7506 o una Audio Technica M50x.

 

Le Shure le vedo di più come cuffie da audiofilo, da divano. Per capirci, il costo extra è più sulle finiture che non sulle caratteristiche audio della cuffia. Detta all'inverso, se devi fare editing mi aspetto che tu abbia bisogno di sentire perfettamente ogni eventuale difetto audio per poi correggerlo, quindi punti ad una cuffia che suona "bene" se la traccia originale è fatta bene. La Shure invece la vedo più come una cuffia che "fa suonare bene" quello che ascolti, il che in fase di editing potrebbe trarti in inganno.

 

L'unica marginalità che puoi rilevare usando Sony e AT può venire dalla sorgente audio che andrai ad usare: se il tuo editing è fatto su tracce generate digitalmente (che sia composizione musicale via software o audio in generale digitale), allora le Shure forse potrebbero comportarsi meglio (ma siamo sempre nella direzione del "far suonare bene" quello che ascolti). Le altre due sono nate per musica "suonata", per studi di registrazione vecchio stampo, di conseguenza su musica o suoni campionati (o generati) digitalmente potrebbero fartene sentire "la freddezza".



#39
TechLover96

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Domanda: come mai sei arrivato alle Shure per editing? Se parli di editing, quindi mi aspetto un uso tipo monitor da studio, mi sarei aspettato una cuffia ormai rodata e largamente usata:  una Sony MDR-7506 o una Audio Technica M50x.

 

Le Shure le vedo di più come cuffie da audiofilo, da divano. Per capirci, il costo extra è più sulle finiture che non sulle caratteristiche audio della cuffia. Detta all'inverso, se devi fare editing mi aspetto che tu abbia bisogno di sentire perfettamente ogni eventuale difetto audio per poi correggerlo, quindi punti ad una cuffia che suona "bene" se la traccia originale è fatta bene. La Shure invece la vedo più come una cuffia che "fa suonare bene" quello che ascolti, il che in fase di editing potrebbe trarti in inganno.

 

L'unica marginalità che puoi rilevare usando Sony e AT può venire dalla sorgente audio che andrai ad usare: se il tuo editing è fatto su tracce generate digitalmente (che sia composizione musicale via software o audio in generale digitale), allora le Shure forse potrebbero comportarsi meglio (ma siamo sempre nella direzione del "far suonare bene" quello che ascolti). Le altre due sono nate per musica "suonata", per studi di registrazione vecchio stampo, di conseguenza su musica o suoni campionati (o generati) digitalmente potrebbero fartene sentire "la freddezza".

ciao ho letto diverse guide online di cuffie studio e tanti dicono che le shure srh 1540 sono ottime inoltre ho chiesto ad un conoscenze e mi ha confermato, valuterò l'acquisto anche delle audio tecnica m50x essendo che ho sentito parlare molto bene anche di quelle.

Comunque complimenti, si vede che te ne intendi, grazie per i consigli.






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